sabato, maggio 20, 2017

Ospedale Corleone, arriva il sottosegretario alla salute Davide Faraone

Al “capezzale” dell’ospedale di Corleone stamattina è arrivato il sottosegretario alla salute Davide Faraone. Con lui c’erano il direttore generale Antonio Candela e il direttore sanitario Giovanna Volo. Ad accoglierlo il direttore dell’ospedale Giovanni Rà, il direttore del Distretto 40 Pina Scarpello, il commissario straordinario del comune di Corleone Giovanna Termini e gli altri sindaci della zona del corleonese, i vertici del Pd del Corleonese e tanti operatori sanitari. Faraone ha visitato per la prima volta l’intera strattura, sia l’ala nuova che l’ala di recente ristrutturata e la terza ancora incompleta. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
Proprio sul completamento di questa terza ala si sono incentrati diversi interventi (Leo Cuppuleri della Cgil, Giuseppe Crapisi del comitato Pro Ospedale e Salvatore Schillaci del Pd). Da tempo sono stati impegnati 6 milioni e 100 mila euro ex art. 20, ma ancora non c’è il decreto di finanziamento. L’impegno di Faraone dovrebbe essere quello di accelerare la firma del decreto. Col completamento della terza ala si darebbe lavoro agli edili disoccupati e si realizzerebbe quella “cittadella della salute”, necessaria per il completamento del progetto salute del nostro comprensorio.
A Faraone sono stati chiesti anche impegni per il ripristino dell’U.O.C. di Chirurgia, per la stabilizzazione dei precari della sanità, per svincolare l’ospedale di Corleone dalla banca del sangue di Cefalù e per la riattivazione del servizio di Endoscopia, dal momento in cui già il direttore generale Antonio Candela, nei giorni precedenti, a seguito di un proficuo confronto con i sindaci e il comitato Pro Ospedale, aveva provveduto a ripristinare il servizio di Pediatria e a trasformare la Chirurgia in U.O.S. dipartimentale di fascia alta, “cancellandone” la funzione di “ricovero di giorno” a cui sembrava condannata dal piano di riordino della rete ospedaliera. È stato lo stesso Candela ad annunciare che il servizio di endoscopia sarà riattivato e potenziato, a seguito della sua richiesta di avere il medico specialista “in comando”. Per i precari, col decreto del ministro Madia e con la scelta della direzione strategica dell’Asp di Palermo (l’ha ribadito Candela) di inserirli nella pianta organica, sembrerebbe ormai avviata a soluzione la loro stabilizzazione.
Faraone ha riconosciuto il buon lavoro fatto in questi anni per difendere l'ospedale, che ha trovato in "ottimo stato". Ha assunto l'impegno di verificare l'iter del finanziamento per il completamento della terza ala e la questione dell'U.O.C. di chirurgia.

“Speriamo che il passaggio del sottosegretario Faraone non sia solo passerella – dice Leo Cuppuleri, responsabile aziendale della FP-CGIL -. Ci aspettiamo risposte con fatti concreti sul ripristino dell’U.O.C. di Chirurgia e sullo scorporo dell’ospedale di Corleone dalla banca del sangue di Cefalù o sul suo trasferimento a Palermo, che ci farebbe dimezzare i tempi e ridurre notevolmente le risorse umane ed economiche”. “Cogliamo positivamente – aggiunge Cuppuleri – la risposta da parte del direttore generale per il ripristino del servizio di endoscopia digestiva, auspicando che in questo servizio sia previsto tutto il personale necessario, sia medico che infermieristico, per garantire l’efficacia e l’efficienza del servizio stesso”.  (D.P.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dal 25 marzo il servizio di endoscopia presso l'ospedale di corleone è sospeso. I paziebti che debbobo sottoporsi a gastroscopia o colonscopia debbono rivolgersi altrove. Tante promesse ma nulla di fatto.