martedì, ottobre 20, 2015

Ospedale di Corleone, adesso la "cittadella della salute"

Un momento dell'assemblea
di DINO PATERNOSTRO
Fare il punto sui servizi sanitari della zona del Corleonese, a cominciare dall’ospedale, era sicuramente necessario. Ed è quello che ha fatto ieri il PD del Corleonese, che ha invitato a Corleone l’assessore regionale alla salute Baldo Gucciardi, il direttore generale dell’Asp di Palermo Antonio Candela, tutti i parlamentari regionali e nazionali, i sindaci e i consiglieri comunali. Ne è venuto fuori un confronto serio e sereno con gli operatori sanitari e con i cittadini presenti, necessario per affermare con certezza (l’hanno ribadito il dott. Candela prima e l’assessore Gucciardi dopo) che l’ospedale di Corleone è salvo, che il punto nascita ha ottenuto la deroga senza scadenza anche dal ministero della salute, che sono disponibili 6 milioni e mezzo di euro per completare la terza ala del Presidio ospedaliero, che entro gennaio 2016 verranno completati i lavori di ristrutturazione della vecchia ala, che l’atto aziendale prevede l’istituzione del Servizio di Cardiologia h24, che l’U.O.C. di Chirurgia viene mantenuta, che nella dotazione organica dell’ospedale è prevista un incremento di 64 unità di personale.GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO

Nel mio intervenuto introduttivo ho fatto un breve exursus sul nostro antico ospedale, istituito intorno al 1400, senza tacere la parentesi nera degli anni ’40-’50, quando a dirigerlo c’era il dott. Michele Navarra, capomafia di Corleone e mandante degli assassinii di Placido Rizzotto e del pastorello Giuseppe Letizia. Per fortuna, i corleonesi onesti sono riusciti a scrollarsi di dosso quel passato scuro, sono riusciti ad avere un nuovo presidio ospedaliero, hanno combattuto a partire dagli anni ’90 per difenderlo da tutti i tentativi di smantellarlo. Ed oggi, grazie all’azione sinergica del PD, del Comitato Pro Ospedale, degli amministratori locali e di parlamentari molto legati al nostro territorio (in primo luogo il sen. Peppe Lumia), ci sono tutte le condizioni per pensare alla realizzazione di quella CITTADELLA DELLA SALUTE, che ieri sembrava un sogno, mentre adesso la tocchiamo con mano. Non bisogna abbassare la guardia, ma i motivi per esprimere soddisfazione ci sono tutti. (dp) 

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