domenica, marzo 02, 2008

Lo Stato deve aiutare i corleonesi onesti!!

Il consiglio comunale di Corleone, d´accordo col sindaco e con la giunta, ha approvato all´unanimitá un ordine del giorno con cui chiede alle autoritá dello Stato che la cittá sia liberata dalla presenza ingombrante di Giuseppe Salvatore Riina, il figlio dell´ex capo dei capi di Cosa Nostra, scarcerato lo scorso 28 febbraio per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. Un atto coraggioso ed importante quello dei consiglieri e degli amministratori comunali di Corleone, che hanno dimostrato così di avere la schiena dritta e di volere portare avanti e fino in fondo il percorso di legalitá e sviluppo intrapreso. Un atto che, probabilmente, fino a qualche anno fá non sarebbe stato possibile fare. Un atto che, comunque, suona anche censura alle inefficienze di uno Stato, che scarcera un imputato di mafia non perché riconosciuto innocente, ma per decorrenza dei termini di custodia cautelare.

Ma questa posizione del consiglio e dell´amministrazione comunale rappresenta quello che pensano i cittadini? È difficile affermare che oggi tutta Corleone non vuole Giuseppe Salvatore Riina. Le dichiarazioni alle Tv di alcuni cittadini dimostrano, purtroppo, il contrario. D´altra parte, non ha senso mettere un microfono sotto il naso ad una persona qualunque e sperare che quella tuoni contro il figlio del boss, piccolo boss a sua volta. Così si puó fare solo un poco di colore e nient´altro. Siamo convinti che, in cuor loro, la stragrande maggioranza dei nostri cittadini preferirebbero che il giovane Riina non soggiornasse a Corleone. Ma questo non lo diranno mai davanti ad un microfono e ad una telecamera o davanti al taccuino di un giornalista. Ma proprio la condizione di costretti a nascondere le proprie idee significa che non si è liberi. Significa che certe presenze ingombranti condizionano negativamente i cittadini. Per questo lo Stato deve aiutare i Corleonesi onesti, li deve far sentire sicuri e protetti. Se vuole, lo puó fare. Se vuole raccogliere il senso dell´ordine del giorno del consiglio comunale, sa benissimo cosa fare.
d.p.
1 marzo 2008

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