martedì, gennaio 05, 2016

Accursio Miraglia, un esempio contro le mafie

Accursio Miraglia
Quest’anno non ho potuto partecipare alla cerimonia di commemorazione di Accursio Miraglia, sindacalista ucciso da Cosa nostra a Sciacca (Agrigento) il 4 gennaio 1947. Sono impegnato a Roma nella preparazione della battaglia parlamentare sulle Unioni Civili. Ma anche se fisicamente sono lontano con la mente ed il cuore sono vicino al figlio Nico, ai familiari e a tutti i cittadini che come me condividono il ricordo di un grande uomo.

Accursio Miraglia mi è entrato nel cuore, come ai tanti siciliani che amano la propria terra e la vogliono libera dalla mafia e dalla corruzione. Per me rappresenta un esempio di vita ancora oggi attuale. Nell’immediato dopoguerra, Accursio Miraglia, fu un sindacalista instancabile nella difesa dei lavoratori. Fu un imprenditore operoso e creativo, un attivista politico capace e coraggioso. Fu anche una persona libera da qualsiasi pregiudizio: da uomo di sinistra sposò una bella donna aristocratica di provenienza russa scampata alla rivoluzione d’Ottobre.

Capì, profeticamente, che il vero nemico da combattere era la mafia e il sistema delle collusioni sociali e politiche. Si battè a cuore aperto e con intelligenza progettuale contro la mafia, per lo sviluppo della sua terra. Era un personaggio molto scomodo e per questo Cosa nostra decise di eliminarlo.

Le istituzioni, che in vita lo avevano quasi sempre ostacolato, decisero di voltargli le spalle anche dopo la sua morte nonostante le intuizioni di alcuni investigatori coraggiosi, secondo i quali la pista investigativa da seguire era quella mafiosa. Quando da presidente dell’Antimafia ebbi la possibilità di desecretare degli atti contenuti negli archivi della Commissione, le ricerche storiche del figlio Nico e di altri attenti storici riuscirono a fare luce sulle responsabilità e sulle connivenze politiche e istituzionali che ruotarono attorno all’assassinio di Accursio Miraglia. Un atteggiamento, quelle delle istituzioni, che si è ripetuto più volte nella storia della lotta alle mafie.

Adesso siamo chiamati ancora una volta a ripercorre il cammino di Accursio Miraglia con i linguaggi e le progettualità del nostro tempo, ma con lo stesso spirito e la stessa intelligenza che motivarono e accompagnavano la sua valorosa azione. Un cammino necessario per superare i limiti stessi dell’antimafia, da fare con tutto il rigore e la severità necessari, ma senza cedere il passo a strumentalizzazioni che non fanno altro che il gioco perverso e sottile delle mafie e dei collusi.

Giuseppe Lumia

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