martedì, settembre 18, 2007

Ricordando Spampinato e Siani, Napolitano elogia i giornalisti antimafia

ROMA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano definisce "molto importante" il ruolo che la stampa e la televisione portano avanti contro la criminalità organizzata e ricorda i giornalisti morti per denunciarla come Giovanni Spampinato e Giancarlo Siani. "Davvero importante - dichiara il capo dello Stato in occasione della consegna di alcuni premi giornalistici al Quirinale - il ruolo che la stampa e la televisione portano avanti nella lotta contro la criminalità. È un impegno netto, assolto con coraggio, che fa onore alla professione giornalistica svolta come missione". "Per questo - prosegue Napolitano - ricordiamo Giovanni Spampinato, Giancarlo Siani e siamo molto vicini al giornalista dell'Ansa Lirio Abbate", minacciato dalla mafia in Sicilia per le notizie diffuse contro la criminalità. Giovanni Spampinato era un cronista dell'Ora e dell'Unità, assassinato a Ragusa il 27 ottobre 1972 a 25 anni, mentre stava conducendo un'inchiesta sull'attività squadristica ed eversiva di alcuni gruppi neofascisti, su un'oscuro intreccio tra eversione nera e criminalità organizzata. Giancarlo Siani era invece un giornalista del Mattino di Napoli, ucciso dalla camorra.
18/09/2007

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