venerdì, luglio 10, 2009

I Campi di lavoro antimafia a Corleone. Arrivano i ragazzi di Pistoia e i volontari dello Spi-Cgil

Il gallo per i volontari è cantato presto alle h. 08.00. tutti si sono radunati nella hall per gustare la colazione preparata dai volontari dello SPI (Sindacato Pensionati Italiani – Cgil). Poi il primo momento importante della giornata: il brain-storming di tutti i ragazzi che si sono confrontati su quale siano le vie migliori per conseguire i nostri obiettivi…in particolare quale saranno questi ultimi?? -INFORMARE: informare tutta l’opinione pubblica in modo che l’attenzione non possa calare, perché se scema la convinzione che si ha dell’impegno, c’è la possibilità che il fenomeno mafioso possa riavere carta bianca. - ELABORARE: per arrivare al nostro risultato…che è informare…il lavoro è arduo ma si ha la volontà di arrivare…. - PROTAGONISTI DIRETTI che saranno coinvolti attraverso PROVOCAZIONI: tutto questo per far capire come sia importante sensibilizzare anche il pubblico locale sul problema legato all’illegalità. -COIVOLGIMENTO + IMMAGINE: è questo che genera l’incontro…è questo che ci porta ad unificare tutti i nostri lavori per arrivare ad un ultimo obiettivo che è ultimo ma solo per ordine di citazione cronologica: l’INCONTRO. Senza incontro non c’è niente, non c’è maturazione, non c’è conoscenza…non c’è umanità. Dopo la riunione il gruppo si è diviso: da una parte alcuni ragazzi sono rimasti in casa a curare l’allestimento del laboratorio di informatica sotto l’occhio vigile di Carmine, dall’altra gli altri sono andati a fare un primo incontro con Corleone città: non è come sembra nei film, è una classica cittadina calda del sud Italia con case basse e strade strette… è stato emozionante pensare che su queste stesse strade hanno camminato persone come Placido Rizzotto e il non ancora generale Dalla Chiesa. Nel pomeriggio sono arrivati anche gli altri volontari e tutti insieme ci siamo recati nel comune di questa cittadina, lì è stato presentato il libro ”Ricordi di Rosa”scritto da Giovanni Parisi. C’è stato un po’ spiegata la storia del fenomeno mafioso e di come la politica non sia stata sempre complice dei malavitosi…se noi siamo qui è grazie a Pio la Torre e alla sua proposta di requisire i beni derivanti dai guadagni illeciti. Da sottolineare l’intervento di un cantastorie bagherese che ha lasciato a bocca aperta tutti i presenti con la sua bravura e con la passione. La sua musica è stata una testimonianza di come la gente onesta non si voglia più piegare... E’ incredibile pensare di quanto possa essere ampio il margine e i mezzi che abbiamo per intervenire e per far sentire la nostra voce, anche con un accordo di chitarra, con un acuto di voce, come quel cantastorie, come quel ragazzo….. Buona notte a tutti.
Salvatore Fusco

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