sabato, maggio 26, 2018

Papa Francesco sarà in visita pastorale a Palermo il prossimo 15 settembre, nel 25esimo anniversario dell’uccisione del Beato don Pino Puglisi

Papa Francesco

Papa Francesco sarà in visita pastorale a Palermo il prossimo 15 settembre, nel 25esimo anniversario dell’uccisione del Beato don Pino Puglisi. Lo ha annunciato la Prefettura della Casa Pontificia: proprio il 15 settembre 1993, don Pino morì sotto i colpi dei sicari della mafia che così voleva cancellare la sua voce libera e mettere fine alla sua opera di evangelizzazione tra i ragazzi del quartiere Brancaccio di Palermo. Papa Francesco ricordando don Puglisi lo ha definito “un esempio da seguire” per contrastare una mentalità mafiosa. Don Giuseppe nasce nella borgata palermitana di Brancaccio il 15 settembre 1937, figlio di un calzolaio e di una sarta, e viene ucciso dalla mafia nella stessa borgata il 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno.


Entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e viene ordinato sacerdote il 2 luglio 1960. Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, da lì inizia un incessante lavoro sui giovani e le famiglie del quartiere suscitando le attenzioni della mafia. Per questo venne ucciso davanti al portone di casa in Piazzale Anita Garibaldi. Nel 2012 il riconoscimento del martirio “in odium fidei”. Il 25 maggio 2013 la beatificazione a Palermo.

Gratitudine e gioia sono i sentimenti della Chiesa siciliana per la visita del Papa, accolta con grande affetto in particolare dal Centro di accoglienza “Padre Nostro”, fondato dallo stesso Don Puglisi nel 1991 per il recupero dei minori, reclute favorite della criminalità organizzata.

L’anno scorso Francesco e Gaetano, i fratelli di don Puglisi, avevano scritto al Santo Padre chiedendo se poteva venire a Palermo.

«Per noi è un momento forte, di emozione» commenta Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza “Padre Nostro”, fondato dallo stesso Don Puglisi nel 1991 per il recupero dei minori, reclute favorite della criminalità organizzata.

«Ma soprattutto come persone di fede che credono nello stesso Cristo dalla Risurrezione in cui ha creduto padre Puglisi. Questo è un ulteriore segno che il Papa vuole dare a questa comunità che sicuramente è stata tanto martoriata, ma che è stata tanto amata da Dio, perché ha portato il martire beato Puglisi».

"Una grande emozione ed un grande onore poter accogliere a Palermo il Pontefice, questo Pontefice è un grande onore per me e per tutta la città - dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo - lo è ancora di più perché Papà Francesco, accogliendo il mio invito rivolto qualche giorno fa a Roma, verrà proprio per ricordare il Beato Padre Pino Puglisi, che speriamo diventi Copatrono della città metropolitana. È un segnale importante del Papa e di tutta la Chiesa per l'impegno antimafia che è impegno materiale e deve essere impegno morale. Ovviamente un sentito ringraziamento per questo impegno deve andare a Don Corrado, la cui presenza paterna nella nostra comunità è stata dal primo giorno motivo di speranza e stimolo a rendere servizio alla città e ai cittadini»

Papa Francesco ha detto più volte che lui è un esempio da seguire nell’affermare i valori umani e cristiani contro chi li calpesta con la criminalità.

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