domenica, dicembre 15, 2013

In provincia di Modena un pranzo antimafia a sostegno della coop "Lavoro e non solo"

Una bellissima iniziativa e anche un notevole sostegno economico alla Cooperativa lavoro e Non Solo finalizzato ai nuovi mezzi di trasporto necessari per il 2014! Volontari e volontarie dei campi antimafie attivi nel sostegno all' edizione 2014 di Liberarci dalle Spine
Si è svolto domenica 1 dicembre a Camposanto (Modena) il primo pranzo antimafia ‘Vedo, sento, parlo” organizzato dall’Associazione Cerveza –Fermata 23 e dal centro Anziani di Camposanto, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e la collaborazione dell’ANPI locale, di Libera Modena, del Gruppo Antimafia Pio La Torre (Rimini) e del Gruppo dello Zuccherificio (Ravenna). Un’ottantina di presenti di tutte le età si sono riuniti nella locale sala polivalente Ariston per assaporare i piatti cucinati dai volontari – i più giovani aiutati e guidati dai ‘diversamente giovani – e affrontare tematiche troppo spesso taciute o sottovalutate nella convinzione che ‘la mafia al nord non esiste’.

Grande la partecipazione e l’attenzione nel corso degli interventi che si sono intervallati alle portate, primo tra tutti quello del sindaco di Camposanto, Antonella Baldini, che ha auspicato che quell’occasione fosse solo la prima di un percorso che Amministrazione, associazioni e cittadini potranno portare avanti insieme. Al pranzo sono seguiti gli interventi di Stefano Biagianti, del Gruppo Antimafia Pio La Torre, che ha presentato il recente documentario sulla mafia in Romagna realizzato dall’associazione grazie al crowdfunding, mentre Massimo Manzoli ha illustrato le attività del ravennate Gruppo Dello Zuccherificio, accennando rapidamente alle possibili infiltrazioni mafiose legate alla ricostruzione post-sisma, tematica di grande interesse a livello locale.
Infine, Gaetano Alessi di Adest, ha presentato il suo libro ‘Le eredità di Vittoria Giunti’, partigiana e prima donna sindaco in Sicilia, che ‘avrebbe potuto essere qualsiasi cosa, ma scelse di essere parte di una comunità’ e di intraprendere insieme a un gruppo di giovani la sua terza Resistenza, all’età di oltre 80 anni. Una giornata ricca di spunti di riflessione, durante la quale due cittadine di Camposanto hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Corleone per aver partecipato a un campo LiberARCI dalle spine, così come Rita Borsellino ha ricevuto quella di Camposanto nello scorso settembre. Il ricavato netto dell’evento, 958 euro, verrà a breve devoluto alla Cooperativa Lavoro e Non Solo di Corleone.

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