giovedì, marzo 25, 2010

Finalmente a Corleone abbiamo spezzato il cerchio della paura e della vergogna

di DINO PATERNOSTRO
Io l’ho vissuto il tempo in cui a Corleone non c’era mafia e chi ne parlava lo faceva solo per infangare il buon nome della città. Poi ho vissuto anche il tempo in cui, sì, a Corleone forse la mafia c’era, ma come ci poteva essere ovunque: da Roma a Milano, da Parigi a Londra e persino a Stoccolma. Quello era il tempo in cui il "corleonese" don Vito Ciancimino faceva il bello e cattivo tempo in municipio e all’ospedale (compresi, ovviamente, i sindaci e i presidenti). Era il tempo in cui "pezzi" della Chiesa "brigavano" nelle sacrestie con i boss mafiosi e con i politici-boss. LEGGI TUTTO

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