
Nella foto (Di Carlo) un momento della cerimonia da sinistra: Adele Cinà della Camera del Lavoro di Palermo, Dino Paternostro segretario della Camera del Lavoro di Corleone, Placido Rizzotto nipote del sindacalista ucciso dalla mafia, il sindaco Nino Iannazzo ed il presidente del consiglio comunale Mario Lanza.
Giuseppe Lumia: "Rizzotto è un esempio ancora attuale per le giovani generazioni"
Palermo, 10 marzo 2006 - «La storia di Placido Rizzotto non va solo ricordata per una generica e rituale memoria della lotta alla mafia. Rizzotto è, invece, un esempio ancora attuale per la sua capacità di legare profondamente la dimensione della legalità a quella dello viluppo nella sua opposizione a Cosa nostra», ha detto il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione Antimafia, ricordando la figura del segretario della Camera del Lavoro rapito e poi ucciso a Corleone, in provincia di Palermo, il 10 marzo del 1948. «La felice e innovativa esperienza delle cooperative che gestiscono i beni confiscati – aggiunge l’esponente del Pd – deve interpellare la politica che in questo campo deve investire perché l’attacco ai patrimoni di Cosa nostra rimane la via maestra nel contrasto alle mafie».
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