giovedì, settembre 20, 2007

La Bibbia del boss Bernardo Provenzano, un «codice» per i mafiosi

PALERMO — Il mistero religioso di Bernardo Provenzano è tutt'altro che sciolto. Resta intatto l'enigma composto e alimentato da frasi, sottolineature e bigliettini raccolti nell'ormai famosa Bibbia sequestrata nel covo di Montagna dei Cavalli, dove il padrino di Corleone fu arrestato l'11 aprile 2006. E' un testo delle edizioni Paoline, anno di stampa 1968, 1.425 pagine compresa l'introduzione. Su quei fogli ingialliti, che per la prima volta si possono vedere, il capomafia pluriergastolano ha studiato, ragionato, scritto con la sua calligrafia malferma e ortografia infantile, preso appunti, copiato interi brani. A quale scopo? Mistero insoluto. Due relazioni «investigative» del Servizio centrale operativo della polizia e dell'Fbi statunitense hanno concluso che non c'erano indicazioni su codici cifrati. Ma ora sulle scrivanie dei pubblici ministeri Pignatone, Prestipino e Sabella è arrivata l'analisi di un sacerdote, teologo, studioso di testi sacri, secondo il quale c'è ancora molto da scavare nei segreti del volume così a lungo «lavorato» da Provenzano. (Leggi tutto)

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