giovedì, giugno 13, 2024

Nicolosi: «A Corleone sono tornati i vecchi gruppi di potere»


Corleone, l’amarezza e l’ira dell’ex sindaco Nicolò Nicolosi dopo avere fallito la rielezione. «Le realtà che avevano subito lo scioglimento per mafia sono ancora radicate e drenano voti». L’altro candidato sconfitto da Walter Rà è un altro ex, Pippo Cipriani: “Abbiamo coinvolto molti giovani, ripartiamo da qui”

Giorgio Mannino

La telefonata esordisce male. Il tono della voce non nasconde l’amarezza. Le parole confermano lo stato d’animo: «Inutile negare che sono amareggiato». L’ormai ex sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi - ieri pomeriggio si è svolta la cerimonia d’insediamento del nuovo primo cittadino Walter Rà - ha un grosso rammarico: «Lascio un patrimonio di 92 milioni di euro da spendere in un paese di diecimila abitanti, avrei voluto continuare nell'opera di modernizzazione. Lascio molte cose positive fatte, penso alle strade, all'impianto di trattamento rifiuti, ma i cittadini hanno fatto una scelta diversa». Il gioco della democrazia.

Per due volte alla guida di Corleone, Nicolosi, nel derby tutto di destra, passa la mano al giovane meloniano di ferro Rà che ha fatto incetta di voti. La domanda, però, sorge spontanea: come mai, nonostante tutto ciò, i corleonesi non lo hanno premiato? «Non saprei dirlo, intanto sono tornati tutti i gruppi di potere locale che erano dentro l'area di Rà. Parlo di quei gruppi che avevano subito anche lo scioglimento per mafia. Queste realtà sono ancora radicate e in grado di drenare voti. Poi Rà aveva un gruppo coeso, cosa che è mancata a me e all’altro candidato Cipriani». Rà, ieri, in questo giornale ha dichiarato di non essere imbarazzato dal sostegno di Totò Cuffaro, condannato per favoreggiamento alla mafia e poi riabilitato. Nicolosi, sul punto, dice la sua. E lancia una stilettata al neo-sindaco: «Segnalo che i due candidati di Cuffaro sono i primi due eletti al consiglio comunale. Non c'è una logica di mafia all'interno, però posso dire che non c'è lo stesso rigore che io e Cipriani avremmo mantenuto. Queste persone indicate da Rà, io non le avevo indicate. Mi limito a dire questo».

Quale sarà l’opposizione di Nicolosi che sarà rappresentata da cinque consiglieri comunali nel nuovo governo locale? «Sarà un'opposizione costruttiva, noi stiamo lasciando un patrimonio enorme, per dieci anni qualsiasi amministrazione avrebbe da lavorare bene. Questa amministrazione saprà farlo?», si chiede. Nicolosi apre ad un dialogo con la nuova amministrazione: «Noi siamo pronti a dare una mano, ma intanto i suoi esponenti dovranno avere l'umiltà di chiederla, non siamo pregiudizialmente ostili».

A non essere deluso o amareggiato è invece l’altro candidato, Pippo Cipriani, esponente della primavera di Corleone. Mancava dall’agone politico dal 2002. I ventidue anni di assenza hanno sicuramente pesato sul risultato negativo. «Ci siamo mobilitati per segnare una ripartenza del mondo progressista che ha messo Pd, M5S, sindacati e il mondo cattolico. Un mondo per tanti anni assente anche dagli appuntamenti elettorali. Abbiamo messo su una squadra motivata». Nessun componente della sua lista andrà in consiglio comunale, ma Cipriani vede il bicchiere mezzo pieno: «Per noi è un inizio. La nostra presenza ha garantito un dibattito più sereno e sicuramente meno appiattito sul derby tra il centrodestra di Nicolosi e la destra di Rà». Cipriani è contento della partecipazione dei giovani: «Bisogna ripartire da qui. Noi saremo presenti e vigileremo anche fuori dal palazzo, ci confronteremo con le istituzioni cittadine. Vogliamo rimanere protagonisti. Ricomincia la ricostruzione di una classe dirigente per stare in campo giorno per giorno».

GdS, 13 giugno 2024

1 commento:

Anonimo ha detto...

Carissimo direttore , in merito volevo fare una puntualizzazione. In quel consiglio comunale sciolto per Mafia un esponente di spicco della lista Nicolosi, era l'allora Vice Sindaco e un assessore che ha trainato i suoi 4 consiglieri eletti, tra cui il parente stretto di una persona che è stata in carcere x Mafia per 27 anni!
Anche nella lista che appoggiava il Sindaco Ciproani, c'era l'allora presidente del consiglio. I due esponenti della DC ,sono : uno che suo fratello è stato comandante del corpo forestale per 30 anni e che nel lontano marzo 1948 proprio la mafia gli uccise un cugino! L'altra esponente è la moglie di un ispettore della Polizia di Stato!
Le facciamo pure ricordare al Sig. Sindaco, che un suo assessore , Giovanna Gaballo, è un'esponente di spicco della DC di Cuffaro!
Allora Siamo Tutti Mafiosi a Corleone