sabato, marzo 23, 2013

La marcia degli edili parte da Palermo

La manifestazione degli edili a Palermo
La “marcia degli edili” è la prima iniziativa dopo la costituzione in tutta la regione dei comitati dei disoccupati. Ne sono sorti già una trentina e altri sono in procinto di nascere nei vari comuni, a testimoniare la grave crisi del comparto che negli ultimi 4 anni ha perso 52 mila posti di lavoro. Dalle province sono giunti a Palermo con 15 pullman, partendo in corteo da piazza Marina, verso palazzo d’Orleans.
“Ci sono risorse già disponibili per grandi opere- dice Franco Tarantino, segretario generale della Fillea Cgil Sicilia- che chiediamo vengano spese quanto prima. Chiediamo inoltre – aggiunge- che le risorse europee recuperate con l’ultima programmazione vengano utilizzate non a fini meramente assistenziali, ma per un piano di piccoli lavori edili – dalle manutenzioni agli interventi di messa in sicurezza- su cui impegnare da tre a sei mesi i disoccupati, che avrebbero così un sostegno al reddito in cambio di lavoro produttivo”.

Tra le risorse immediatamente disponibili per infrastrutture, rispetto alle quali occorre solo avviare i cantieri, la Fillea cita 4 miliardi per opere viarie come la Ragusa- Catania, la Siracusa- Gela, la Mazara- Birgi, la Bolognetta- Lercara. Anche per le ferrovie, ricorda il sindacato, ci sono risorse disponibili pari a circa 1 miliardo. E ancora, dice Tarantino, “40 milioni del Piano di coesione sono stanziati per interventi per la messa in sicurezza delle scuole”.
La Fillea chiede ad esempio l’apertura dei cantieri per l’anello ferroviario di Palermo e per la Circumetnea e l’avvio dei progetti per la messa in sicurezza del patrimonio abitativo pubblico per i quali la regione ha già stanziato i primi 17 milioni. “Il punto di partenza- aggiunge Tarantino- deve essere la proclamazione dello stato di crisi del settore. Chiediamo poi di aprire subito una fase di contrattazione a tutti i livelli – che coinvolgerà i comitati dei disoccupati, appositamente costituiti- e con tutte le amministrazioni pubbliche interessate per sbloccare le opere già finanziate”.
«Oggi gli edili sono ritornati forza protagonista e dal basso, si mettono in marcia per chiedere lavoro alle istituzioni, attraverso l’apertura di piccoli e grandi cantieri - dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà -  La Cgil, con Susanna Camusso,  sta lanciando i comitati per il lavoro in tutti i settori in crisi per fare una grande manifestazione nazionale che attraversi tutti i comparti. Noi da Palermo siamo partiti oggi con la prima manifestazione, che riguarda il settore edile, il più colpito dalla disoccupazione e il più importante  per  fare partire lo sviluppo nelle città e per ripristinare il Paese. Non è un caso che  i comitati per il lavoro, fatti da edili disoccupati, siano  già sorti in tutte le province siciliane». 
Ripartire dai cantieri. La Cgil lo chiede al presidente della  Regione, al sindaco di Palermo,  alla Provincia. «Chiediamo al sindaco Orlando interventi straordinari anche di piccole entità, cantieri anche della durata di 6 mesi per dare risposte immediate ai disoccupati - dice Calà - Serve un monitoraggio per dare una spinta alle  grandi opere in corso e per un piano dello sviluppo della città a medio e lungo termine. Il Comune riveda il  bilancio comunale  per inserire nei capitoli di spesa somme per rilanciare il settore edile».  

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