
I ragazzi li riconosco subito anche se non li ho mai visti. Sono lì, giovanissimi e emozionantissimi, con i loro familiari in attesa del treno notte che è in ritardo (fortuna loro) di soli 10 minuti! Scatto un paio di foto, scambio poche parole. Anche i genitori sono molto simpatici, mi metto neri loro panni: non deve essere facile salutarli sapendo dove sono diretti e a fare che cosa. Uno di loro ha la ragazza. Faccio la gaffe di chiederle come mai lei non parte, visto che le ragazze sono di gran lunga più numerose dei ragazzi…in quel momento arriva il treno, i due si salutano, lei piange…anche questi momenti dolorosi di separazione fanno parte della crescita di un bel rapporto d’amore. (SEGUE)
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