giovedì, febbraio 28, 2013

Palermo. Lo chef Giunta denuncia il pizzo, quattro estorsori in manette

Natale Giunta
Il noto ristoratore della "Prova del cuoco" in tv rifiuta la richiesta di "messa a posto" e si rivolge ai carabinieri dopo minacce e danneggiamenti. Gli avevano chiesto duemila euro a Pasqua e Natale per il catering e la gestione dei suoi locali
"Mettiti a posto. A posto significa che qua dentro non verrà più nessuno... duemila euro a Pasqua e duemila a Natale". Alla classica richiesta di pizzo un noto ristoratore palermitano, Natale Giunta, ha risposto con un diniego per "motivi di crisi economica", poi è andato dai carabinieri e ha denunciato. E così all'alba di oggi sono scattate le manette per quattro estorsori nei confronti dei quali il gip, accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dei sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare.
I fatti risalgono allo scorso marzo quando i quattro uomini, Antonino Ciresi, Maurizio Lucchese, Alfredo Perricone e Giuseppe Battaglia, si sono presentati contestando a Giunta, impegnato anche nel servizio catering, di aver aperto la sua attività senza chiedere il permesso alla cosca che controlla la zona e sottolineavano subito di essersi presentati con atteggiamento benevolo senza aver preannunciato il loro arrivo con danneggiamenti. Al "no" del ristoratore, le prime minacce: un biglietto con su scritto "mettiti a posto 'un fare u sbirru picchì ti finisci mali", seguito da due danneggiamenti del locale e poi da una tanica di benzina veniva collocata all'esterno dell'attività commerciale. Ai quattro arrestati, due dei quali incensurati, è stato contestato il reato di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose 
(La Repubblica, 27 febbraio 2013)

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