mercoledì, gennaio 28, 2009

L'indignazione di Rita Borsellino: "Totò Riina uomo generoso? Mi sento ferita come cittadina"

di GABRIELE ISMAN
Rita Borsellino interviene dopo l'intervista alla figlia del "Capo dei Capi". "Non prende le distanze dal padre. Anche mio genero non trova lavoro"
PALERMO - "Quelle frasi mi hanno fatto male, molto male. E non lo dico da familiare di una vittima, ma da cittadina italiana. Perché io non cerco certo commiserazione". Rita Borsellino, 63 anni, sorella del giudice ucciso in via D'Amelio il 19 luglio del 1992 insieme con cinque uomini della sua scorta, commenta così l'intervista a Maria Concetta Riina, la figlia di Totò, il Capo dei Capi. Che cosa l'ha ferita? "Totò Riina, ops che lapsus, Maria Concetta fa affermazioni molto gravi e non prende alcuna distanza dal padre. Ne mette in dubbio le colpe, dice persino che è stato un parafulmine e aggiunge che chi ha le vere responsabilità, sapeva che, una volta in carcere, lui non avrebbe parlato. Come familiare di una vittima della mafia, voglio la verità: se non è stato lui, chi ha deciso quelle morti? Le sentenze dicono che fu lui. Descrive il padre come un uomo affettuoso, generoso, e non è nemmeno la prima volta che lo lascia intendere". LEGGI TUTTO

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