mercoledì, novembre 12, 2008

L'ospedale "Cervello" non rispetta i diritti dei pastori della Chiesa Valdese

Ospedale Cervello, Palermo. Una mattina di sole. Per il secondo giorno, vado a fare visita ad una sorella di chiesa, ricoverata lunedì sera. Sono insieme a due sorelle della chiesa. Già il giorno prima, essendo arrivata in anticipo rispetto all'orario di visita, avevo dovuto spiegare all'infermiera che presiedeva l'ingresso del reparto di traumatologia ed ortopedia che sono una pastora, e che una signora della mia comunità era ricoverata e stavo andando da lei. L'infermiera mi ha gentilmente spiegato che non potevo entrare fino al'inizio dell'orario di visite. Vista però entrare la seconda persona in cinque minuti, ho deciso di non aspettare oltre e sono entrata. È un mio diritto, e soprattutto è diritto della signora ricoverata ricevere una visita della sua pastora, anche se donna, protestante e senza abiti talari. LEGGI TUTTO
Elisabetta Ribet
pastora valdese

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