giovedì, febbraio 04, 2016

Corleone, la Camera del lavoro chiede al sindaco di fare un passo indietro e agli ispettori ministeriali di fare presto chiarezza

Cosimo Lo Sciuto, segretario della CdL di Corleone
Palermo 4 febbraio 2016 - La Camera del lavoro di Corleone esprime preoccupazione per il clima difficile che sta turbando la politica corleonese, col rischio di commissariamento del Comune per infiltrazione mafiosa.
E chiede un passo indietro al sindaco Lea Savona. “Non siamo intervenuti prima, in occasione del dibattito sulla mozione di sfiducia al sindaco, per non essere tirati in ballo in un dibattito che ha assunto i contorni della bagarre politica o addirittura personale – dichiara il segretario della Cgil di Corleone Cosimo Lo Sciuto - Oggi sentiamo il dovere di esprimere il nostro parere al riguardo, lo dobbiamo ai lavoratori e alla cittadinanza tutta. Siamo preoccupati per l'immobilismo amministrativo che si è creato e per i tantissimi problemi che il governo locale dovrà affrontare, non ultimo il pericolo concreto dello scioglimento per infiltrazione mafiosa. Sarebbe la prima volta: non è accaduto nemmeno ai tempi di Ciancimino e delle amministrazioni di sua emanazione. Se quest’ultima ipotesi dovesse concretizzarsi, la città annullerebbe di colpo il tentativo di riscatto portato avanti negli ultimi 25 anni. A pagarne il prezzo, sarebbero tutti i lavoratori e i cittadini onesti di Corleone”.
Il segretario della Camera del Lavoro di Corleone Cosimo Lo Sciuto chiede agli ispettori governativi di fare al più presto chiarezza affinché si possa uscire da questa impasse, ricostituendo il clima adatto per affrontare i problemi che attanagliano la città. E soprattutto chiede alla politica di fare “un passo indietro”. “Nella maggioranza il clima ormai non è sereno – aggiunge Lo Sciuto - La promessa delle dimissioni collettive è stata disattesa. Nessuno degli assessori, né dei consiglieri di maggioranza, hanno voluto appoggiare pubblicamente la mossa del sindaco, che prima del voto della mozione di sfiducia si era detta pronta alle dimissioni e dopo il voto ha fatto dietrofront. Il sindaco si era espressa anche per le dimissioni collettive. Ormai, in questo stato di grande confusione, le dichiarazioni 'ufficiali' avvengono attraverso facebook. L'unica soluzione in questo momento sono le dimissioni del sindaco. A ruota decadrebbero infatti giunta e consiglio comunale. E si eviterebbero lo scioglimento per mafia del Comune e il commissariamento”.

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