martedì, luglio 03, 2012

Lea Savona sindaco delle tasse? Con l'addizionale Irpef all'0,8%, "scipperà" 600 mila euro ai cittadini!


Il sindaco Savona in consiglio comunale
di DINO PATERNOSTRO
Per pagare non si capisce bene quali debiti e fatti da chi, il sindaco Lea Savona e la sua giunta hanno deciso di far pagare per la prima volta ai cittadini corleonesi l’addizionale IRPEF nella misura massima prevista dalla legge, cioè lo 0,8%. In questo modo Savona % C. pensano di prelevare dalle tasche delle famiglie corleonesi quasi 600 mila euro (l’incredibile cifra di un miliardo e 200 milioni delle vecchie lire!). Una scelta che, se adottata, darebbe il colpo di grazia a tanta gente che non ce la fa più a portare avanti la propria famiglia. Con tutte le tasse nazionali, regionali e provinciali, con l’IMU comunale (ancora non si conoscono le aliquote che applicherà il comune di Corleone) e con la TARSU (non si sa se verrà ritoccata), l’ultima mazzata che si poteva dare ai cittadini era l’addizionale Irpef: e puntualmente è arrivata!
Il sindaco e gli assessori dicono che sono diminuiti i trasferimenti statali e regionali, per cui aumentare le tasse comunali è inevitabile. Ma la domanda è un’altra: possibile che l’unico modo per far fronte ad una diminuzione delle entrate debba essere l’aumento delle tasse? Perché non si eliminano gli sprechi e le spese non necessarie? Hanno pensato Savona & C. ad una simile operazione? E se si, cosa pensano di tagliare? Che lo dicano ai consiglieri comunali e ai cittadini, se vogliono essere appena appena credibili.
Domani alle 19.00 è stata convocata una seduta del consiglio comunale per discutere ed approvare il regolamento istitutivo dell’addizionale IRPEF. Dino Paternostro e Mario Giarratana, del gruppo “Con Cipriani per Corleone”, chiederanno che prima di esaminare il regolamento l’amministrazione comunale comunichi al consiglio i tagli agli sprechi, alle spese inutili e alle spese non necessarie. Solo dopo si potrà prendere in esame altre misure. Quali, per esempio, una riduzione dei costi della politica. I gettoni dei consiglieri e le indennità di sindaco e assessori ci costano due-trecento mila euro l’anno. E se si dimezzassero? E se, per un anno, si sospendessero? Quando la situazione è drammatica, chi governa deve avere il coraggio di dare l’esempio nel fare sacrifici. È questa la sfida. Chi saprà raccoglierla? (d.p.)


P.S. E’ importate che alla seduta consiliare di stasera partecipino tanti cittadini per far capire agli amministratori che la gente non condivide queste misure. Sarebbe utile che tanti cittadini inviassero mail e commenti di protesta per dare forza a chi si opporrà a queste misure finanziarie assolutamente ingiuste. 

1 commento:

Leoluca Criscione ha detto...

Come spesso denunciato (sia all'ex sindaco Iannazzo e sia sul sito Facebook PRO CORLEONE) il problema è che, come si evince dalle statistiche ufficiali, anche a Corleone l'evasione non manca (nel 2009,ad esempio, sono stati dichiarati (soltanto?) circa 70 milioni di IRPEF!
(vedi link
http://www.comuni-italiani.it/082/034/statistiche/redditi2009.html).

Secondo alcune stime, nelle casse comunali entrerebbe di riflesso circa il 50% in meno del 'dovuto'.

Il sindaco ha la legge dalla sua parte per scoprire (volendo) chi scorazza in Ferrari e/o ha la villa in campagna (dichiarata come stalla) e risulta NULLATENENTE! (vedere questo link http://www.repubblica.it/economia/2012/02/18/news/_retecomuni_sindaci_contro_l_evasione-30115063/ )

Quindi se le casse comunali sono, giustamente o ingiustamente vuote (apparentemente sono stati spesi anche gli ultimi 18 Euro rimastivi) bisogna avere il coraggio di incominciare a "tuppuliari" alle porte "giuste"...