domenica, settembre 24, 2017

Com’è dura la vacanza per noi turisti in carrozzina!

PATRIZIA GARIFFO
A Favignana tra hotel non attrezzati musei sprovvisti di scivoli e spiagge difficilmente accessibili
Qualche giorno fa sono stata a Favignana, bellissima isola delle Egadi. Il Villino Florio è tanto elegante quando inaccessibile: visitarlo è stato impossibile. Nella palazzina neogotica, costruita a fine Ottocento da Giuseppe Damiani Almeyda, uno dei più importanti architetti che hanno lavorato in Sicilia, non ci sono nemmeno le rampe per accedere al pianterreno, figuriamoci un ascensore per salire al primo piano. Situazione impensabile se questo monumento non fosse in Sicilia, dove l’incapacità di valorizzare e promuovere le nostre bellezze artistiche è una triste consuetudine. Proseguiamo il nostro “giro in carrozzella” con la visita alla monumentale Tonnara Florio, fiore all’occhiello dell’industria alimentare siciliana per poco più di un secolo.
Oggi la Tonnara è uno splendido esempio di archeologia industriale ed è accessibile, perché tale l’hanno resa i Florio, quasi 200 anni fa. Ovviamente, all’epoca, nessuno si poneva il problema dell’accessibilità per i disabili, quindi, è solo un caso fortunato che sia così facilmente accessibile. Ma di renderla ulteriormente accogliente non s’è preoccupato nessuno visto che negli unici due gradini presenti nella struttura nessuno ha pensato di mettere degli scivoli. Non voglio annoiarvi troppo e, così, concludo raccontandovi del mare e del manto stradale della piazza e delle vie limitrofe. Favignana, naturalmente, è il paradiso per chi ama gli scogli e per chi sa nuotare e mi rendo conto che lì, raggiungere il mare per chi è in carrozzina è particolarmente complesso, ma non impossibile, visto che c’è solo un lido attrezzato e accessibile. Non è un po’ poco per una località turistica di questo livello? E finisco con il manto stradale della zona centrale dell’isola, dove ci sono ristoranti, bar e negozi, molti accessibili. A regnare sovrano è il basolato, sia nella parte più vecchia sia in quella rifatta in anni più recenti. Non si pretende che venga smantellato tutto, è ovvio, perché si cancellerebbe la storia, ma non si può pensare, almeno nelle parti più moderne, di mettere un piccolo corridoio in asfalto? Lo so, non è il massimo, ma almeno chi è in carrozzina non si spezzerebbe la schiena saltellando sul basolato. Ritornando alla considerazione iniziale, secondo voi, quante persone in carrozzina, quanti turisti in carrozzina, si vedono nell’incantevole Favignana? Io, in tre giorni, ne ho visti due, oltre a me. Secondo voi perché? Tutti gli altri, forse, erano a casa a piangersi addosso? Non credo, magari si stavano divertendo in qualche località un po’ più “ospitale”. Purtroppo in Sicilia sono ancora troppo poche.

La Repubblica Palermo, 23 settembre 2017

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