domenica, agosto 28, 2011

In 2500 sui campi antimafia. Ecco il popolo che vuole costruire futuro

Tra i filari a raccogliere l'uva
Reportage dai campi antimafia di Corleone di Alice De Paola
La sveglia suona presto in via Crispi, a Corleone. Alle sei in piedi per iniziare una lunga giornata di lavoro. Sono i volontari della cooperativa Lavoro e Non Solo che da otto anni scelgono di trascorrere le loro vacanze a Corleone, lavorando nei campi confiscati alla mafia. Il progetto si chiama “Liberarci dalle Spine” ed è nato nel 2005 dalla collaborazione di Arci Toscana e i soci della cooperativa Lavoro e Non Solo che dal 2000 hanno ottenuto la gestione di alcuni terreni confiscati alla mafia. I volontari che scelgono di partecipare ad un campo antimafia hanno la possibilità, non solo di conoscere da vicino cosa è realmente la mafia e cosa è l’antimafia sociale, ma anche di aiutare concretamente chi fa antimafia nel territorio – sporcandosi, letteralmente, le mani e mettendoci la faccia – aiutandoli a fare utili e dimostrando che può esistere uno sviluppo economico pulito. LEGGI TUTTO

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