venerdì, dicembre 12, 2025

Sciopero regionale a Palermo, 15 mila in piazza ''per un Paese migliore''

La testa del corteo

La CdL di Corleone
Karim El Sadi

Cortei della Cgil in tutta Italia per lavoro, sanità e istruzione. I sindacati: “La legge di bilancio del governo è ingiusta”

Oltre 15 mila persone, provenienti da ogni parte della Sicilia, hanno partecipato questa mattina a Palermo al corteo regionale nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil per cambiare la legge di bilancio. Un “fiume rosso” partito da Porta Felice ha attraversato il centro storico fino a Piazza Indipendenza, dove si è tenuto il comizio del sindacato. In piazza le principali vertenze e la forte richiesta di “politiche nazionali e regionali per lo sviluppo, il lavoro, per i giovani. Di un fisco equo e progressivo, di misure per lo sviluppo dell'apparato produttivo”, si legge in una nota della Cgil. Con la mobilitazione il sindacato chiede di “aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, dire no al riarmo e investire in sanità e istruzione, oltre che attuare vere politiche industriali e del terziario”.

“I volti della Sicilia non sono Cuffaro e Schifani”

giovedì, dicembre 11, 2025

Pier Paolo Pasolini: “Il mio voto al PCI” (cinema Jolly, Roma - 8 giugno 1975)

Pier Paolo Pasolini al seggio elettorale in occasione delle elezioni amministrative, Roma, 10.06.1962 - Archivio L'Unità

P.P. Paolini
In questi giorni autorevoli esponenti politici di destra, in particolare di Fratelli d’Italia, hanno fatto a gara per iscrivere d’ufficio lo scrittore Pier Paolo Pasolini alla destra o, comunque, ai conservatori. Pubblichiamo qui il testo dell’intervento, pronunciato da Pier Paolo Pasolini all’assemblea di giovani e intellettuali svoltasi la domenica mattina dell’8 giugno 1975 nel cinema Jolly a Roma, con il quale invece lo scrittore motivava la sua decisione di votare per il PCI alle imminenti elezioni del 
15-16 giugno 1975, che segnarono una storica avanzata comunista. Pasolini venne assassinato il 2 novembre 1975. 

Il testo è quello pubblicato col titolo “Pasolini: il mio voto al PCI” sull’Unità il 10 giugno 1975. 

«So che in questo paese non nero ma solo orribilmente sporco c’è un altro paese: il paese rosso dei comunisti. In esso è ignota la corruzione, la volontà d’ignoranza, il servilismo»


Voto comunista perché ricordo la primavera del 1945, e poi anche quella del 1946 e del 1947. Voto comunlsta perché ricordo la primavera del 1965, e anche quelle del 1966 del 1967. Voto comunlsta perché nel momento del voto, come in quello della lotta, non voglio ricordare altro.

SILVIO BENEDETTO E SILVIA LOTTI: UN APPELLO ALLA GENTE

 


Le opere d’arte nel territorio, la cosa pubblica, appartengono a tutti. Bisogna custodirle, difenderle da eventuali vandalismi ed essere attenti alla loro manutenzione.

Pur realizzate con dedizione e sapienza tecnica, loro, le opere d’arte sotto il cielo (che, come loro, è per tutti), hanno il ‘coraggio’ di esporsi all’aria aperta per abbellire e donare cultura.

Noi siamo disponibili.

Corleone, Cgil chiede incontro al Comune per iniziative a sostengo di famiglie con disabilità. “Dopo il dramma della famiglia Milone-Pecoraro, occorre fare il punto su servizi e strutture”

Caterina Pollichino e Dino Paternostro

Palermo 11 dicembre 2025 – Corleone, la Cgil chiede al Comune un incontro per iniziative a sostegno delle famiglie con disabilità. “Dopo la tragedia della famiglia Milone Pecoraro, che ha tanto ha colpito la nostra comunità, è necessario più che mai adesso ascoltare le tante persone e le famiglie che vivono direttamente i drammi legati alle disabilità – dichiarano la segretaria della Camera del Lavoro di Corleone Caterina Pollichino e Dino Paternostro, responsabile Lega distrettuale Spi Cgil Palermo –Vorremmo suggerire al Comune di Corleone e al distretto 40 dell’Asp di valutare insieme la possibilità di attivare uno sportello di ascolto a Corleone, col coinvolgimento del sindacato e delle associazioni di volontariato”.

La Cgil chiede anche di verificare tutte le possibilità che consentano di programmare e attivare strutture e servizi di accoglienza per i portatori di disabilità e le loro famiglie. “Bisogna dare un seguito concreto al dramma che abbiamo vissuto questi giorni, provando a intervenire il giorno prima piuttosto che il giorno dopo – aggiungono Pollichino e Paternostro - Al riguardo è importante attivare confronti con le associazioni di volontariato esistenti a Corleone e nella provincia di Palermo, per trovare insieme possibili soluzioni. A cominciare dalle leggi e dai finanziamenti che, seppur insufficienti, esistono e potrebbero consentire di intervenire”.

Lercara. E la vecchia “Casa del popolo” ritorna ad “ospitare” il popolo: l’associazione “Curtigghiu” e la sede sindacale Cgil. L’esordio col presepe della Pace!

Il presepe nel “Curtigghiu” a Lercara Friddi

Nella “casa del popolo”
PIPPO FURNARI

Tutto inizia quando quattro amici, ma proprio quattro, al bar che volevano cambiare il mondo, decidono di recuperare la vecchia casa di Cortile Salerno, la ex “Casa del Popolo” di Lercara, per anni adibita a sezione del PCI, chiusa da tre decenni.

Alcuni di loro avevano mosso i primi passi nell’impegno politico e sociale proprio lì. Quelle stanze, nel tempo, hanno visto lotte, passioni, entusiasmi, delusioni, scontri, nuove amicizie e amari abbandoni. Ma, recuperata la chiave e forzata l’arrugginita toppa, lo spettacolo che si presenta è sconfortante: un odore nauseabondo invade l’intera casa. Famiglie di colombi, entrati da una vecchia finestra, l’hanno colonizzata, lasciando a terra venti centimetri di guano per piano. Il vecchio ciclostile giace abbandonato nel sottoscala; libri sparsi dentro una cassa; il portacenere con il piede — costruito da un giovane compagno fabbro che non è più con noi — è ancora lì, a ricordare a noi boomer le lunghe discussioni immerse in una nuvola di fumo. Emergenze di memoria affiorano ovunque: alcune copie del giornalino della Sinistra Giovanile, un volantino della FGCI che condannava l’assassinio del giovane poliziotto lercarese Michele Granato per mano delle BR, e sulla parete resta soltanto il chiodo che reggeva il ritratto di Michele Felice, il giovane caruso morto in miniera e raccontato da Carlo Levi ne “Le parole sono pietre”.

Rosi Pennino, fondatrice di ParlAutismo, scrive a nome delle famiglie: “Ci stringiamo al dolore di Corleone. Per una volta fate silenzio e ascoltate la nostra voce”

Sopra: Rosi Pennino

L’appello delle famiglie attraverso le parole di Pennino: rivedere la legge sul “Dopo di noi”, costruire il “Durante di noi” e sbloccare le risorse per l’autismo ancora ferme

“La comunità dei genitori di ParlAutismo si stringe fortissimo al dolore straziante dei fatti di Corleone. Non possiamo che rivederci in tutto quello che è accaduto, perchè ogni giorno viviamo la dimensione nostra, delle nostre famiglie e dei nostri figli, legate all'incertezza del futuro, alla difficoltà di portare il peso degli anni che avanzano. Per queste ragioni, abbiamo bisogno di fare un appello con forza, a chi non vive questa dimensione: tacete, perchè il dolore che attraversa l'anima di un genitore che vive sulla pelle la dimensione di un figlio con disabilità non può essere compreso da nessuno.

mercoledì, dicembre 10, 2025

Maxi blitz antimafia a Palermo, 50 arresti. Il procuratore: poche denunce rispetto al numero delle estorsioni


L’inchiesta ha fatto luce su un vasto traffico di stupefacenti e ha svelato i nuovi organigrammi del mandamento della Noce. Tutti i nomi degli arrestati. 
Cgil su blitz antimafia: “Sostegno alle forze dell’ordine. Serve impegno continuo per smantellare le piazze di spaccio”

Maxi operazione contro i clan mafiosi e il narcotraffico. La Polizia ha eseguito misure cautelari nei confronti di 50 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio.

Non solo droga ma anche racket: le casse mafiose di Cosa nostra sarebbero tornate a gonfiarsi con stupefacenti ed estorsioni. E il pizzo, in particolare, ritorna prepotente sul territorio: è il segnale della nuova riorganizzazione delle famiglie dopo il duro colpo inflitto dagli arresti di febbraio. L’operazione è scattata intorno alle 2,50, quando il silenzio della notte è stato squarciato dagli elicotteri che si sono alzati sulla città, illuminando centro e periferie. 

Sicilia. "Basso il livello dei servizi". Agenas boccia 43 ospedali

DI TULLIO FILIPPONE

L'ospedale Villa Sofia di Palermo


Quarantatrè ospedali siciliani sono stati bocciati per gli standard di qualità bassi delle prestazioni sanitarie degli ultimi due anni: ben 103 le procedure di "audit", cioè revisione dei livelli di assistenza. Un dato enorme che rappresenta poco meno di un terzo degli audit di tutta Italia, che sono 333.
 

È la fotografia delle difficoltà della sanità siciliana che emerge dal rapporto Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che ogni anno valuta l'assistenza sanitaria con il Programma nazionale esiti, basato su 218 indicatori e 8 ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia. Secondo il report dell'agenzia, 43 ospedali siciliani hanno un livello basso o molto basso nella valutazione di qualità del 2025. Il dato è molto alto se si considera che gli ospedali bocciati in Italia sono 198 e quindi l'Isola, da sola, ha circa il 22% delle strutture sottoposte a revisione.

L’EMERGENZA. La corruzione è un attacco all’economia sana


Lara Ghiglione
Nella Giornata contro la corruzione Libera diffonde i dati del fenomeno. Ghiglione, Cgil: “Sottrae risorse alla collettività e penalizza chi rispetta le regole”

ROBERTA LISI

Era il 2003, per la precisione il 31 ottobre, quando l’Assemblea generale della Nazioni Unite adottava la Convenzione Onu contro la corruzione. E sempre nello stesso anno, il 9 dicembre, istituiva la Giornata internazionale contro la corruzione per promuovere la prevenzione e il contrasto di questo crimine ed evidenziare l’importanza della Convenzione. “La corruzione è un fenomeno sociale, politico ed economico che colpisce tutti i Paesi, minando le istituzioni e lo stato di diritto, distorcendo i mercati e i processi elettorali. In definitiva, questo fenomeno priva i cittadini di diritti fondamentali e rallenta lo sviluppo economico”. La Convenzione Onu parte da qui: la corruzione mina la democrazia. 

LA CORRUZIONE FA MALE AL PAESE

UN ALTRO PUNTO DI VISTA. La tragedia di Corleone e la vittima divenuta invisibile

I funerali di Lucia Pecoraro e Giusi Milone

L'INTERVENTO DI PATRIZIA GARIFFO

Ieri, a Corleone, si sono celebrati i funerali di Lucia Pecoraro, la donna che ha ucciso la figlia Giusy Milone, autistica, prima di togliersi la vita. Scrivere questo articolo non è semplice, ma sento il dovere di farlo: sia come giornalista, sia come persona con disabilità. 

Non affronterò il dolore, autentico e devastante, di una madre anziana rimasta vedova da poco, né la cronica assenza delle istituzioni o le leggi inefficaci che riguardano i caregiver. Voglio parlare di Giusy. Della vittima. Perché è doveroso chiamare le cose con il loro nome, soprattutto quando il rischio è produrre una narrazione distorta di un fatto drammatico che ha due protagoniste, e una delle due non ha avuto alcuna possibilità di scelta. In questi giorni, Giusy è scomparsa quasi del tutto dal racconto pubblico.

Corleone, commozione ai funerali di Lucia Pecoraro e Giuseppina Milone, morte tragicamente per disperazione. L’arcivescovo di Monreale: “Possiamo solo tacere davanti al peso e alla drammaticità di quanto accaduto”


“Il gesto di Lucia è stato inaspettato, senza segnali premonitori si è abbattuto su questa comunità. È stato inutile cercare di capirne il perché. Tutti i nostri ragionamenti e calcoli sulle difficoltà, la solitudine, lo stato d'animo, l'assistenza, il sostegno, non trovano conferme nella concreta realtà di Lucia e di Giusi". 

È uno dei passaggi dell'omelia dell'arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi per i funerali di Lucia Pecoraro, di 78 anni, e Giuseppina Milone, di 47 anni, madre e figlia morte tragicamente tre giorni fa a Corleone. La madre ha ucciso in casa la figlia disabile e poi si è tolta la vita. La funzione religiosa è stata celebrata nella Chiesa Madre di San Martino a Corleone tra la commozione dei presenti. Tante persone, tra cui il sindaco, l’amministrazione e il consiglio comunale, i rappresentanti delle forze dell’ordine. 

martedì, dicembre 09, 2025

UNA MOSTRA PER SCAFIDI ALL’ARS, L’AMICA DI NICOLA, FORMATO 6x6



È stata inaugurata lunedì 1 dicembre, nella sala degli Armigeri di Palazzo dei Normanni, la mostra fotografica "Cronache di sguardi siciliani", dedicata all'opera del fotoreporter palermitano Nicola Scafidi. 

L'esposizione, organizzata su iniziativa della Commissione di vigilanza sulla Biblioteca dell'Ars, è un omaggio nel centesimo anniversario della sua nascita (che sarebbe caduto il 2 dicembre 2025) e raccoglie 25 scatti che ripercorrono oltre mezzo secolo di storia sociale, culturale e politica della Sicilia. La mostra, a cura della figlia del fotografo, Angela, è stata ideata per celebrare l'eredità di un artista i cui ritratti, come ebbe a dire il giornalista Mario Genco, "hanno un'anima". Gli scatti selezionati compongono un affresco umano vibrante e contrastante: dai bambini del terremoto del Belice che sorridevano tra le macerie, alle donne la cui dignità e fierezza traspare in ogni condizione sociale, fino agli uomini con i volti segnati dalla fatica, immortalati nei campi o nei ritrovi di paese

UNA MOSTRA PER SCAFIDI ALL’ARS

L’AMICA DI NICOLA, FORMATO 6x6

di Daniele Billitteri

Ogni volta che penso a Nicola Scafidi, perché magari mi sto chiedendo se è sua la foto che sto guardando, mi do quasi sempre una risposta immediata. E non è solo una questione di stile, di cultura dell’immagine.

La Ruota nella Terra di San Paolo: un trovatello a Solarino nel 1820

L’antica ruota a Solarino

di Laura Liistro

Nel pomeriggio del 24 luglio 1820, alle ore sedici, nella piccola comunità di San Paolo Solarino, allora ancora feudo dei Requesens e lontana dall’essere il Comune autonomo che diventerà solo decenni più tardi, veniva registrato un episodio che, pur nella sua drammatica ordinarietà, ci restituisce un vivido spaccato della società siciliana nel pieno dell’epoca borbonica.

Il ritrovamento nella notte

Secondo quanto riportato negli atti civili dal don Giuseppe Miano, Eletto di Polizia e Ufficiale dello Stato Civile, nella notte tra il 23 e il 24 luglio, alle ore due, la campanella posta accanto alla ruota dell’Annunziata, presso la Casa dei Proietti in una strada del borgo al n. 29, squillò nel silenzio della notte. 

Quel suono, breve e discreto, era tutto ciò che restava del gesto anonimo di chi, nell’oscurità, aveva deposto un neonato, incapace — o impossibilitato — di occuparsene.

Nota Pastorale della CEI: "EDUCARE A UNA PACE DISARMATA E DISARMANTE"


Presentazione della Nota Pastorale  della CEI approvata dall’81ª Assemblea Generale il 19 novembre 2025 ad Assisi. 

Card. Matteo Maria Zuppi,

Arcivescovo di Bologna

Presidente della Conferenza Episcopale Italiana 

Il Signore ci dona e ci affida la sua pace. Ci consiglia di essere operatori di pace, per essere chiamati figli di Dio. La cura per una cultura di pace è una costante preoccupazione dei credenti e di tutti gli uomini di buona volontà. Leone XIV ha chiesto che ogni comunità sia una «casa della pace e della non violenza», «dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono»[1]. Per questo motivo la Commissione Episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, avvalendosi del contributo di teologi e teologhe impegnati nella riflessione sul tema della pace e ai quali va la nostra riconoscenza per l’apporto dato, ha preparato una Nota pastorale sul tema dell’educazione alla pace, approvata dall’81ª Assemblea Generale il 19 novembre 2025 ad Assisi .... 

Roma, 5 dicembre 2025

Nota Pastorale “Educare a una pace disarmata e disarmante”

Gianni Cuperlo (Pd): “Combattere l’antisemitismo in ogni sua forma e manifestazione non è una posizione politica, è semplicemente una legge morale“

Gianni Cuperlo 

Gianni Cuperlo 

Partiamo dalla fine. Combattere l’antisemitismo in ogni sua forma e manifestazione non è una posizione politica, è semplicemente una legge morale o, se preferite, una condizione dello spirito. Ne deriva che dividersi su quel terreno non appartiene alla dialettica tra opinioni, è semplicemente una laica bestemmia. 

Tradotto, se io pensassi che Delrio e altri senatori del Pd dubitano della mia capacità di distinguere tra la critica doverosa al governo di Netanyahu e un possibile cedimento o tolleranza verso rigurgiti antisemiti, molto semplicemente non potrei militare nello stesso partito, e lo stesso varrebbe per loro. Solo ipotizzarlo offenderebbe le biografie di tutti e di ciascuno e ciascuna. 

Maurizio Landini: “Dal mio primo sciopero del ’77 a quello del 12 dicembre, sempre dalla stessa parte”

Maurizio Landini intervistato da Stefano Milani

Maurizio Landini 
Dal nuovo studio di 
Collettiva il segretario generale Cgil approfondisce le ragioni per cui il 12 dicembre è giusto incrociare le braccia “contro una manovra sbagliata e pericolosa”

STEFANO MILANI direttore


Per Maurizio Landini la radice dello sciopero generale è chiara: “La legge di bilancio continua a togliere potere d’acquisto, spinge più avanti la pensione, taglia la sanità e la scuola, ma intanto trova i soldi per le armi”. La mobilitazione del 12 dicembre non nasce da un capriccio, ma da un accumulo di ingiustizie fiscali, sociali, salariali.

LE POLEMICHE SUL VENERDÌ

Orto Botanico, in occasione dei festeggiamenti dei 230 anni, Flc e Flai rilanciano gli impegni per la stabilizzazione degli operai agricoli del sito: “Ricordarsi di chi è precario”

Enza Pisa e Fabio Cirino

Palermo 9 dicembre 2025 - In occasione dei festeggiamenti dei 230 anni dell'Orto Botanico, e della nuova scoperta sulle origini del giardino che ne testimonia la rilevanza storica e ambientale, Flc Cgil e Flai Cgil Palermo tornano a chiedere con forza la stabilizzazione degli operai agricoli che “da oltre 30 anni, con abnegazione e competenza, si prendono cura dell'immenso patrimonio floreale e dell'intero sito, fiore all'occhiello dell'Università degli Studi di Palermo, come riconosciuto dallo stesso rettore Midiri”.
 

“Dopo la recente interlocuzione con la governance di Ateneo, nella quale è emersa un'apertura alla stabilizzazione del personale e allo scorrimento delle graduatorie, anche per l'aumento delle ore di servizio – dichiarano i segretari generali di Flc Cgil Palermo e Flai Cgil Palermo Fabio Cirino e Enza Pisa - auspichiamo che la situazione possa sbloccarsi

Mafia dei Nebrodi, la Cassazione conferma l’impianto accusatorio

Giuseppe Antoci

Giuseppe Antoci (M5s) subì attentato: "ha vinto la giustizia"

(ANSA) - PALERMO, 05 DIC - Confermato in Cassazione l'impianto accusatorio del maxiprocesso nei confronti della cosiddetta mafia dei pascoli, il sistema organizzato delle truffe agricole sui terreni fantasma dei Nebrodi, nel Messinese, per incassare contributi non dovuti per milioni di euro dall'Unione Europea e dall'Agea. Per i capi dei clan Faranda-Crascì e Batanesi - come Sebastiano Bontempo e Vincenzo Galati Giordano - gli ermellini della V sezione

lunedì, dicembre 08, 2025

L’opinione di Gaetano Mannina, che interviene sulla tragedia di Corleone: “Non servono nuove leggi, serve un atto amministrativo coraggioso che renda i soldi già esistenti “spendibili” tagliando la burocrazia”


Gaetano Mannina 

1. Nodo politico-amministrativo

   – La Regione Sicilia ha 41 mln € di fondi “Dopo di Noi” bloccati a Roma perché i 9 distretti sanitari non riescono a presentare progetti spendibili.

   – Il DLgs 62/2024 ha trasformato il “progetto di vita” in atto vincolante ed esigibile, ma mancano:

     • personale specializzato (educatori, OSS, psicologi, assistenti sociali),

     • unità di valutazione multidisciplinari in ogni distretto,

     • moduli standard di progetto e procedure di rendicontazione semplificate.

2. Nodo operativo

Corleone. «Non reggo più, perdono»: la disperata lettera d’addio di Lucia Pecoraro. Martedì 9 dicembre i funerali in Matrice


FABIO GERACI

«Scusatemi, ma non ce la faccio più. Chiedo perdono a tutti, non so più come fare a tirare avanti». Così ha scritto Lucia Pecoraro, 78 anni, nella casa di via Crispi a Corleone, prima di uccidere la figlia disabile Giuseppina Milone, 47 anni, per poi uccidersi a sua volta. 

Un biglietto breve, trovato sul tavolo sabato mattina, quando i nipoti, non ricevendo risposta, hanno forzato una persiana e scoperto la tragedia. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la mamma avrebbe strangolato Giuseppina in soggiorno utilizzando una corda, poi sarebbe salita al piano superiore per togliersi la vita. In casa sono stati trovati anche altri fogli scritti a mano dall’anziana: si tratta di appunti nei quali annotava le preoccupazioni degli ultimi mesi, soprattutto dopo la morte del marito Salvatore Milone, infermiere dell’ospedale dei Bianchi, molto conosciuto in paese.

Corleone: Valentina Chinnici (PD Sicilia), tragedia esorta a intervenire immediatamente

Valentina Chinnici

La famiglia Milone
Palermo, 07 dicembre 2025 - "Questa tragedia ci dice che bisogna intervenire immediatamente per potenziare il sistema socio sanitario, fornire servizi adeguati e sostenere le famiglie delle persone più fragili garantendo la realizzazione dei progetti di vita, che con il Decreto Legislativo 62/2024 è diventato uno strumento vincolante, esigibile e concreto. 

Da anni denunciamo l'emergenza nell'assistenza a disabili e salute mentale, ma la Regione non spende neanche i fondi che ha già". Così Valentina Chinnici, deputata all'Assemblea Regionale Siciliana e vice segretaria regionale del Partito Democratico, intervenendo sul dramma di Corleone in cui una madre ha ucciso la figlia disabile prima di togliersi la vita.

Senza fissa dimora. A gennaio il censimento con 10.000 volontari e volontarie della campagna "Tutti contano"


Diecimila volontari e volontarie nelle città metropolitane italiane. Saranno loro a realizzare, il 26, 28 e 29 gennaio 2026, la Rilevazione nazionale sulle Persone Senza Dimora promossa da Istat nelle 14 città metropolitane. L’iniziativa, coordinata da fio.PSD – Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, è alla base della campagna #TuttiContano, lanciata in questi giorni per il reclutamento dei volontari.

Le città coinvolte saranno Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. L’obiettivo è di fondamentale importanza sociale: raccogliere ed organizzare dati attendibili e aggiornati sul fenomeno dell’homelessness in Italia. Creare una fotografia realistica, attendibile e dettagliata della situazione, come elemento chiave per comprendere la realtà delle persone che vivono in condizioni di povertà estrema e programmare politiche pubbliche inclusive e di lungo periodo che siano veramente efficaci.

FELICIA DONNA FORTE E CORAGGIOSA CONTRO LA MAFIA: COSA RESTA A 21 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA. IL RICORDO DEL FIGLIO GIOVANNI

Felicia Bartolotta Impastato

Giovanni Impastato
Fabiana Mascolino

Donna forte, cattolica e determinata, ma anche madre amorevole ed affettuosa. Nonostante sia nata nel 1916, Felicia Bartolotta Impastato ha dimostrato, nel corso della sua dura e complicata vita, di essere una persona molto più avanti rispetto ai tempi e dalla mente aperta e brillante. Forse è anche, e soprattutto, per questo, che oggi, a 21 anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo resta più vivido che mai.

Felicia e Peppino

STORIA. La Cappellania Laicale dell’Immacolata a Solarino: un caso emblematico tra diritto, culto e trasformazioni post-unitarie

La prima pagina del testamento di Sebastiano Riggio (Archivio notarile Solarino)




Laura Liistro

La storia della Cappellania e dell’Immacolata Concezione istituita nel XIX secolo a Solarino rappresenta un esempio significativo della complessa relazione tra fede, potere familiare e mutamenti legislativi nell’Italia pre e post-unitaria. 

La fondazione, voluta da Don Sebastiano Riggio nel 1842 all’interno della madrice chiesa di San Paolo, si configura non come una cappellania ecclesiastica, ma come una vera e propria cappellania laicale. 

Questa distinzione è fondamentale: mentre le cappellanie ecclesiastiche sono istituite da enti religiosi, sottoposte alla piena giurisdizione del vescovo e dotate di patrimoni riconosciuti come beni ecclesiastici, le cappellanie laicali nascono dall’iniziativa privata di famiglie o individui che destinano al culto parte dei propri beni, mantenendone però la natura civile. 

Nel caso delle cappellanie laicali, come quella fondata da Riggio, il fondatore conserva il diritto di patronato, cioè la facoltà di nominare il cappellano e stabilire che, nel corso del tempo, la celebrazione del culto sia affidata prioritariamente a sacerdoti appartenenti al proprio ceppo familiare.

Il testamento del 1842 e la volontà del fondatore