giovedì, gennaio 23, 2020

Ci vuole abilità. Il pericolo (mortale) delle buche per chi è costretto in carrozzina


di PATRIZIA GARIFFO 
Ho appreso della morte del ragazzo disabile di Firenze a causa, forse, di una buca presa mentre camminava in strada con la carrozzina elettrica. Una morte assurda che dovrebbe farci riflettere. Se si può morire così a Firenze figuriamoci a Palermo. Anch’io spesso esco di casa con la mia carrozzina elettrica e devo affrontare un percorso pieno di ostacoli. Strade dissestate, marciapiedi impraticabili e auto con conducenti incivili rendono la passeggiata tutt’altro che piacevole.
Francesco Perugia 
L a notizia di pochi giorni fa della morte di Niccolò, caduto dalla carrozzina mentre percorreva il selciato sconnesso di Piazza Brunelleschi a Firenze, dovrebbe fare riflettere chi amministra le nostre città e chi si occupa della manutenzione delle strade. A causa di una buca il ragazzo è caduto, sbattendo la testa, ed è morto qualche ora dopo per arresto cardiaco. Non c’è la certezza che il decesso sia riconducibile alla caduta, ma è chiaro che essere sbalzati da una sedia a rotelle non faccia bene.
Francesco abita a Palermo, nel quartiere Cruillas (VI Circoscrizione), e pure per lui fare una passeggiata con la sua carrozzina elettrica è un’impresa che può risultare anche pericolosa. Infatti, non solo il più delle volte non si può camminare sui marciapiedi perché gli scivoli sono occupati dalle auto, e si rischia quindi di essere travolti dalle macchine che sfrecciano, ma il manto stradale è pure pieno di buche. Palermo e Firenze, purtroppo, non sono casi isolati. Giovanni Cupidi abita a Misilmeri e racconta le difficoltà a percorrere le strade del suo paese. Per chi si muove su una carrozzina è "impossibile utilizzare i marciapiedi perché non sono accessibili o non costeggiano le strade in maniera uniforme, mentre i pochi accessibili sono occupati da esercizi commerciali", spiega. Questo vuol dire che anche lui, come Francesco, deve camminare sulla carreggiata per raggiungere i posti che frequenta abitualmente "con il risultato che sovente qualcuno in macchina suoni il clacson perché si sente infastidito e intralciato nel suo percorso". Inoltre, le strade cittadine presentano buche e avvallamenti e ciò non è solo pericoloso per chi si muove su una carrozzina, ma è molto disagevole anche se si attraversano in auto perché "si avvertono in maniera molto forte causandomi fastidi o addirittura provocandomi dolori articolari", afferma Giovanni. Il disagio è ancora più forte nelle città che hanno manti stradali antichi costituiti da basolato o sampietrini. Naturalmente nessuno pretende che tutto venga smantellato versando sopra colate di asfalto, ma davvero non è possibile creare percorsi agevolati o, quantomeno, curare la normale manutenzione delle strade?
La Repubblica Palermo, 23 gennaio 2020

Nessun commento: