martedì, giugno 20, 2017

Trapani, lettera aperta di una cittadina alla Procura

Silvana Moscato, originaria di Corleone
Silvana Moscato, nata a Corleone ma residente da decenni a Trapani, dove svolge la professione di medico di famiglia, ha inviato una lettera alla Procura delle Repubblica e alle Forze dell’ordine per ringraziarle del loro costante operato. Il suo è anche uno sfogo, alla luce delle vicende che nell’ultimo mese hanno interessato due candidati sindaci (D’Alì e Fazio) e scosso la campagna elettorale  portando una città intera alla ribalta delle tv nazionali. Un’amara riflessione sul modo di pensare e di agire di alcuni cittadini ed, in generale, sulla forma mentis di “asservimento al potente di turno” che ancora oggi, nel 2017, è ben radicata nei territori del sud Italia.
Di seguito la lettera della dott.ssa. Moscato

“Sono una cittadina che vuole esprimere la propria solidarietà a tutti voi, e chiedere scusa per conto di quel 55% di concittadini che, a disprezzo del Vostro lavoro, hanno votato due candidati sindaci compromessi con la Giustizia, e per quel vergognoso “baciamano” fatto al boss della ndrangheta arrestato dopo 23 anni di latitanza. Siamo un popolo dalla dura cervice, sempre pronto a lamentarsi per quanto lo Stato non ci dà, senza mai riconoscere quanto ci viene quotidianamente dato in servizi, welfare , sicurezza e altro, pretendendo tutto come dovuto. Siamo strana gente con atavica cultura (impossibile da comprendere altrove), impastata di Ipocrisia Istituzionale, asserviti al potente di turno (non più per paura e omertà, come nel passato, ma nella speranza di godere direttamente o indirettamente dei benefici. “Beatu cu c’è vicinu u re), “fanatici” dell’uomo forte che ci sa fare (Quello sì che ci sa fare; è stato un bravo amministratore e ci serve! Il resto non conta). Ma la cosa grave, che pone radici nel tempo, è che non riconosciamo lo Stato come Nostra Istituzione di riferimento…. Come nostra appartenenza  . E ancor più grave non ne abbiamo la consapevolezza. Conosco tanti di quel 55%, brave persone. Per tantissimi è solo una scelta politica…
Per questa “non coscienza”di tanti, che demotiverebbe chiunque, CHIEDO SCUSA e RINGRAZIO per il tanto lavoro da voi svolto, nella Piena Fiducia che il mio Stato lavora per il BENE COMUNE. E poco importa se qualche uomo dello Stato sbaglia. Perché sono certa che in Esso ci sono gli strumenti civili e democratici per fermarlo.
Sono nata e cresciuta a Corleone….. ringrazio mia madre che, lontana dalla mentalità corrente, fin da piccolissima, mi diceva: qualunque problema tu possa avere, anche solo paura di… e vedi una divisa, corri e aggrappati ad essa, perché quella divisa è lo Stato e ti Protegge.
Grazie a tutti quegli Uomini e Donne che nella silenziosa attività del proprio Servizio, lavorano per tutti noi e per il Bene Comune”.

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