sabato, marzo 30, 2013

Sicilia. Salvi i punti nascita delle zone disagiate, ma non c'è Corleone

L'assessore Lucia Borsellino
di Accursio Sabella
Nella riunione di giunta di oggi, il governo Crocetta ha varato il piano di Lucia Borsellino che prevede il mantenimento di alcuni piccoli punti nascita tra cui quelli di Lipari e Pantelleria.
Nella riunione di giunta, fissata inizialmente per la mattinata di oggi, ma slittata al pomeriggio, dopo l'incontro col presidente del Senato Piero Grasso, l'esecutivo ha varato un “piano di ottimizzazione dell'assistenza sanitaria nelle località disagiate”, presentato dall'assessore Lucia Borsellino. Un piano che prevede, di fatto, la salvaguardia di alcuni punti nascita delle zone più difficilmente accessibili dell'isola. Per alcuni di questi era stata decisa la soppressione, dopo i vincoli fissati dall'ex assessore Massimo Russo, di concerto col governo nazionale. Allora, il dirigente generale era proprio Lucia Borsellino. Che oggi fa marcia indietro. I punti nascita restano, anzi, vengono “potenziati”.
“Al centro del provvedimento – ha commentato il Presidente della Regione Crocetta - è il diritto alla salute per i cittadini delle isole minori e dei comuni disagiati della Sicilia”. E' stato così previsto il mantenimento e la contestuale messa in sicurezza dei punti nascita di Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e della casa di cura Attardi di Santo Stefano di Quisquina, che pure avendo un numero di parti annui inferiore a 500, presentano peculiari caratteristiche di isolamento territoriale o difficoltà di trasferimento dei pazienti alle strutture ostretico-ginecologiche più vicine.

“Per la messa in sicurezza di questi punti nascita – aggiunge il governatore - saranno previsti modelli organizzativi flessibili e integrati tra ospedale e territorio, anche grazie a una rotazione del personale all'interno dei presidi del Dipartimento materno infantile e prevedendo inoltre programmi di formazione professionale”. Sempre al fine di offrire una piena tutela della salute dei cittadini è stato anche chiesto uno specifico finanziamento al Ministero della Salute in grado di consentire un'implementazione della dotazione tecnologica delle strutture sanitarie delle aree disagiate e il rafforzamento della telemedicina per la rete dell'infarto e il teleconsulto neurochirugico. Nelle intenzioni del governo, questi interventi permetteranno di sgravare la popolazione locale di molti disagi legati ai trasporti e ai trasferimenti in terra ferma.
Venerdì 29 Marzo 2013

Nessun commento: