domenica, marzo 10, 2013

Corleone ha ricordato Placido Rizzotto. Firme sul ddl di iniziativa popolare sulle aziende confiscate

Un momento della cerimonia davanti la tomba di Rizzotto
Domenica 10 marzo 2013, per la prima volta, i familiari di Placido Rizzotto, la Cgil, il comune e tanti cittadini hanno potuto portare un fiore e versare una lacrima sulla tomba del segretario della Camera del lavoro, assassinato dalla mafia il 10 marzo 1948. La prima volta dal sequestro e dall'assassinio di 65 anni fa. Infatti, dopo il ritrovamento dei resti e i funerali di Stato dello scorso 24 maggio, adesso i resti di Rizzotto riposano in pace nella cappela liberty del cimitero di Corleone. Ed è proprio lì che si è svolta la breve cerimonia di ricordo, dopo la deposizione di due corone di fiori: una della Cgil, l'altra del Comune. Poi un saluto ai presenti Poi un saluto ai presenti da parte del segretario della Camera del lavoro di Corleone, Dino Paternostro, di Placido Rizzotto Jr., nipote del sindacalista, di Angela Biondi, della segreteria della Cgil di Palermo, e del sindaco Lea Savona.
Infine in piazza Falcone e Borsellino per raccgliere firme sul disegno di legge di iniziativa popolare per la difesa dei diritti dei lavoratori delle aziende confiscate e per riportare le stesse in un circuito di legalità. Hanno firmato i familiari di Rizzotto, il sindaco Lea Savona, il presidente del consiglio comunale Stefano Gambino e tanti cittadini...

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