martedì, agosto 04, 2015

Controllo del territorio. I Carabinieri arrestano due donne e denunciano un uomo

L'argenteria d'epoca e i preziosi recuperati
PALERMO: I Carabinieri del Comando Provinciale hanno intensificato i controlli del territorio con particolare attenzione al capoluogo ed alle periferie, durante il periodo estivo, proprio nel mese di agosto che, rappresenta per molti il mese deputato alle vacanze. In ragione di ciò diverse pattuglie hanno vigilato e vigileranno sulla tranquillità dei cittadini che possono allontanarsi dalle loro abitazioni per godere di giornate all’insegna del relax. A tal proposito i Carabinieri in due distinti interventi hanno arrestato due donne per furto in appartamento recuperando la refurtiva  e denunciato un georgiano che si trovava bordo di una vettura carica di argenti e preziosi. Il 2 agosto c.a., nel primo pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Marchese Ugo a seguito di un furto in abitazione, segnalato a mezzo dell’impianto d’allarme. Giunti sul posto i Carabinieri hanno trovato la porta dell’abitazione aperta con evidenti segni di effrazione e l’abitazione stessa messa a soqquadro. I Carabinieri hanno altresì sentito dei rumori provenire dall’ascensore. All’interno di questo vi avevano trovato riparo due donne, autrici del furto in abitazione, che salivano e scendevano ai piani pur di non fermarsi gettando oggetti vari nel vano dello stesso ascensore.
I Carabinieri riescono a convincere le due donne a fermare l’ascensore e una volta fuori vengono identificate in Lidia DORDEVIC nata a Maddaloni (Ce), classe 1994 e Sabrina RODASOVLJEVIC nata a Mola di Bari (BA), classe 1994 , entrambe senza fissa dimora e in stato di gravidanza cosi come evinto dalla documentazione che hanno prontamente esibito. Le due donne si erano disfatte dei monili in oro, trafugati e degli attrezzi da scasso adoperati per l’effrazione gettandoli negli spazi dell’ascensore. 


Detti oggetti sono stati recuperati e nello specifico, i monili restituiti ai proprietari mentre gli arnesi (due grossi cacciavite e una chiave inglese modulante) sono stati posti sotto sequestro. Le due donne che, risultano risiedere in Croazia anche se di fatto sono domiciliate in Italia anche se senza fissa dimora, sono state arrestate per furto aggravato in concorso. Dopo essere state tradotte presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo, le due giovani donne sono state processate nella giornata di ieri ed a seguito dell’udienza di convalida sono state nuovamente associate presso la predetta struttura carceraria dove permarranno in regime di custodia cautelare in attesa del processo.
Ieri, alle prime ore del giorno, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno fermato una Lancia Thesis di colore blu che, dapprima non si è fermata all’alt dei militari e poi ha proseguito la marcia da piazza Castelnuovo, dove era stata avvistata, fino a via Marino Stabile percorrendola in contromano. I Carabinieri si mettono subito all’inseguimento e riescono a bloccare la vettura quando, questa, giunge in via Emerico Amari dove a causa dei lavori in corso andava a collidere contro un palo della segnaletica stradale. Dopo un rocambolesco inseguimento, dall’auto scendevano precipitosamente due uomini, i quali si davano alla fuga. Ma i Carabinieri hanno subito riconosciuto uno dei due occupanti in C.M., nato in Georgia, classe 1972, in atto domiciliato a Palermo, che è stato subito bloccato e condotto in Caserma.
Frattanto, nel vano bagagli della vettura i Carabinieri hanno rinvenuto una sacca ed una borsa contenenti circa trenta pezzi di argenteria antica, tra i quali risaltavano una teiera con l’indicazione “POWELL Orafo Americano 1892” e due paia di gemelli da polso in argento con l’indicazione “Metallo dorato sbalzi floreali liberty Italia circa 1920” e monili in oro ed argento nonché orologi per un totale di circa centodiciotto pezzi.
Il cittadino georgiano pertanto è stato denunciato alla competente A.G. poiché ritenuto responsabile dei reati di ricettazione, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Sono ancora in corso le indagini dei Carabinieri per risalire all’identità dell’altro occupante la vettura e comprendere la provenienza dei  preziosi in menzione custoditi nel vano bagagli dell’auto.

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