venerdì, febbraio 24, 2017

Carabinieri operazione “Horus”, sequestrati beni al capo della piazza di spaccio della Zisa

Vincenzo Bagnasco
Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo San Lorenzo, hanno proceduto al sequestro ai fini della confisca di beni immobili e conti correnti la cui proprietà era riconducibile a Vincenzo BAGNASCO, 34enne palermitano, ritenuto uno dei finanziatori e promotori dell’associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nella zona di via Cipressi. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo, scaturisce dalla proposta di misura di prevenzione patrimoniale avanzata dal Nucleo Operativo di San Lorenzo a conclusione dell’attività d’indagine, chiamata “Horus”, grazie alla quale nel 2014 sono state eseguite 29 ordinanze di misure cautelari, che hanno portato alla disarticolazione di un intero gruppo criminale, dedito al traffico di sostanze stupefacenti. 


 L’attività “Horus”, avviata a marzo e terminata a giugno 2013, condotta nel quartiere “Zisa”, aveva permesso di certificare innumerevoli scambi di stupefacente: per tale motivo il richiamo alla figura mitologica del “Dio falco”, Horus, divinità onnipresente ed onniveggente.
Sono stati sufficienti pochi mesi per raccogliere le prove necessarie ad individuare e descrivere con dovizia di particolari i caratteri dell’associazione criminale finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, a capo della quale vi era il BAGNASCO, nonché la rete costituita da un consistente numero di spacciatori che operosamente cedevano la sostanza, dandosi il cambio in veri e propri turni di lavoro. Migliaia le “cessioni”, per presunti introiti giornalieri di circa 2.000 euroche avevano portato, in soli 75 giorni di attività, a:
-              Segnalare 29 persone alla Prefettura di palermo ex art. 75 d.p.r. 309/90 per “uso personale”;
-              Arrestare 13 persone e denunciarne altre 3 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;

-              Sequestrare quasi 2 kg di hashish e marijuana, nonché  eroina per un valore di svariate migliaia di euro, oltre alla somma contate di 1.000 euro circa, provento dell’illecita attività di spaccio.

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