sabato, settembre 05, 2009

In tutta Italia precari della scuola in rivolta. In mutande

di Massimo Franchi
«La scuola non è un’agenzia di collocamento. La trovo bene in salute, può cercarsi un altro lavoro». A parte il “complimento” sulla forma fisica, il suggerimento riferito ad Antonio Bucciarelli è autorevole: a farlo è stato il consigliere politico del ministro Gelmini, nonché deputato della Pdl, Giorgio Stracquadanio. Dopo 26 anni di precariato, il 58enne professore di educazione fisica romano aveva appena raccontato la sua storia alla trasmissione RaiNews24. Una storia comune a tanti degli (stimati) 8 mila insegnanti delle classi di concorso A029 e A030. «Proprio per questo mi sono indignato - spiega Antonio -, perché quella risposta ha offeso tutti i miei colleghi. La nostra classe di concorso è quella con l’età media più alta, i più giovani hanno oltre 40 anni. Alcuni sono nelle graduatorie da più anni di me o, diversamente da me, quest’anno non troveranno neanche una supplenza e non avranno diritto all’elemosina del contratto di disponibilità deciso dalla Gelmini per chi ha avuto una supplenza annuale l’anno scorso». I numeri sono lì a dimostrarlo. «A Roma nonostante 42 prepensionamenti, quest’anno c’erano solo 2 posti in ruolo. In graduatoria siamo in 150 e ci sono solo 53 supplenze annuali e 10 spezzoni (le 18 ore vengono divise su più scuole, Ndr). Tutti gli altri sono a casa. Ma abbiamo fatto i conti con i colleghi, entro due anni con i tagli della Gelmini e di Tremonti a casa ci andremo tutti».

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