giovedì, giugno 09, 2022

Prizzi, premiati gli alunni dell’ITCG che hanno partecipato al concorso “Chi dice donna dice...”

Un momento della premiazione 

Lo scorso 24 maggio, presso l’auditorium dell’I.T.C.G. di Prizzi, sede associata all’I.I.S.S. di Lercara Friddi, si è svolta la premiazione del concorso “Chi dice donna dice….”, al quale hanno partecipato gli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado e gli alunni dell’ I.T.C.G. di Prizzi.

Questo concorso è il frutto di un percorso di sensibilizzazione, rivolto agli studenti, contro ogni forma di violenza sia fisica che psichica contro le donne.

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’IT.C.G. di Prizzi, in seno alle diverse attività programmate nel progetto “Chi dice donna…” di concerto con il Comune di Prizzi e con alcune associazioni operanti nel territorio, ha scelto di realizzare una sorta di “scenografia permanente”, sistemata all’ingresso dell’Istituto fin dal novembre 2021, proponendo una serie di attività diversificate per classi parallele, per l’intero Anno Scolastico 21/22. 

L’obiettivo è che i semi gettati possano prosperare e trasformarsi in fatti, nella convinzione che la scuola come agenzia educativa e formativa, debba promuovere la cittadinanza attiva e la riflessione su tematiche strettamente attuali, sia nel contesto delle varie discipline sia con l’insegnamento dell’Educazione civica. 

In questo contesto, l’I.T.C.G. di Prizzi ribadisce il proprio impegno contro la banalizzazione di tutte le forme di violenza o di assuefazione alla violenza sulle donne.

Parafrasando l’adagio “Chi dice donna dice... danno”, e proprio a partire da questo incipit, lo scopo dell’iniziativa è stato quello di trasformare lo stereotipo, investendolo di un nuovo significato: non donne=“danno” (sostantivo), ma donne che “danno” (terza persona plurale del verbo dare) la vita, l’amore, la solidarietà, ecc. 

La donna, quindi, deve essere vista in una accezione positiva. Cantata dai poeti Stilnovisti come l’anello di congiunzione tra l’uomo e Dio, la donna è l’anello fondamentale della catena sociale perché è madre, moglie, lavoratrice protagonista dunque della scena familiare, sociale e politica. Una creatura apparentemente fragile e delicata, come la rosa, ma al contempo capace di difendersi e di reagire. 

Il premio, tra l'entusiasmo generale degli studenti dell'Istituto di Prizzi, è stato consegnato dal Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Prizzi Dott. Domenico Mancuso.

Hanno partecipato alla premiazione il responsabile di sede prof. Giuseppe Castelli;

la Prof.ssa Antonella Comparetto, vice-sindaco del Comune di Prizzi; la Prof.ssa Caterina Pecoraro, Referente per l'Educazione Civica presso l'IISS di Lercara Friddi; l'Avv. Valeria Vallone, membro del Centro di Ascolto "Il peso del Coraggio" di Prizzi.

Tra le promotrici dell'evento, che si sono impegnate a portare avanti questo importante concorso anche per gli anni successivi, 

la prof.ssa Valentina Miceli, docente di Lettere, in rappresentanza di tutti di docenti di Lettere e la Prof.ssa Cinzia Bianchino, docente di Religione, entrambe docenti presso l’I.T.C.G. di Prizzi.

1° classificato: Giovanni Puccio, studente corleonese dell’I.T.C.G. di Prizzi, con la poesia in dialetto siciliano "Chi dice donna dice...danno";

2° classificato: alcuni alunni della classe 3B della scuola secondaria di 1° grado;

3° classificato: alcuni alunni della classe 3A della scuola secondaria di 1° grado.


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