venerdì, giugno 24, 2022

Palermo. Murales della legalità al Capo. Un bastione contro Cosa nostra


DAVIDE FERRARA

È lungo oltre 70 metri e alto due. Costeggia la caserma Carini dei carabinieri. Per realizzarli hanno lavorato dodici artisti

Dopo alcuni mesi di lavoro è pronto il Murale della legalità. L’opera, che sarà presentata l’11 luglio alle ore 17, è stata realizzata in via San Gregorio dall’associazione Calapanama - dopo la segnalazione e l’idea di un cittadino – su un muro, lungo oltre 70 metri e alto due, che costeggia la caserma Carini dei carabinieri. Il murale rappresenta, in forma pittorica, i volti dei personaggi più rappresentativi che hanno coraggiosamente combattuto la mafia e sono morti in nome di questa battaglia per difendere gli ideali di legalità e giustizia, ma non solo: in mezzo ai tanti - troppi - carabinieri, giudici e altri uomini delle istituzioni, ci sono tre artisti: Andrea Cammilleri, Leonardo Sciascia e Letizia Battaglia. Tre personaggi che, a loro modo e con le loro armi, sono sempre stati al fianco, e colonne, della lotta per la legalità.

Ma non solo. Camilleri e Sciascia, infatti, giocano un ruolo chiave all’interno dell’opera: ogni personaggio, infatti, ha raffigurato accanto a se una piccola pergamena, al cui interno è scritta una massima che racchiude e sintetizza il suo pensiero; il ruolo dei due maestri - Camilleri disegnato in apertura e Sciascia per ultimo - è quindi di racconto e narrazione delle figure che li seguiranno, portandoci per mano attraverso il tempo di questa ricca e sanguinosa storia. «L’idea è stata da subito accolta favorevolmente anche da tutti - racconta Antonino Gambino, presidente dell’associazione di pittori Calapanama - e ci siamo messi subito a lavoro dopo aver ottenuto i permessi».

Per i lavori sono stati impegnati 12 artisti, che hanno dedicato questi mesi alla realizzazione delle 27 figure che compongono il murale anche se, all’inizio, erano previsti 22 personaggi. Ma era anche doveroso l’omaggio, alla fotografa della lotta alla mafia Letizia Battaglia e Ninni Cassarà, Peppino Impastato, Pio La Torre e Giuseppe Fava; «Ora, il muro è pieno», ha concluso il presidente dell’associazione.

L’evento di presentazione sarà patrocinato dall’ Anm (Associazione nazionale magistrati) e l’11 luglio, in via San Gregorio, sarà presente Clelia Maltese, magistrato, presidente della sezione distrettuale Anm: «L’opera è molto bella – dice Clelia Maltese - come anche l’idea e il luogo dove è stata realizzata. Porta certamente alla memoria dei ricordi e impone delle riflessioni».

«Guardando il muro vedo tanta sofferenza e sangue versato da innocenti - ha detto Antonio Nicolao, già vicepresidente della prima circoscrizione - ma contestualmente anche migliaia di palermitani ai funerali di Falcone rompono il cordone di sicurezza per entrare in chiesa e protestare contro la mafia». Ieri davanti al lungo muro abbellitto dai dipinti era presente il procuratore aggiunto, Ennio Petrigni. L’invito dell’11 luglio è stato trasmesso anche all’associazione guide turistiche, affinché possano inserire il murale all’interno di un tour. (*DAVIFE*)

GdS, 24/6/2022

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