venerdì, aprile 29, 2022

Anniversario la Torre, la Cgil Palermo lo ricorda domani a piazza Turba e in occasione della quarta Giornata della memoria dei sindacalisti vittime della mafia “Seminare Legalità”: “Oggi abbiamo bisogno della sua carica ideale e delle sue intuizioni”

Dino Paternostro e Mario Ridulfo


Palermo 29 aprile 2022 – La Cgil Palermo domani sarà
 alle 8.30 
in via Li Muli, luogo dell'agguato dove 40 anni fa persero la vita Pio La Torre e Rosario Di Salvo, per prendere parte alla cerimonia di commemorazione e alla deposizione delle corone di fiori. Quindi parteciperà all'iniziativa organizzata per le  ore 9.30 dal centro studi Pio La Torre presso il cortile Maqueda di palazzo Reale.

Nel pomeriggio alle ore 16.30 all'Istituto Gramsci, all'iniziativa “Seminare legalità” di Cgil e Flai, Pio La Torre, sindacalista e dirigente del Pci,  sarà ricordato in occasione della Quarta giornata della memoria dei sindacalisti uccisi dalla mafia. 

L’Italia intera deve gratitudine a Pio La Torre. Senza il suo impegno, senza la legge che ha voluto con tutte le sue forze, anche a costo della sua vita, oggi avremmo ancora una mafia molto forte e uno Stato senza gli strumenti necessari per combatterla adeguatamente – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile dipartimento Legalità e Memoria storica Cgil Palermo Dino Paternostro - Pio La Torre è uno di noi, è un palermitano, un siciliano, un dirigente della Cgil, che ha conosciuto lo sfruttamento degli operai e dei braccianti agricoli e che proprio per questo si è battuto per contrastarlo con l’organizzazione e la lotta. Pio La Torre aveva capito prima di tutti che la pace è la condizione fondamentale per il progresso della società e per e per l’avanzamento delle condizioni di vita dei lavoratori. Per questo si è battuto contro l’istallazione della base missilistica di Comiso; per questo ha chiamato il popolo siciliano alla mobilitazione e alla lotta per la pace”. “Oggi – concludono Ridulfo e Paternostro - noi abbiamo ancora bisogno della sua carica ideale e delle sue intuizioni, sia nella lotta contro la mafia sia nell’impegno per costruire la pace. Per questo lo vogliamo ricordare e indicare alle giovani generazioni come uno dei figli migliori della Sicilia, in cui tutti dobbiamo riconoscerci”.

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