mercoledì, febbraio 23, 2022

Corleone, sabato 26 febbraio la presentazione del libro ''Atlante dell'antica viabilità''


di Caterina Ganci 

Alla presentazione prenderanno parte, oltre all'autore Angelo Vintaloro, anche l'assessore alla cultura Giusy Dragna e il presidente Lions Corleone, Giuseppe Rogato

CORLEONE, 22 febbraio - Sarà presentato sabato 26 febbraio, alle ore 17.30, nel complesso di Sant'Agostino a Corleone il libro "Atlante dell'antica viabilità della Sicilia centro occidentale". Oltre all’autore Angelo Vintaloro, interverranno: Giusy Dragna, assessore alla Cultura; Giuseppe Rogato, presidente Lions Corleone e Peppe De Caro.

"Tracciare l’antica viabilità di questa particolare area dell’entroterra della Sicilia occidentale non è stato lavoro di poco conto - spiega l'autore - perché purtroppo spesso i lavori agricoli hanno inglobato lunghi tratti di strade che in questo lavoro ha avuto una sua ricostruzione. Importanti conclusioni in merito sono legate anche all’antropizzazione e alle dinamiche storiche, che hanno arricchito questo settore dell’isola di presenza umana e di traffici commerciali ma anche militari". Poco fuori Corleone, in Contrada Spinuso, si intersecavano le più importanti vie siciliane. Tra queste la via Consolare Palermo -Agrigento che ricalcava l’antico tragitto preistorico e ellenistico, la Trasversale Sicula che collegava Kamarina a Mothia e che aggregava la via dei Jenchi, provenienti dal messinese. 

"Come si evince - commenta Vintaloro - il territorio era attraversato in tutte le direzioni dalle arterie che collegavano le più importanti città, ma rappresentavano anche la cerniera tra i territori dominati dai siculi, dai sicani, dagli elimi, dai cartaginesi e dalle città-stato elleniche. Il miliare - aggiunge- rappresenta un unicum che ci ha dato la prima grande certezza sull'antica viabilità. Su questo dato è stata confermata l’importanza territoriale di città come quella posta su Pizzo Nicolosi, Casale di Sopra, in Contrada Bisagna e a Busammara. La Trasversale Sicula - prosegue - è stata scoperta e rivalutata dall’amico Peppe De Caro che la percorse per la prima volta nel 2016, assieme a Tano Melfi e Claudio Lo Forte, a cui diedi un contributo per il tratto Corleone-Entella. È un grande traguardo per l’archeologia e la storia della Sicilia perché ha aperto la strada ai grandi percorsi oggi frequentati dai tanti appassionati del settore. Alcuni tratti si conservano ancora in ottimo stato, ma quello che è più importante che queste vie sono state inglobate nelle Regie Trazzere preservandole in tal modo dallo loro scomparsa. Mi auguro - conclude - che tale beni siano rispettati da tutti, affinché la nostra storia venga conservata ai posteri, consegnandola nelle mani di chi voglia approfondire l’affascinante argomento della storia della Sicilia".

monrealenews, 22/2/22

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