martedì, ottobre 05, 2021

Conferito a Darmstadt il "Premio Ricarda Huch" alla giornalista e scrittrice tedesca Petra Reski

Petra Reski

Ieri è stato conferito a Darmstadt il "Premio Ricarda Huch" alla giornalista d scrittrice tedesca Petra Reski, che da anni abita in Italia. Conosco Petra da tanti anni, la considero un’amica, e penso che il premio sia davvero meritato.
 

“Il Premio Ricarda Huch viene assegnato ogni tre anni dal 1978 in memoria della poetessa e scrittrice tedesca Ricarda Huch a "una personalità dei campi dell'arte o della letteratura, della scienza o della politica [.... ], il cui lavoro è determinato in alto grado dal pensiero indipendente e dall'azione coraggiosa, combinata con un lavoro illimitato per quei principi umani, emancipatori e liberali inalienabili che derivano dalla storia europea, per promuovere gli ideali di umanità e comprensione internazionale come valori dell'identità storico-culturale delle società europee" (estratti dagli statuti). In passato, Marcel Reich-Ranicki, Orhan Pamuk e Ferdinand von Schirach, tra gli altri, hanno ricevuto il Premio Ricarda Huch. Petra Reski è quindi il 15° vincitore”. 


Nella motivazione della giuria è scritto: “Coraggio, intrepidezza e una visione dei problemi sociali fanno dell'autrice ed esperta di mafia Petra Reski, cresciuta nella regione della Ruhr, la vincitrice ideale del premio di quest'anno”, ha detto il sindaco e capo del dipartimento della cultura Jochen Partsch. La dichiarazione della giuria continua: “È considerata uno dei più riconosciuti esperti di mafia. Petra Reski, che vive a Venezia da 30 anni, si occupa anche dell'atteggiamento liberale della politica tedesca nei confronti delle attività mafiose in Germania. Con il suo ultimo libro "Als ich einmal in den Canal Grande fiel" (Quando una volta caddi nel Canal Grande), l'autrice mette ancora una volta il dito in una piaga e affronta gli effetti negativi del turismo di massa per la città di Venezia. Le sue pubblicazioni sulla mafia le hanno portato cause legali e massicce minacce da parte della mafia. A periodi era sotto la scorta della polizia. Pertanto, invece di scrivere articoli investigativi e libri di saggistica, ha deciso di scrivere sulla mafia in forma di romanzo. In questo modo, confeziona i risultati delle sue ricerche in modo più inattaccabile. Petra Reski è uno dei pochi esperti di mafia che non si lasciano intimidire, non desistono e non si nascondono. Dimostra un coraggio molto speciale e un'attitudine ammirevole e indomabile”.

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