sabato, agosto 07, 2021

L’OMICIDIO. “Ho ucciso il mio uomo". Sangue e violenza in una casa di Prizzi


di Francesco Patanè

I litigi, le urla, il rumore di piatti e bicchieri in frantumi erano all’ordine del giorno nell’abitazione di via Pagliarelli in contrada Cavalluzzi a Prizzi, dove giovedì sera poco prima di mezzanotte è stato trovato morto Vincenzo Giuseppe Canzoneri, 51 anni, ucciso da diversi colpi di bottiglia alla testa e in altre zone del corpo. 

Colpito a morte in cucina, alle spalle. Ucciso dalla furia della compagna, Romina Soragni, 36 anni originaria di Rovigo, da due anni in Sicilia per convivere con la vittima. La donna ha confessato subito ai carabinieri che l’hanno trovata mentre vagava in stato confusionale per il paese con ancora le scarpe sporche di sangue. « A casa mia c’è un morto. È il mio compagno, l’ho ucciso io » ha detto ai militari. Una confessione ribadita ieri notte nel lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri davanti al sostituto procuratore di Termini Imerese Chiara Salerno che ha disposto ilfermo per omicidio volontario. 

Disoccupato con il reddito di cittadinanza lui, disoccupata lei con un passato di droga e problemi psichiatrici, Vincenzo e Romina si sono conosciuti nel 2018 su Facebook: un rapporto virtuale a distanza che a Vincenzo andava stretto tanto da convincerla a trasferirsi dal Veneto a Palermo. Nel 2019 lacoppia ha vissuto in centro storico per un breve periodo, ma la convivenza era difficile, i soldi pochissimi. Vincenzo era spesso ubriaco e quella che per la 36enne doveva essere una ripartenza si è rivelata un incubo. È a quel punto che Romina è tornata in Veneto e poi in Alto Adige da una parente. Il lockdown e il Covid li ha tenuti lontani per qualche mese, ma appena ne ha avuto la possibilità Vincenzo è andato in Alto Adige e l’ha riportata in Sicilia, questa volta a Prizzi, il suo paese d’origine. Ma anche fra i monti del palermitano la situazione precipita in pochi mesi. I litigi e l’alcool a fiumi sono i protagonisti delle loro giornate, fino a giovedì sera quando l’ultima lite si trasforma in tragedia. 
Dopo averlo colpito Romina Soragni è uscita di casa e non ha chiamato i soccorsi. Con le scarpe sporche di sangue ha cominciato a vagare per il paese, in stato confusionale. Intorno alle 22.30 è stata notata da un poliziotto fuori servizio che immediatamente ha segnalato ai carabinieri la presenza della donna. Una pattuglia della stazione di Prizzi l’ha raggiunta in paese e dopo poco la donna ha giustificato il sangue sulle scarpe, confessando l’omicidio. Alle 23.30 i carabinieri della stazione di Prizzi e del nucleo operativo radiomobile di Lercara Friddi sono entrati nell’abitazione di via Pagliarelli in contrada Cavalluzzi e hanno trovato il 51enne a terra in un lago di sangue, con accanto diversi cocci di una bottiglia. L’uomo era già morto da diverse ore e secondo il medico legale il decesso sarebbe avvenuto fra le 18 e le 19 di giovedì sera. L’orario esatto della morte verrà stabilito dall’autopsia disposta dalla procura. 

La Repubblica Palermo, 7/8/2021

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