mercoledì, agosto 25, 2021

Antonino Leggio, ultimo superstite della strage di Portella della Ginestra: riconoscimento dalla Cgil di Monte S. Pietro, nel bolognese

Antonino Leggio con i dirigenti dello SPI CGIL

Un riconoscimento dalla Cgil. Da Palermo si trasferì a Monte San Pietro

Cerimonia semplice e calorosa quella che ieri a Mongardino ha riunito la segretaria provinciale Spi Antonella Raspadori, il segretario comunale Spi di Monte San Pietro Carmine Valli, oltre ai sindaci di Monte San Pietro e Sasso che hanno voluto incontrare e consegnare un piccolo riconoscimento ad Antonino Leggio, 93enne pensionato da quasi 30 anni residente a Calderino, militante sindacale e soprattutto uno degli ultimi testimoni della tristemente nota Strage di Portella della Ginestra.

Un Eccidio entrato nella storia del nostro dopoguerra, avvenuto il primo maggio 1947 nella località di Piana degli Albanesi (in provincia di Palermo) eseguito dalla banda di Salvatore Giuliano, che sparò sulla folla dei contadini riuniti per festeggiare la festa dei lavoratori al culmine della lotte per la riforma agraria.

"Eravamo saliti a Portella ed eravamo contenti. Erano le 10,30 e i primi spari vennero scambiati per mortaretti", ha ricordato con lucidità l’ex contadino allora diciannovenne e che pochi mesi dopo fu costretto a lasciare la sua terra per approdare nel bolognese, a Mezzolara di Budrio, dove viveva il fratello Mario. "Li ho ancora negli occhi i volti dei morti che caricammo su un camion per consegnarli alle famiglie", ha ricordato con commozione.


ilrestodelcarlino.it, 25/8/2021

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