venerdì, luglio 30, 2021

Un sit-in a Portella della Ginestra dopo l'incendio. Domani ore 18 presidio di Flai e Cgil per dire no alla devastazione del territorio, in difesa della memoria e dell'ambiente


Palermo 30 luglio 2021 – Presidio domani alle 18 a Portella della Ginestra, devastata da un incendio, per dire no ai piromani e criminali e portare avanti una mobilitazione in difesa della memoria e dell'ambiente. 
La manifestazione è organizzata dalla Flai Cgil Palermo e dalle Camere del Lavoro di Palermo e Piana degli Albanesi. 

   Desolante lo scenario che si è presentato stamattina sul posto, con la cenere che ha ricoperto tutto il “sacrario”, il luogo dell'eccidio del primo maggio 1947. Le fiamme hanno annerito anche i sassi del memoriale con le date che ricordano la strage e i nomi delle vittime. E continua a bruciare oggi, sopra Portella, monte Pelavet e le altre montagne che circondano Piana. 
    “Andremo domani a Portella della Ginestra, luogo simbolo della memoria e delle lotte contadine, per protestare contro chi devasta il territorio e contro il disinteresse della politica – dichiarano il segretario generale Flai Cgil Palermo Dario Fazzese, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile della Camera del Lavoro di Piana Vito Ciulla – Nel posto dove furono trucidati i contadini durante la festa del lavoro oggi c'è un inferno di cenere, carbone dappertutto, desolazione. E tanta rabbia, perché mentre la Regione sta per licenziare i lavoratori, i boschi continuano a bruciare per il malgoverno e l'incuria. Il governo non ha avuto la lungimiranza di appostare le risorse finanziarie per far svolgere l'attività di prevenzione nei tempi giusti e mancano le risorse per garantire l’attività di quei lavoratori che dovrebbero realizzare le opere di contrasto al rischio incendi”. 
   “A Piana con l'incendio sono a rischio anche gli allevamenti di animali, lambiti dalle fiamme. Sta andando in fumo l'economia di un territorio – aggiungono Fazzese, Ridulfo e Ciulla - e vanno in fumo anni di lavoro svolto dai forestali e le tante risorse regionali e comunitarie investite per infoltire i boschi e la vegetazione del territorio. Quest'ennesimo disastro conferma come sia necessario un piano di riforma del settore della forestazione, per la tutela e salvaguardia del patrimonio. Si deve poter intervenire nei modi e nei tempi giusti e non all'ultimo minuto”. 

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