martedì, luglio 13, 2021

Riforma settore forestale, scatta la mobilitazione e la protesta dei lavoratori. Domani attivo unitario di Flai, Fai, Uila Palermo


E il 23 sit-in sotto l'Ars. “Esprimiamo forte preoccupazione. Previsti tagli al comparto, blocco del turn over e assenza di investimenti”.  

Palermo 13 luglio 2021 Attivo unitario dei forestali domani alle ore 10 presso la Cgil Sicilia, in via Bernabei, 22. I delegati forestali, assieme ai rappresentanti sindacali di Flai, Fai e Uila, esamineranno la proposta di riforma del settore forestale presentata dal governo regionale e discuteranno delle iniziative da mettere in campo, a partire dalla prima manifestazione già in programma, il sit-in del 23 luglio, ore 9,30, presso l'Ars. “Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per il testo approvato dalla giunta regionale, con il quale si delinea il futuro del comparto forestale e della tutela del patrimonio boschivo della nostra regione - dichiarano i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Palermo Dario Fazzese, Francesco Nuccio e Giuseppe La Bua - Riteniamo che la proposta sia culturalmente retrograda, non vediamo una visione né più razionale né più innovativa. E' una riforma che non prevede un futuro certo per il comparto, come ad esempio la possibilità di un percorso improntato sul ricambio generazionale. Uccide la speranza di una possibile stabilizzazione dei lavoratori, sospendendo il turn over fra le fasce e, soprattutto, non contiene una visione produttiva del comparto che metta al centro la lotta alla desertificazione e al dissesto idrogeologico. Con il blocco del turn over scompariranno i lavoratori a tempo indeterminato che sono indispensabili per la pianificazione delle attività forestali”. 
    “Leggiamo al contrario di passaggio a due fasce di lavoro, a 120 e 180 giornate, senza però chiarire in quanto tempo si debba concretizzare questo obiettivo – proseguono Fazzese, Nuccio e La Bua - E, contemporaneamente, si parla di tagli al comparto e di assenza di investimenti strutturali, che riteniamo indispensabili per una riforma che dovrebbe avere l’obiettivo di dare maggiore occupazione e garantire un il migliore riordino possibile al settore e alla gestione del patrimonio ambientale della Regione”.

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