lunedì, luglio 12, 2021

DIFESA: A ROMA I PRIMI STATI GENERALI DEI SINDACATI MILITARI


Roma, 12 lug - Assodipro e 18 sigle sindacali militari convocano per domani e mercoledì, a Roma, i primi Stati Generali dei Sindacati Militari Uniti.
L'evento, aperto a tutte le parti sociali e istituzionali, nasce dall'esigenza di confronto in merito al DDL 1893 (il disegno di legge che dovrà istituire i sindacati per le Forze Armate e di Polizia ad ordinamento militare) attualmente in discussione al Senato. 

Assodipro e le sigle sindacali militari vogliono sensibilizzare la politica attraverso una riflessione seria e ponderata con il contributo di giuristi, costituzionalisti, sociologi e sindacati. L'obiettivo è arrivare ad una discussione imparziale ma fattiva, che possa disegnare il perimetro di una legge che produca una tutela sindacale efficace, reale e funzionale a favore dei militari delle forze armate e della Polizia ad ordinamento militare, ma anche dei cittadini. Hanno già confermato la partecipazione: Laura Garavini, Italia Viva. Maurizio Gasparri, Forza Italia, Nicola Fratoianni, Liberi e Uguali, Salvatore Deidda, Fratelli d'Italia, Enrico Borghi, Pd, Elisabetta Trenta, Italia dei Valori. Sigle aderenti: Silme Esercito, Nsc, Sinag, Scudo, Siam, Unarma, Silf, Silca, Silmm, Silma, Sinafi, Siamo Esercito, Assodipromil, Lrm, Usif, Assomil, Usmia, Sim Marina. "A distanza di tre anni dalla sentenza numero 120 della Corte Costituzionale, le Forze Armate e di Polizia a ordinamento militare attendono ancora una legge che disciplini l'operatività dei sindacati - si legge in una nota -. La Consulta, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale dell'art. 1475, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare), ha aperto, di fatto, le porte alla sindacalizzazione nel mondo con le stellette, affidando al Parlamento il compito di disciplinare la materia. I Giudici, contestualmente, hanno stabilito che, nelle more dell'entrata in vigore della legge, ai sindacati militari competono le medesime prerogative attualmente previste per la rappresentanza militare di ogni livello. Le Amministrazioni, tuttavia, sulla specifica questione, hanno deliberatamente disatteso le decisioni della Corte frenando, in tal modo, il processo riformatore avviato tre anni fa. Ciò nonostante, in questi anni, le neo costituite associazioni sindacali non si sono tirate indietro nel portare avanti le istanze di una categoria professionale mai pienamente tutelata. Il rischio più grande, però, si corre sul fronte Parlamentare con il DDL 1893, attualmente in discussione al Senato della Repubblica e che dovrà dettare le norme sull'agibilità dei sindacati militari. Il DDL, infatti, presenta criticità che, se non superate, rischiano di rendere vana e inutile una legge tanto attesa dal mondo militare e che deve necessariamente essere proiettata alla tutela reale dei diritti del lavoratore, senza intaccare la specificità del ruolo svolto per la sicurezza nazionale, ma garantendo, al contrario, livelli sempre maggiori di sicurezza per i cittadini. È giunto il momento, quindi, di fare un passo avanti e consentire al mondo militare di avere una tutela sindacale in linea con la Costituzione e che rispetti i diritti dei lavoratori, perché tali sono i militari". 

(red) 121543 LUG 21

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