giovedì, gennaio 28, 2021

Ci vuole abilità. Sugli assistenti specializzati promesse non mantenute

di PATRIZIA GARIFFO 

L’impossibilità per gli studenti disabili di frequentare la scuola, per l’assenza di assistenti igienico personali specializzati, è nota da mesi e, ora, la situazione è peggiorata. In molte scuole il servizio manca. Accade sebbene l’Ars abbia riconosciuto la specializzazione di tali operatori rispetto ad altre figure e il servizio sia ripreso, seppur a macchia di leopardo, alla fine del 2020. La mobilitazione di operatori e famiglie non è servita, dato che l’assistenza ancora non c’è.
Donatella Anello, coordinatrice Terzo settore Slai Cobas sc Palermo 

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Tutto ha avuto inizio a maggio scorso quando, dopo il parere della giustizia amministrativa chiesto dall’Assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, è stato deliberato che i servizi scolastici d’assistenza igienico personale per studenti disabili si sarebbero potuti affidare ai collaboratori scolastici e non più al personale specializzato com’è sempre stato.

Ciò ha causato enormi problemi, non solo agli studenti che non possono frequentare se ad assisterli ci sono figure non formate e non sempre disposte a svolgere questo compito, ma pure a 2400 operatori specializzati privati del loro lavoro. Dopo le veementi proteste di assistenti e famiglie, il governo regionale ha provato a mettere una toppa a una situazione disastrosa con la delibera dell’estate scorsa, ma nulla è cambiato.

«Oggi, a inizio del 2021, ci sono ancora molti Comuni e Città Metropolitane che non erogano il servizio di assistenza igienico personale aggiuntivo, integrativo e migliorativo specializzato, non applicando non solo la delibera, ma tutta la normativa regionale vigente in materia», spiega Donatella Anello, che aggiunge: «non ci sono state serie sanzioni verso gli enti che si rifiutano illegalmente di fornire il servizio specializzato nelle scuole», sebbene sia il presidente Musumeci che l’assessore Scavone avessero dato assicurazioni in merito. Interrompendo il pubblico servizio, da settembre scorso, le Città Metropolitane di Palermo e di Catania non forniscono il servizio nelle scuole superiori delle città e delle province, pur essendoci studenti disabili che fanno lezione in presenza senza assistenza specializzata che, ribadisce il sindacato, «non ha nulla a che vedere con quella svolta dai collaboratori scolastici, tanto che diverse famiglie hanno presentato esposti alla procura della Repubblica». Stessa situazione vige pure in varie scuole di primo grado della provincia palermitana dove i Comuni non erogano i servizi. Non va meglio, poi, nel resto della Sicilia. Per protestare contro l’attacco al loro diritto al lavoro e per sostenere quello allo studio degli studenti disabili, gli assistenti igienico personali specializzati aderiranno allo sciopero generale di domani.

Lettere Via Principe di Belmonte 103/c 90139 Palermo E-mail

Per scrivere a Patrizia Gariffo palermo @repubblica.it

La Repubblica Palermo, 28 gennaio 2021

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