martedì, novembre 03, 2020

Scuole, positivo lo screening di massa alla Fiera, sollecitato dalla Flc-Cgil Palermo


“Consigliamo di organizzare presidi Usca e Asp nelle scuole, o per gruppi di scuole. Personale e famiglie devono essere guidati, non abbandonati a se stessi. Risolvere anche questa falla”.  
Palermo 3 novembre 2020 - “Apprezziamo l'iniziativa del Comune di  Palermo e dell' Asp, finalizzata allo  screening  di massa  del  personale scolastico, iniziativa che la stessa Flc Cgil Palermo aveva sollecitato per garantire la sicurezza del mondo della scuola. I  dati, purtroppo, dimostrano  quello  che temevamo, ovvero la circolazione silenziosa del virus all'interno delle scuole, soprattutto a opera di ignari asintomatici”, dichiara il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, commentando il dato da cui risulta che il 10 per cento dei soggetti sottoposti a tampone allo screening di questi primi giorni alla Fiera del Mediterraneo è risultato sintomatico, ovvero 1 caso su 10, con una proiezione di circa 60 mila asintomatici.  

     La Flc Cgil Palermo, nel  ribadire  e  auspicare  il potenziamento delle attività di  screening  per intercettare  i casi positivi, invita a potenziare gli  altri due anelli deboli  delle catena: il  trasporto pubblico e l'intervento  delle  Usca e dell' Asp direttamente  nelle scuole. A preoccupare, sono i tanti casi di ritardi denunciati dalle scuole e dalle famiglie relative alla difficoltosa comunicazione con l'Asp.

   “Il nostro consiglio è di organizzare dei presidi di Usca e Asp per scuola,  o per gruppi di scuole, per la  gestione delle quarantene e dei casi di positività riscontrati  tra  allievi, familiari degli alunni e personale scolastico in generale - aggiunge il segretario Flc Cgil Palermo  Cirino - Il commissario Renato Costa, impegnato tra l'altro in prima persona nello screening alla Fiera,  sta percorrendo la strada giusta: assicurare più  tamponi possibili per scovare ed isolare gli asintomatici. Il problema adesso rimangono i  tracciamenti, che non funzionano, e la gestione dei soggetti in quarantena o in isolamento domiciliare, passaggi  che sono  saltati a causa del sovraccarico del lavoro per Usca e Asp. Ma proprio questi aspetti vanno potenziati, per dare tranquillità a chi rimane in un casa in attesa di risposte, e per far adottare alle scuole comportamenti corretti per prevenire contagi. Dobbiamo garantire ai docenti, al personale e alle loro famiglie che se  qualcuno è positivo e si trova in isolamento  non venga  abbandonato ma guidato”.

   “Queste falle  dimostrano purtroppo – spiega Cirino -   che  i  protocolli  teorici  di sicurezza  nella pratica  reale non funzionano interamente e che dei pezzi restano scoperti  – aggiunge Cirino - Resta  il  rammarico di ciò  che  si  poteva  fare  e non  si  è fatto, dei tanti  soldi  spesi, per esempio, per i  banchi  monoposto  con o  senza rotelle che  privi di  alunni,  potevano  essere usati per  garantire  presidi medici  in ogni  istituto  o per  gruppi di istituti.  Ma questo, senza dubbio, non è il  tempo della  polemica  ma della  coesione per far fronte comune contro  questo terribile nemico”.

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