mercoledì, luglio 22, 2020

Ospedale di Corleone. La Cgil denuncia: in radiologia i medici non sono sufficienti, ma i tecnici in soprannumero

L'Ospedale di Corleone

Non è solo il Punto nascita dell’ospedale che si trova in difficoltà, ma complessivamente tutta la struttura sanitaria. La Funzione Pubblica Cgil sostiene con forza la richiesta di potenziamento dell’organico dell’U.O. semplice di Ostetricia e Ginecologia, ma sottolinea che questo problema è comune anche ad altri reparti. “Sono tante le questioni che pregiudicano la funzionalità di tutte le U.O. – dice Leo Cuppuleri, delegato aziendale della FP-Cgil e componente della RSU dell’Asp -  e mettono a rischio in primo luogo gli utenti e poi gli operatori del P.O. di Corleone”. “La verità – aggiunge - è  che negli ultimi due anni  la conferenza  dei sindaci è  servita solo a rappresentare qualche interesse  di qualche medico per fare il responsabili di U.O.S. o di U.O.S.D., senza lottare contro la soppressione delle U.O.C. di Chirurgica Generale ed Medicina, dando addirittura il parere favorevole all'atto Aziendale”.

Si è continuato – accusa il sindacato - pensando solo a farsi trasferire qualche tecnico di radiologia  o qualche infermiere, ovviamente calpestando ogni normativa e la dignità di altri operatori che in Azienda aspettano il trasferimento da più di dieci anni. Si è pensato solo a far prevalere la proprio forza, senza tenere conto della funzionalità dei servizi, erogati sempre in forma più ridotta, o negati, ai cittadini  della zona del Corleonese.  
“Questa è purtroppo l'amara realtà – spiega ancora Cuppuleri -. Noi come sindacato abbiamo  più volte rappresentato le problematiche,  ma siamo stati poco ascoltati. Per esempio, nel servizio di Radiologia ogni mese non è presente il medico radiologo h/24. Eppure arrivano tecnici di Radiologia in soprannumero  rispetto alla Pianta Organica vigente. Avevamo un servizio di endoscopia  per eseguire colonscopia  e gastroscopia  interrotto nel mese di marzo di 2 anni fa. Il colonscopio e il gastroscopio li hanno portati a Partinico. Sono passati otto anni  dall'inizio dei lavori sull'ala A (vecchia), dove era allocata la Lungodegenza, ma  ancora oggi non è stata riattivata”.
Nel Servizio di Salute Mentale mancano gli OSS. Ne sono presenti 4 sugli 8 previsti. Le ore della ditta esterna, che copriva la carenza degli strutturati, sono state spostate nel mese di marzo a Partinico. “Per questo come Cgil – conclude Cuppuleri - abbiamo chiesto incontro con il dipartimento  salute mentale”.
Nell’audizione in Sesta Commissione sui problemi del Punto Nascita sarebbe opportuno mettere sul tappeto anche questi problemi, per puntare al rilancio complessivo del Presidio Ospedaliero di Corleone, fondamentale per un bacino d’utenza molto vasto.

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