mercoledì, maggio 13, 2020

Operazione antimafia a Palermo, dichiarazione dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil. “Giù le mani della mafia dalle attività produttive di Palermo e dal Cantiere Navale"

Enzo Campo (Cgil)
Palermo 13 maggio 2020 – Cgil, Cisl e Uil esprimono apprezzamento nei confronti della magistratura di Palermo e delle forze dell'ordine per l'operazione antimafia che ha portato agli arresti di numerosi esponenti della mafia dell’Arenella e dell’Acquasanta  e disvelato le infiltrazioni dell'economia criminale in diversi settori produttivi cittadini.  
   “Dalle prime  informazioni apprese relative alle indagini degli inquirenti, sta emergendo con forza che la mafia utilizza il suo potere di condizionamento sulle attività economiche per arricchirsi, mediante l’imposizioni di assunzioni e di subappalti, e ottenere consenso sociale, approfittando anche dell'emergenza legata al Covid-19. In particolare,  ancora una volta viene riconfermato l’interesse della mafia nelle attività del Cantiere Navale di Palermo – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il segretario territoriale Uil Gianni Borrelli -  Auspichiamo che le indagini vadano fino in fondo,  per colpire gli interessi della mafia e per bonificare il sistema degli appalti e dei subappalti, attraverso il quale la mafia con la sua capacità pervasiva sembra riconquistare un potere che in questi anni di colpi inflitti ai clan si era indebolito”.

    “Via la mafia dai luoghi di lavoro, dalle attività produttive e dal Cantiere navale di Palermo. Chiediamo – aggiungono Campo, La Piana e Borrelli - che si  applichi pedissequamente il protocollo di legalità sottoscritto nel 1998 da Fincantieri, dalla Prefettura e dalle organizzazioni sindacali,  così come le normative antimafia,   che prevedono il  monitoraggio continuo delle attività svolte all’interno del cantiere navale e del sistema degli appalti e il controllo delle  imprese e di chi detiene rapporti di lavoro e contrattuali con l'azienda, per prevenire illegalità e infiltrazioni mafiose”.
    “L’importante attività di prevenzione svolta dalla magistratura, unitamente all’impegno di tutta la società civile, deve fare in modo che le attività economiche proseguano nella legalità, garantendo l’occupazione e il lavoro delle imprese sane   – proseguono  Campo, la Piana e Borrelli  - Vogliamo inoltre richiamare al rispetto delle norme contrattuali e sulla sicurezza nella ripresa delle attività produttive, attuando gli specifici protocolli che sono stati sottoscritti di recente per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e il lavoro nel rispetto della legalità”.

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