domenica, aprile 05, 2020

Calciatori e ultrà uniti nella solidarietà


PIETRO SCAGLIONE
In un mondo del calcio criticato per il dominio degli interessi economici e della mercificazione, resistono gli antichi valori di uno sport d'altri tempi. In Sicilia accade che un folto gruppo di ex giocatori del Palermo non dimentica l'affetto ricevuto anni fa e dona fondi per i poveri della città, doppiamente afflitti dal Covid 19. In Lombardia accade che gli ultras di Bergamo e Brescia accantonano la rivalità campanilistica che dura dal Medioevo per risollevare le loro città devastate dal coronavirus. In mezzo mondo accade che gli ultrà di tifoserie avversarie si uniscono per affrontare l'emergenza sanitaria ed economica. 


"Insieme per Palermo" è lo slogan dell'iniziativa promossa dai protagonisti degli anni ruggenti della Serie A, in collaborazione con il Comune, la Fondazione Sicilia, la Coop, la Diocesi, la Caritas, il Banco Alimentare e il Banco dell'Opera di Carità.  Si tratta di 26 calciatori (alcuni dei quali attualmente in forza in blasonati club di mezza Europa) guidati dal terzino sinistro Federico Balzaretti e accompagnati dall'allenatore Francesco Guidolin (trainer della storica promozione del 2004 in serie A dopo 42 anni). Tra gli altri figurano trequartisti (Pastore, Ilicic, Simplicio), centravanti (Amauri, Budan, Pinilla), seconde punte (Miccoli, Dybala, Succi), registi (Liverani, Acquah), mediani (Nocerino, Migliaccio, Blasi, Guana), terzini (Cassani, Darmian, Zaccardo, Balzaretti), difensori centrali (Kjer, Bovo, Carrozzieri) e portieri (Sirigu, Benussi, Brichetto). Insomma, due formazioni assortite e competive, in campo per la beneficenza nei confronti delle famiglie bisognose di Palermo. 

La solidarietà accomuna tifoserie italiane e straniere. "Divisi negli spalti, uniti nel dolore" è lo slogan che circola tra i club organizzati di Atalanta e Brescia, impegnati da oltre un mese in raccolte fondi e iniziative umanitarie in città e province epicentro del focolaio di Covid 19. 
Anche a Genova, le tifoserie organizzate di Genoa e Sampdoria accantonano la rivalità e donano decine di migliaia di euro in favore della Clinica Malattie Infettive e Tropicali dell'Ospedale San Martino del capoluogo ligure. 
Da Nord a Sud domina la solidarietà. A Napoli i Fedayn della Curva B raccolgono decine di migliaia di euro per la "Quarantena Azzurra" finalizzata ad aiutare gli operatori sanitari della città partenopea. Sempre in Campania, la Curva Sud Catello Mari e la Cavese proseguono l'iniziativa umanitaria per l'Ospedale di Cava dei Tirreni, mentre gli Ultras della Salernitana raccolgono fondi in favore in favore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Manforte ai salernitani giunge dalla Germania,  dagli Ultras Gelsenkirchen dello Shalke 04 che donano 2mila euro ai loro gemellati campani. Nello stesso tempo gli stessi ultras dello Shalke 04 donano fondi e vestiti in Germania, insieme ad altre tifoserie, dal Bayern Munchen alla Dynamo Dresda, dal Borussia Dortmund allo Stoccarda. Sempre da Stoccarda, il Commando Cannstatt si prodiga anche in una raccolta fondi per sostenere l’ospedale Bufalini di Cesena: insieme agli ultrà romagnoli della Curva Mare  raccolti e poi donati più di 58mila euro al nosocomio cesenate. Sempre in Emilia Romagna, tutti i gruppi organizzati della Curva Andrea Costa chiedono al Bologna Calcio, in caso di fine anticipata del campionato o di partite a porte chiuse in estate, di destinare le quote abbonamento delle gare all'emergenza sanitaria ed economica per il Covid 19. 
Ma le iniziative umanitarie delle tifoserie fioccano in tutta Italia e nel resto del mondo. Altri 2 esempi: gli ultras della Lazio donano migliaia di euro per il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, mentre gli ultras dell'Enna raccolgono fondi per la Caritas della Parrocchia Sant'Anna. 
Infine, la Palermo ultrà si stringe intorno al personale sanitario. "“Avete messo da parte la vostra vita per noi, medici ed infermieri i nostri eroi“, recita lo striscione esposto al di fuori dell'Ospedale Cervello e firmato dalla Curva Nord Inferiore. Uno striscione di omaggio ai medici e agli infermieri viene esposto anche ad Imola per iniziativa degli Irriducibili.

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