lunedì, luglio 01, 2019

Palermo: 56° anniversario della strage di Ciaculli. Commemorati i carabinieri e i poliziotti caduti

Un momento del ricordo al Giardino della Memoria

Ieri, in occasione del 56° anniversario, sono stati ricordati a Palermo i caduti della strage di Ciaculli del 30 giugno 1963, presso la stele eretta sul luogo dell’eccidio. Erano  presenti il Presidente della commissione parlamentare antimafia dott. Nicola MORRA; il Prefetto di Palermo, dott.ssa Antonella De MIRO; il Sindaco del comune di Palermo prof. Leoluca ORLANDO; il Gen. di Divisione Giovanni CATALDO, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia; il Questore di Palermo, dott. Renato CORTESE; il Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia Gen. di Divisione Claudio MINGHETTI; il Gen. di Divisione ­­­­­­­­­­­­­­­­­­Riccardo RAPANOTTI, Comandante della Lesione Sicilia della Guardia di Finanza di Palermo; i familiari delle vittime, altre autorità civili e militari, nonché le associazioni combattentistiche e d’Arma.

La prima autobomba usata dalla mafia contro le istituzioni esplose 56 anni fa tra gli agrumeti della Conca d'oro, nella borgata palermitana di Ciaculli, ricordata per i suoi mandarini e feudo della famiglia mafiosa dei Greco.
La strage di Ciaculli è una ferita lunga cinquantasei anni dove morirono il 30 giugno del 1963 con il Tenente dell’Arma Mario MALAUSA, il Maresciallo Capo Calogero VACCARO, il Carabiniere Eugenio ALTOMARE, il Carabiniere Marino FARDELLI, il Maresciallo della Polizia Silvio CORRAO, il Maresciallo dell'Esercito Pasquale NUCCIO e il Soldato Giorgio CIACCI.   
Le cronache di quel giorno di 56 anni fa raccontano che, nel pomeriggio del 30 giugno, nella zona di Ciaculli una Giulietta Alfa Romeo imbottita di tritolo e parcheggiata nei pressi dell'abitazione di un parente del boss mafioso Salvatore Greco esplose provocando la morte di sette tra carabinieri, poliziotti ed artificieri dell'Esercito.
Dopo la cerimonia, i convenuti, alla presenza del vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, si sono recati presso il giardino della memoria, il parco dedicato a tutti i caduti nella lotta contro la mafia, per un momento di raccoglimento in onore delle vittime della criminalità organizzata.

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