domenica, giugno 30, 2019

Vie dei diritti, intitolate due strade di Palermo a Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono, sindacalisti uccisi dalla mafia nel 1947

Un momento dell'intitolazione della via a Giuseppe Casarrubea

Il segretario Enzo Campo: “Due eroi, due lavoratori comuni.  Ricordare la nostra identità necessaria anche per non dimenticare che siamo terra che accoglie i migranti e che ancora oggi emigra”. Appello al presidente della commissione antimafia Nicola Morra per evitare lo scontro  tra lavoratori migranti e lavoratori italiani.   
Palermo 30 giugno 2019 - Intitolate oggi altre due strade del quartiere di Bonagia, via del Volpino e via dello Spinone, a Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono, dirigenti sindacali uccisi durante la strage di Partinico del 22 giugno 1947, ad opera della banda Giuliano, nel corso dei ripetuti assalti alle Camere del Lavoro in provincia di Palermo. Alla cerimonia  congiunta sono intervenuti il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il presidente della Commissione nazionale Antimafia, Nicola Morra, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e i nipoti Maurizio Casarrubea e Francesco Lo Iacono, con i figli e altri familiari. 

DE FALCO: "LE ACCUSE NON REGGONO, BISOGNAVA AIUTARE LA NAVE AD ATTRACCARE"

Gregorio De Falco ex comandante della Guardia Costiera

"A bordo non migranti, ma naufraghi. La Sea Watch in emergenza doveva essere scortata fino alla banchina"
«Le accuse verso Carola Rackete sono infondate». Non ha dubbi Gregorio De Falco, senatore del gruppo misto, ma soprattutto ex comandante della Guardia Costiera. «Il comandante della Sea Watch ha fatto un soccorso, ha preso a bordo delle persone che sono dei naufraghi. Non si tratta dunque di immigrazione clandestina, ma di soccorso. Il soccorso, come ci spiegano le convenzioni internazionali si impone d’autorità su tutti i comandanti di tutte le navi dei Paesi aderenti e si conclude soltanto nel momento in cui il comandante porta le persone soccorse a terra». Inoltre, spiega de Falco, «il comandante Rackete, fuori dal porto di Lampedusa per 15 giorni aveva dichiarato da 36 ore l’emergenza. Quando una nave è in emergenza, o un aereo è in emergenza o una automobile è in emergenza, le forze dell’ordine hanno il dovere di facilitare il percorso di questo mezzo». 

La città di Palermo solidale va in piazza per la Capitana


di Giusi Spica 
Al corteo organizzato per martedì aderiscono le associazioni anti razziste i comboniani, ma anche l’università che ha approvato un documento di sostegno
Sfileranno lungo le vie della città per dare sostegno alla capitana della Sea Watch arrestata per «resistenza e violenza contro una nave da guerra » e recapitare al governo il messaggio che « salvare vite umane non è un reato » .

La capitana Antigone

Carola Rackete

di ROBERTO VECCHIONI
Carola Rackete ha dentro di sé l'ultima frase di Edipo: c'è una sola parola che ci libera dall'oscurità. E quella parola è amore
Caro direttore, è proprio vero che non c'è niente di nuovo sotto il sole, quel (s)elios che brilla e illumina come selenio. Qualsiasi storia, intreccio, episodio, qualsiasi accidente, doloroso percorso, strazio o trionfo che la vita ci presenti nelle sue infinite variazioni c'era già stato, era lì da 2500 anni nella tragedia, nella commedia, nella lirica o nell'epica, nel romanzo e nell'epigramma dell'antica Grecia. Qualsiasi opera letteraria - dice Sepulveda - nasce o dall'Iliade o dall'Odissea, sono frantumate anime in gara con se stesse tutti i re Shakespaeriani pari agli eroi sotto Ilio. Romantici dibattuti fra realtà e sogno, Goethe e compagnia, pari ad Ulisse Robinson di Swift, l'illuminista e Bloom di Joyce, peregrino dell'indefinibile tragedia di un solo giorno.

sabato, giugno 29, 2019

Palermo, nega la Shoah in classe: professore denunciato


Gino Giannetti
di SALVO PALAZZOLO
Gino Giannetti insegna al liceo artistico "Catalano". Esposto del preside dopo le proteste degli studenti. "Nei lager c'erano le piscine per il divertimento degli ebrei", una delle frasi del docente sulle quali indaga la Digos
Ha sostenuto in classe che nei lager nazisti c’erano delle piscine per il divertimento degli ebrei. E ha pronunciato parole pesanti sullo scrittore Primo Levi. Avrebbe anche invitato gli studenti a iscriversi a Forza Nuova. Un docente del liceo artistico di Palermo “ Eustachio Catalano”, Gino Giannetti, insegnate di discipline plastiche, è al centro di un’indagine della Digos e della procura di Palermo. Da tre anni, il “negazionismo” è un reato, punito anche in maniera pesante. Dopo la segnalazione degli studenti è stato il preside Maurizio Cusumano a presentare una denuncia alla polizia e a segnalare il caso all’Ufficio scolastico regionale, che ha già avviato un procedimento disciplinare nei confronti del docente.

“ABBIAMO UN PROBLEMA, È SCOMPARSO DI MAIO”

EMANUELE MACALUSO
Come sappiamo, ieri è stato demolito il ponte Morandi di Genova. Con il ponte è stato demolita anche l’onestà professionale di Rai News, il canal pubblico che, in diretta, trasmetteva la cerimonia di Genova dove, in prima fila, erano schierati Salvini, il sindaco Bucci, il presidente della Regione Toti, Di Maio.
Per un guasto tecnico, il segnale Rai non trasmetteva e gli operatori, per rimediare, hanno usato il segnale della Reuters che, però, escludeva dall’immagine il vicepresidente Di Maio. Apriti cielo. Leggo dal Corriere della Sera: “In pochi minuti le agenzie vengono assalite da dichiarazioni che dicevano: si è verificato un fatto gravissimo – recita una nota dei membri Cinquestelle della commissione di Vigilanza – le telecamere di RaiNews sono state per tutto il tempo su Salvini, Toti e Bucci. Proprio accanto a loro c’era il vicepresidente Luigi Di Maio che, però, è stato tagliato dalle inquadrature di RaiNews24, salvo qualche ripresa larga. È un fatto inaccettabile. Aspettiamo spiegazioni”.

FIORISCONO I PARTITI DENTRO IL PD

EMANUELE MACALUSO
Dopo Carlo Calenda anche Giuseppe Sala, sindaco di Milano, in ragione del successo nell’aggiudicazione delle Olimpiadi Invernali, ha dichiarato: “Occorre un nuovo partito, il Pd non basta”. La notizia è spiegata bene da Giovanna Casadio su La Repubblica: il sindaco dice che non potrebbe essere “un soggetto centrista” ma che dovrebbe puntare su “ambiente e sociale”.
Francamente, sia Calenda sia Sala che fanno parte del Pd e che annunciano nuovi partiti, è cosa non poco stupefacente. I partiti non nascono da pensieri politici superficiali e individuali, su quel che si vede oggi, ma su una base politica, culturale e ideale molto più profonda e reale.

venerdì, giugno 28, 2019

Corleone, sequestro beni nei confronti del boss mafioso Rosario Lo Bue

Rosario Lo Bue e i Carabinieri di Corleone

Dalle prime ore odierne i Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Palermo, stanno dando esecuzione ad un Decreto di Sequestro beni, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, emesso dal Tribunale – sezione misure di prevenzione -  di Palermo su proposta della Procura della Repubblica di Palermo nei confronti di Rosario Salvatore Lo Bue e del figlio Leoluca, entrambi in atto detenuti per mafia. Rosario Salvatore Lo Bue  è stato condannato nel 2001 a sei anni di reclusione per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Corleone ed è stato nuovamente tratto in arresto nell’indagine Perseo con l’accusa di aver diretto il locale mandamento. Il figlio, Leoluca Lo Bue, è stato condannato nel 2017 alla pena di anni 10 di reclusione in quanto ritenuto responsabile di estorsione aggravata ai danni di un’impresa edile ed associazione mafiosa.

Il sindaco, la giunta e il consiglio comunale di Corleone: soddisfazione per il sequestro dei beni alla famiglia del boss Rosario Lo Bue


Si apprende con soddisfazione la notizia relativa al provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa due milioni di euro, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, a carico della famiglia del boss Rosario Lo Bue, a seguito delle indagini condotte dai carabinieri del Ros e dalla Compagnia di Corleone. Sindaco, Giunta, Presidente e Consiglio Comunale, si congratulano e ringraziano i militari dell’Arma per l’incessante e proficuo impegno dedicato quotidianamente, alla lotta alla mafia. Il frutto del lavoro svolto sul territorio dalle forze dell’ordine, è di aiuto e di stimolo a questa Amministrazione per continuare a lavorare, con coraggio e determinazione, affinché gli ideali di giustizia e legalità trovino un terreno sempre più fertile nel nostro territorio, per il quale auspichiamo una completa liberazione dal marchio infamante della criminalità mafiosa.
L 'Amministrazione e il Consiglio Comunale di Corleone

Corleone, si conclude un percorso iniziato dalla Commissione straordinaria: la giunta stabilizza i contrattisti



La soddisfazione dopo l'adozione della delibera di stabilizzazione
Il sindaco e la giunta comunale oggi pomeriggio hanno deliberato la stabilizzazione dei contrattisti precari del comune di Corleone. “L'amministrazione è felice e fiera – dichiarano Nicolosi e i suoi assessori - di aver, oggi, approvato in seduta di giunta, l'atto che stabilizza i contrattisti precari del comune di Corleone. La gioia di aver dato serenità e stabilità a tante delle nostre famiglie è un atto dovuto dopo oltre venti anni di attesa”.
Il provvedimento di oggi è conseguenza di un percorso virtuoso avviato lo scorso 18 ottobre dalla Commissione Straordinaria, che aveva raggiunto un’intesa con le organizzazioni sindacali  
sul Piano del fabbisogno del Personale per gli anni  2018/2020. Il Piano triennale, quale strumento programmatico del fabbisogno delle risorse umane dell’Ente, assunto nel rispetto dei vincoli previsti dalla normativa, tendeva ad ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche per il perseguimento di obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi. Attraverso la programmazione triennale, era già stata prevista ad ottobre la stabilizzazione dell’intera platea dei 98 lavoratori precari, previo espletamento di pubblico concorso riservato.

Leoluca Orlando: “Salvini? Mi fa vergognare di essere italiano. E' sicuramente giusto disobbedire”

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando
Intervista a Leoluca Orlando di Giacomo Russo Spena 
Il primo cittadino di Palermo attacca il ministro degli Interni: “Il decreto sicurezza è criminogeno ed incostituzionale, fa solo aumentare il numero di invisibili nel Paese. L’accoglienza è la via maestra della sicurezza. Ma non chiamatemi il sindaco delle Ong”. E sulla piaga della corruzione endemica al Sistema dice: “Va affermata la legalità del diritto, così si combatte anche la nuova borghesia mafiosa”. “Lo scorso 2 gennaio Salvini ha dichiarato pubblicamente che avrebbe mandato l’esercito per fermarmi. È trascorso qualche mese, non si è visto nessuno né mi è giunta una denuncia. Ma mi piacerebbe finire in tribunale davanti ad un giudice per dimostrare che il decreto sicurezza è una legge incostituzionale”. Leoluca Orlando è il sindaco disobbediente di Palermo. È stato il primo a non uniformarsi ai provvedimenti del governo sull'immigrazione tanto da suscitare le ire del ministro degli Interni. “Mi rifaccio alla Costituzione e ai diritti umani – spiega – i miei modelli sono Mandela e Gandhi, nella vita bisogna avere il coraggio di sfidare le leggi sbagliate e criminogene”. Così sul caso della Sea Watch3 a largo di Lampedusa afferma di voler assegnare la cittadinanza onoraria all'equipaggio e allo staff della Ong: “Agli uomini e alle donne che hanno dimostrato il loro impegno mostrato di fronte al drammatico ed inarrestabile flusso migratorio, contribuendo in modo determinante al salvataggio di vite umane”.
Sindaco, partiamo da altro: nel Paese c’è una rete di malaffare che avvinghia tutte le forze – politica, imprenditoria e magistratura – mentre la corruzione è endemica alla governance oltre ad essere il principale strumento di penetrazione delle mafie nelle istituzioni. Come uscirne? 

Vie dei diritti, domenica l'intitolazione di due strade di Palermo ai dirigenti sindacali Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Jacono da parte del Comune e della Cgil Palermo

Vincenzo Lo Iacono e Giuseppe Casarrubea

Palermo 28 giugno 2019 – Domenica 30 giugno intitolazione di due “vie dei diritti” nel quartiere Bonagia, a Palermo,  a Giuseppe Casarrubea e a Vincenzo Lo Jacono, dirigenti sindacali uccisi il  22 giugno del 1947 nella strage di Partinico. Alle 10 verrà intitolata a Giuseppe  Casarrubea la ex via del Volpino; a seguire la seconda intitolazione della ex via dello Spinone a Giuseppe Lo Jacono. Alle due cerimonie interverranno il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, l'amministrazione comunale di Partinico e i familiari dei due dirigenti della Cgil uccisi 72 anni fa.

Roccamena, domenica 30 giugno giornata sportiva per la Festa del Rifugiato


Sport, degustazione di piatti africani e attività: una giornata all’insegna dell’integrazione e della cultura
ROCCAMENA – In occasione della Festa del Rifugiato, domenica 30 giugno Roccamena diventerà un grande spazio d’incontro: nascerà infatti la più bella occasione di integrazione, ovvero quella attuata attraverso lo sport.
“Camminiamo insieme” è un progetto che nasce dalla collaborazione fra lo SPRAR La Mano di Francesco, presente sul territorio da più di due anni con 37 ospiti provenienti dall’Africa, e il Comune di Roccamena. Il progetto nasce con l’intento di ricordare a tutti che l’uguaglianza è il diritto di ognuno di essere diverso. La giornata comincerà con la gara podistica, alla quale parteciperanno gli ospiti dello SPRAR insieme a chi vorrà prenderne parte iscrivendosi gratuitamente; si proseguirà poi con la degustazione gratuita delle pietanze tipiche e attività caratteristiche africane, e si concluderà con la premiazione e i saluti del sindaco.www.filodirettomonreale.it – 28.6.2019

La Cgil a fianco della comunità nigeriana contro la mafia e il fenomeno della tratta. Domani iniziativa a palazzo delle Aquile


Palermo 28 giugno 2019 - La Cgil Palermo esprime apprezzamento per l’iniziativa dal titolo “Nigerians against Mafia&Cultism -Nigerians stand up for human rights”, che si svolgerà domani pomeriggio a palazzo delle Aquile  alla presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore della Repubblica Federale della Nigeria in Italia, Yusuf Jonga Hinna.
    “La comunità nigeriana della nostra città – dichiarano la Cgil Palermo e l'ufficio migranti della Cgil Palermo -  vittima di dinamiche criminali che hanno coinvolto una parte dei suoi stessi membri, necessita di occasioni di incontro e di confronto finalizzate a  contrastare, attraverso il costante impegno di quanti ne hanno a cuore le sorti in termini di crescita, integrazione e miglioramento complessivo delle condizioni, i fenomeni malavitosi che suo malgrado la attraversano. In primo luogo, continuando a condurre una lotta costante rispetto al fenomeno della cosiddetta “tratta”, ad opera della mafia nigeriana”.

giovedì, giugno 27, 2019

IL MANIFESTO DI LOTTI, AUTOSOSPESO, NEL PD DI ZINGARETTI


EMANUELE MACALUSO
L’agenzia Ansa ci informa che Luca Lotti dal 5 al 7 luglio riunirà la sua corrente per lanciare il “Manifesto dell’Italia riformista” e per “non rinunciare al profilo più innovativo del Pd”. Trascuriamo il fatto, ridicolo, che la sua correntina possa lanciare nientemeno che un manifesto per l’Italia. Ma Lotti, come è noto, si è “autosospeso” dal Pd. E chi è sospeso da un partito non può svolgere attività che interessa e, comunque chiama in causa, quel partito. La corrente di Lotti è o non è una parte del Pd? E, se con il suo manifesto vuole riproporre nientedimeno il “profilo più innovativo del Pd”, chiama in causa o no il Pd? A questo punto c’è da chiedersi: il segretario di questo partito non ha nulla da obiettare? E nel Pd c’è o no una commissione di garanzia? Spero che non siano domande senza risposte.

A fuoco i terreni della cooperativa antimafia. Il presidente Parisi: «Se volete sostenerci, comprate la nostra pasta»


Incendio ieri in un terreno di Canicattì coltivato dalla cooperativa sociale Lavoro e non solo, che gestisce terre confiscate alla mafia tra l'Alto Belice Corleonese e l'Agrigentino. In fumo 50 quintali di grano che avrebbero prodotto seimila pacchi di pasta
Il danno è di quelli destinati a pesare sul bilancio annuale. L'amara sorpresa, per la Cooperativa Lavoro e non Solo, che dal 2000 gestisce beni confiscati alla mafiatra Corleone e Canicattì, è arrivata con le prime ore del mattino, quando i soci sono giunti nella tenuta dell'Agrigentino e hanno trovato in fiamme circa due ettari coltivati a grano.

CORLEONE, FERMATO ALLA GUIDA CON 150 GRAMMI DI HASHISH, I CARABINIERI ARRESTANO 23ENNE


Martedì notte, i carabinieri della stazione di Corleone durante un servizio di contrasto al mercato degli stupefacenti, hanno arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio Davide D’Angelo, 23enne corleonese. I militari stavano effettuando un posto di controllo lungo la strada d’accesso al centro abitato, quando hanno fermato un’autovettura condotta dal giovane. Insospettiti dal progressivo innervosirsi del conducente, hanno deciso di controllare il veicolo rinvenendo un panetto e mezzo di hashish per un peso complessivo di 150 grammi circa. Ieri, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Termini Imerese, a seguito di convalida ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di Corleone.

Lavora in nero percependo reddito di cittadinanza: i carabinieri denunciano un 30enne


I carabinieri della stazione di Palermo Falde unitamente ai militari del nucleo ispettorato del lavoro a seguito di un servizio mirato alla verifica delle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza, hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, un 30enne palermitano. A seguito di un controllo presso un condominio in via dell’Arsenale, i militari dell’Arma hanno sorpreso l’uomo intento a svolgere prestazioni di lavoro “in nero”, per conto di una ditta di pulizie, sebbene lo stesso percepisse il “Reddito di cittadinanza” e gli fosse già stata corrisposta la somma di 500 euro. All’amministratrice dell’impresa, sorella del giovane, sono state elevate sanzioni per 17.200 euro. La carta acquisti per il reddito di cittadinanza è stata sequestrata.

Si inaugura nella Valle dei Templi l’Antiquarium del mare dedicato a Daniele Valenti, voluto da Sebastiano Tusa


Verrà inaugurato sabato 29 giugno 2019 alle ore 18, nell’edificio a ovest del tempio dei Dioscuri, nella Valle dei Templi di Agrigento, l’Antiquarium del mare dedicato alla memoria di Daniele Valenti, funzionario della Soprintendenza e tecnico subacqueo, recentemente scomparso. Il Museo è stato voluto da Sebastiano Tusa che ne  sostenne con forza la creazione. A questo proposito l’ex Assessore in un intervista rilasciata a seguito del ritrovamento della campana del relitto Bottazza effettuata da Salvatore Ferrara del gruppo subacqueo di Bcsicilia affermava: “Daniele Valenti, fu colui che all’inizio delle mia esperienza di archeologo subacqueo, mi tirò quasi per la giacca costantemente verso Agrigento, invogliandomi a fare ricerche in questo mare e quindi a lui noi dobbiamo molto, per cui noi abbiamo deciso di dedicare un esposizione nell’ambito del Parco di archeologia subacquea perché resterà sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori".

M5S: “Pierobon? Familiarità con Arata sicuramente fuori luogo. Musumeci e Micciché spieghino cosa è successo negli uffici regionali”

L'assessore Alberto Pierobon
“Le frasi attribuite a Pierobon sono preoccupanti e fuori luogo. Se fosse confermata dagli inquirenti l’intenzione che sembra palesarsi dalle intercettazioni, allora saremmo di fronte a una persona che faceva pressione ai propri uffici affinché determinate pratiche avessero il via libera. Probabilmente finora non c’è nulla di penalmente rilevante, però sembra esserci tanto di eticamente inopportuno, se non addirittura rivoltante”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri e Nuccio Di Paola, a commento dell’intercettazione pubblicata oggi da Repubblica tra l’assessore regionale all’Energia Pierobon e il faccendiere, poi finito in carcere, Paolo Arata. Allora consulente del ministro Salvini, Arata era in affari con Vito Nicastri, considerato il ‘re’ dell’eolico e vicino ai clan.

Corleone, "Volta la Carta", tributo a De Andrè


mercoledì, giugno 26, 2019

Coop lavoro e non solo: in fiamme un suo campo di grano a Canicattì

Il campo di grano di Canicattì della coop Lavoro e non Solo in fiamme
"Il grano coltivato dalla Cooperativa 'Lavoro e non Solo' a Canicattì è andato in fumo - scrive Maurizio Pascucci. - Incendio in autocombustione o doloso? Saranno le forze dell'ordine con le loro indagini ad affermarlo con certezza. Come socio sovventore della Cooperativa 'Lavoro e Non Solo' di Corleone mi attivo immediatamente per fronteggiate questo danno #sicuro#. Lavorare sui beni confiscati è un rischio. I mafiosi non dimenticano MAI". Anche il presidente, il consiglio e l'amministrazione comunale di Corleone prendono posizione sull'incendio del grano della coop. "Con grande dispiacere - scrivono in un comunicato - si apprende la notizia dell’incendio che ha interessato i terreni di Canicattì, confiscati alla mafia ed affidati alla Cooperativa Lavoro e Non solo. GUARDA IL VIDEO

Palermo, niente visite mediche: 300 forestali dell'anti-incendio sospesi


di GIUSI SPICA
La Regione non ha bandito in tempo la gara per individuare i medici competenti. Squadre fuori servizio a Cefalù e Partinico. All'appello mancano altri 700 forestali. Legambiente: "Rimuovere capo della Forestale"
Nella Sicilia già da giorni nella morsa del fuoco, ci sono fra 300 e 400 forestali dell'anti-incendio che potrebbero mettersi al lavoro subito per domare i roghi in provincia di Palermo ma non possono farlo perché non hanno eseguito in tempo le visite mediche necessarie per entrare in servizio. Accade anche questo nell'Isola dove quest'anno centinaia hanno già disertato la chiamata della Regione: all'appello hanno risposto 4.900 stagionali, ne servirebbero 5.600 per coprire tutto il territorio siciliano.

martedì, giugno 25, 2019

Accade a Corleone. Maggioranza e opposizione approvano insieme e all'unanimità il bilancio

L'intervento del capogruppo della minoranza Maurizio Pascucci nella seduta
del consiglio comunale di oggi
È soddisfatto il presidente del consiglio comunale di Corleone, Pio Siragusa. «Nella giornata odierna – dice - il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2019-2021. Sebbene con qualche mese di ritardo, ci si può considerare soddisfatti per i lavori d’aula che si sono conclusi in un’unica seduta consiliare. In soli sette mesi sono stati approvati ben due bilanci, quello di previsione 2018 e quello odierno. Nel bilancio 2019-2021 è prevista la stabilizzazione dei precari, con l’impegno di riorganizzare la macchina amministrativa al fine di rendere più funzionali alcuni servizi essenziali. Particolare attenzione è stata data al settore turistico, per il quale è stata prevista la somma di 30.000 €uro, grazie ad un emendamento condiviso dall’intero Consiglio Comunale. Da oggi si potrà iniziare a portare a casa i frutti delle idee e delle buone intenzioni passando dalle parole ai “fatti”».
Ma com’è possibile che i cinque consiglieri di opposizione, che si rifanno al M5S, un movimento sempre pronto a tuonare contro la “vecchia e cattiva politica”, possano aver approvato il bilancio annuale 2019 e il triennale 2019-2021?

Il libro di Costanza Diquattro. Da Bufalino a Camilleri, la casa di Montalbano scrigno di ricordi



di ADRIANA FALSONE
Uno scrigno di ricordi personali, ormai patrimonio di tutti. Dalla sua terrazza, il commissario Montalbano si affaccia guardando il mare di Vigata: da quella stessa terrazza per decenni Costanza Diquattro e la sua famiglia hanno condiviso estati, pasta con i ricci e visite. La proprietaria di una delle case più ammirate della tv, apre ancora una volta la porta di quei ricordi per raccontarli in un libro, appena uscito per Baldini e Castoldi. "La mia casa di Montalbano. La storia da romanzo della villa di Puntasecca, da Bufalino a Camilleri" racconta di « vita vissuta, quotidiana banalità e straordinari eventi fortuiti — spiega Costanza Diquattro, alla guida del Teatro di famiglia Donnafugata — casa è il posto dell’anima, ad ogni angolo un segreto che solo noi possiamo comprendere. Il pianoforte che suona Livia, l’eterna fidanzata del commissario, per me sarà sempre il pianoforte del nonno, in cui ho iniziato a suonare.

Lettera di 120 docenti a Musumeci. Appello pro-Spatafora: "Al Salinas serve lei"

Francesca Spatafora

di Antonio Fraschilla
Un appello firmato da 120 docenti universitari di Storia e di Archeologia delle più prestigiose università italiane ed europee. Un appello inviato al governatore Nello Musumeci per convincerlo a fare marcia indietro sul cambio della direzione del museo Salinas e a confermare alla guida del sito Francesca Spatafora.
Il governatore ha trasferito l’attuale direttrice alla guida del parco archeologico di Himera, e a breve il dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Sergio Alessandro, indicherà il nuovo direttore del Salinas. «Sono amareggiata», ha detto Spatafora, che contava di chiudere alcuni progetti da lei avviati al museo. Un avvicendamento che, per la prima volta nella storia recente della Regione, ha fatto scattare la protesta di esperti di archeologia e storia di diverse università italiane ed europee.

Palermo. La caccia ai furbetti del redddito di cittadinanza: 4 imbrogli nel mirino


di Francesco Patanè
Finanza e carabinieri in azione: cento le denunce per truffe sull’assegno. Cambi di residenza, false separazioni, licenziamenti fittizi e lavoro nero
 False separazioni fra coniugi, finti cambi di residenza, licenziamenti fittizi, ma soprattutto l’esercito di lavoratori in nero che percepiscono il reddito di cittadinanza. Sono centinaia i casi sui quali carabinieri e guardia di finanza stanno indagando per truffa allo Stato. A nemmeno due mesi dal via del sussidio, a Palermo sono stati già denunciati all’autorità giudiziaria venticinque "furbetti" del reddito di cittadinanza.

Operazione contro la 'ndrangheta in Emilia, indagini anche in Lombardia, Calabria, Puglia, Lazio e Veneto. Le preoccupazioni di Cgil-Cisl-Uil


Grande preoccupazione e forte sostegno alla Magistratura per gli esiti della importantissima indagine di 'ndrangheta (operazione Grimilde) che, in queste ore, ha portato a 16 arresti, a 72 persone indagate, a cento perquisizioni ed al sequestro di beni e aziende per diversi milioni di euro, nelle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, oltre a diramazioni delle indagini in Lombardia, Calabria, Puglia, Lazio e Veneto.
E' evidente che siamo di fronte ad un quadro in assoluta continuità con la prima indagine Aemilia. Le tipologie dei reati di mafia (estorsioni, usura, riciclaggio, truffa aggravata, intermediazione di manodopera, intestazione fittizia di beni ed altro ancora), le caratteristiche di penetrazione in pezzi consistenti dell'economia, le forme di sfruttamento del lavoro, rappresentano tutti elementi che avevamo visto e ben conosciuto nel maxi processo contro la 'ndrangheta che si è celebrato in questa regione, prima a Bologna e poi a Reggio Emilia.

Inca nazionale, il siciliano Michele Pagliaro è il nuovo presidente

Michele Pagliaro
Lo ha eletto il comitato direttivo della Cgil con nessun voto contrario e tre astenuti. Prende il posto di Morena Piccinini, che lascia la guida del patronato per scadenza di mandato
Il comitato direttivo nazionale della Cgil ha eletto oggi (24 giugno), con nessun voto contrario e tre astenuti, Michele Pagliaro nuovo presidente dell'Inca. Il segretario generale della Cgil Sicilia subentra a Morena Piccinini, che lascia la guida del patronato della Cgil per scadenza di mandato.

L'Associazione dei Partigiani ha denunciato Forza Nuova e CasaPound: vanno sciolte!


L’ANPI nazionale ha presentato al Procuratore di Roma formale denuncia contro le organizzazioni neofasciste, in particolare Forza Nuova e CasaPound, per i numerosi atti di intimidazione, violenza e apologia di fascismo da queste commessi ripetutamente negli ultimi tempi. Nella denuncia si chiede, inoltre, di procedere al sequestro della sede di CasaPound, a Roma, occupata abusivamente. La nostra Associazione - commenta Emilio Ricci, legale e Vice Presidente nazionale ANPI -  ha ritenuto urgente avviare un’operazione penale perché non sono  più tollerabili la presenza e l’attività criminosa di questi gruppi che si pongono in palese contrasto con la Costituzione della Repubblica e con le leggi vigenti in materia di apologia di fascismo, la Scelba e la Mancino. Auspichiamo che si arrivi il prima possibile a sentenze che consentano alle autorità competenti  di sciogliere finalmente CasaPound, Forza nuova e le altre organizzazioni affini”.
L’UFFICIO STAMPA ANPI
(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)

CONTE: “ME NE VADO SE LITIGATE”. È ANCORA LÌ

EMANUELE MACALUSO
La miserevole guerriglia preelettorale tra Di Maio e Salvini, ministri e vicepresidenti del Consiglio, continua. Assolutamente indifferenti, i due, per quel che questo comporta alla governabilità del Paese. L’avvocato Conte, finto presidente del Consiglio, alcuni giorni addietro aveva detto che se i due “capi politici” non avessero smesso di litigare, si sarebbe dimesso. I due hanno invece accentuato la guerriglia elettorale, ma il Conte è sempre a Palazzo Chigi. Salvini, il quale ritiene ormai di essere lui il vero presidente del Consiglio, convoca anche i sindacati al Viminale così dichiarando che non esiste un ministro del Lavoro chiamato Di Maio.

Mezzojuso, iniziato il processo per le intimidazioni alle sorelle Napoli


Enti locali, Cisl Fp: “Il Comune di Palermo rischia di fermarsi per i pensionamenti. Un falso mito quello del sovrannumero di personale, che anzi risulta sottodimensionato”

Il municipio di Palermo

Palermo - Al Comune di Palermo rischiano di mancare all’appello 3mila dipendenti rispetto a quelli previsti per un ente locale di queste dimensioni. L’allarme arriva da Margherita Amiri e da Mario Basile, rispettivamente segretario provinciale e responsabile dipartimento Enti locali Cisl Fp Palermo Trapani, insieme al gruppo Rsu della federazione al Comune di Palermo. La Cisl Fp sfata il mito secondo cui ci sono troppi dipendenti in quest’amministrazione. “I dati forniti dall’ente - affermano Amiri, Basile e il gruppo Rsu - dimostrano che sono solo circa 5.500 i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato e di questi circa 1.800 hanno un contratto part-time.

lunedì, giugno 24, 2019

È PECCATO MORTALE DISCUTERE SULL'ART. 18?


EMANUELE MACALUSO
Nei giorni scorsi si è sviluppata un’aspra polemica tra i dirigenti del Pd, animata dal gruppo che si definisce renziano, sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, abolito da una legge, il jobs act, voluta dal governo Renzi e approvata dal parlamento. Questi esponenti del Pd hanno reagito pesantemente verso chi vuol discutere ciò che è ancora valido di quella legge e quel che, eventualmente, possa essere modificato a proposito dei licenziamenti per giusta causa, tenendo anche in conto una sentenza della Corte costituzionale.

ISTAT, QUEL DIVARIO CHE AFFOSSA IL MEZZOGIORNO


EMANUELE MACALUSO
L’Istat ha pubblicato i dati sull’occupazione e sulla disoccupazione comunicando che, nel decennio 2008-2018, l’occupazione è aumentata di 225 mila unità nonostante il rallentamento del ritmo di crescita. Tuttavia, l’Istat osserva che “i divari territoriali si sono acuiti sul piano numerico come sul piano della qualità del lavoro. Il centro-nord, con 384 mila occupati in più rispetto al 2008, conferma il pieno recupero mentre nel Mezzogiorno il saldo resta negativo (-260 mila) con meno della metà degli occupati che, nel 2018, poteva contare su un lavoro stabile ed a tempo pieno. A trainare la ripresa nel centro-nord, le professioni qualificate mentre nel centro-sud crescono le professioni non qualificate e quelle esecutive nel commercio e nei servizi”.

EM.MA in corsivo. PERCHÈ IL DECLINO DI UNA COSCIENZA ANTIFASCISTA


EMANUELE MACALUSO
L’Anpi, l’associazione dei partigiani, ha chiesto di rispettare le norme costituzionali e le leggi dello Stato contro il fascismo. Non c’è dubbio che Casa Pound, per quel che dicono e fanno i suoi dirigenti e militanti, è un’organizzazione fascista. E, al pari degli squadristi di una volta, manganellano giovani come avvenuto con i ragazzi del Cinema America di Roma. Sul tema, oggi lo letto l’editoriale de La Repubblica, firmato da Michele Serra. Lo condivido. Quel che si vede oggi nel nostro Paese provoca indignazione non solo in chi al fascismo si oppose negli anni in cui fu al potere (ed io, tra questi, mi ritrovo, però siamo ormai in pochi) ma provoca indignazione anche tra i tanti giovani che vogliono un Paese libero, democratico, retto dai valori della Costituzione scritta, come disse il grande giurista Calamandrei, con il sangue dei caduti nella Resistenza.

LETTERA DAL CORLEONESE. Il bello della piazza, l'obbligo morale e civile di esserci

"Corleonesi" alla manifestazione sindacale di Reggio Calabria
GIUSEPPE PROVENZANO
Il lavoro è un argomento sempre caldo, i diritti dei lavoratori lo sono di più. Soprattutto quando si parla di infrastrutture, specialmente qui al Sud, dove, da Napoli in giù, sono praticamente assenti. La manifestazione che si è tenuta sabato scorso a Reggio Calabria mirava a focalizzare l'attenzione proprio su questo. Perché il Sud è una risorsa da sfruttare. Ed il fatto che sia impossibile arrivarci è un vulnus che colpisce tutta Italia. Vulnus che sicuramente non si colma col semplice millantare progetti di aiuti dei quali, in realtà, non si registra nemmeno l'idea. Senza contare che investire seriamente su un degno programma infrastrutturale darebbe migliaia di posti di lavoro per molto tempo.

Annullato un debito fiscale da un milione e 400 mila euro ad un imprenditore del palermitano. Soddisfatto l’avv. Mario Di Lorenzo


Con la sentenza n. 3013/2019 della Commissione Tributaria Provinciale di Palermo, resa nota lo scorso 20 giugno, è stato accolto il ricorso presentato dall’avv. Mario Di Lorenzo per conto di un imprenditore del palermitano. In conseguenza di ciò, è stato revocato il fermo amministrativo sui veicoli aziendali, per un valore pari ad 1,4 milioni di euro, ed è stato azzerato il debito fiscale di quattro cartelle 2008 dell’Agenzia delle Entrate, pari ad 1,3 milioni di euro, emesse per presunte omissioni di versamenti Irpef ed Iva nell’anno 2006. 
Mario Di Lorenzo
“Il fisco ha sempre continuato a tartassare il contribuente, fino a fargli chiudere l’attività con il disposto fermo amministrativo sui veicoli aziendali ed il blocco del Durc: altro che pace fiscale!”, dice l’avvocato Mario Di Lorenzo, adesso soddisfatto per esito della vertenza legale, che a suo giudizio sarà confermata anche nell’eventuale Appello o in Cassazione. Soddisfatto anche l’imprenditore ricorrente, ora pensionato, che può finalmente tirare un sospiro di sollievo. 

Roma, il grande spreco dei beni confiscati alla mafia


di Fabio Tonacci
Sono 70, la metà vuoti o occupati abusivamente. Ma la sindaca Raggi ne chiede altri 71
Vuoti, e a perdere. Oppure occupati, ma dagli inquilini sbagliati. Talvolta preda di senza tetto e cani randagi, altre volte di abusivi che, in assenza di controlli, fanno quel che vogliono. Roma Capitale, eternamente a corto di case e spazi per i suoi cittadini, non sa gestire i palazzi che ha strappato alla mafia. Il Comune è proprietario di 70 immobili confiscati a boss e clan, eppure quelli "in regola" — cioè utilizzati, accessibili e amministrati realmente da chi li ha avuti in concessione — sono meno della metà. Appena 31. Una cifra che fotografa l’ennesimo, clamoroso, spreco di una città che non vede la fine della notte. Le case abbandonate in centro.

“Iuventa”, a Palermo il film di Michele Cinque sulla nave tedesca che ha salvato migliaia di persone

Il regista Michele Cinque

Mercoledi 26 giugno ore 21.30 - Cinema Rouge et Noir. Saranno presenti il regista Michele Cinque e Luca Casarini in rappresentanza dell'equipaggio di Mediterranea Saving Humans
Dopo un tour in tre continenti, dal Parlamento Europeo ad alcune delle più prestigiose università americane, con oltre 400 proiezioni nei cinema in Germania e la partecipazione a numerosi festival internazionali, "Iuventa", il film documentario di Michele Cinque sulla nave che ha salvato migliaia di persone, torna a Palermo, in Sicilia dove la nave di ricerca e soccorso è ancora sotto sequestro dall’agosto 2017.

domenica, giugno 23, 2019

Partinico, la Cgil ha ricordato Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono, caduti nella strage mafiosa del 22 giugno 1947

L'intervento di Pino Gagliano

Sono trascorsi 72 anni dagli assalti alle Camere del Lavoro di Partinico, Borgetto, Carini, Cinisi, Monreale e San Giuseppe Jato e, come ogni anno, la Cgil di Partinico, ieri mattina ha voluto rendere omaggio alle proprie vittime. Una corona di fiori è stata deposta al civico 321 di Corso dei Mille, dove, il 22 giugno del 1947, nell’assalto con mitra e bombe a mano messo in atto dalla banda di Salvatore Giuliano e dalla mafia,  vennero uccisi Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono, mentre rimasero feriti Leonardo Addamo, Salvatore Patti e Giuseppe Salvia, tutti militanti della Cgil. Il luogo della strage di Partinico, è stato raggiunto da un corteo partito dall’attuale sede della Camera del Lavoro, i cui vertici, ritengono sia fondamentale riconoscere l’impegno sociale delle vittime e dei feriti di quell’agguato, poiché rappresentano le radici del movimento sindacale cittadino. Sono Intervenuti Pino Gagliano, segretario della Cgil di Partinico, Antonella Azoti, figlia di Nicolò, assassinato dalla mafia nel 1946, Claudio Burgio, presidente del Patto per la salute e l’ambiente “G. La Franca” di Partinico, Silvana Italiano, presidente del consiglio comunale. Ha concluso Dino Paternostro, responsabile del Dipartimento Legalità della Camera del lavoro di Palermo. Erano presenti il vice-parroco don Nicola Napoli, Maurizio Casarrubea, nipote di Giuseppe Casarrubea, e Francesco Lo Iacono, figlio di Vincenzo. GUARDA LE ALTRE FOTO

venerdì, giugno 21, 2019

Corleone, martedì prossimo all'o.d.g. del consiglio comunale di Corleone l'approvazione del bilancio 2019


Su richiesta del Sindaco e con  determinazione del Presidente del Consiglio, è convocato in sessione ordinaria per il giorno 25 giugno 2019 alle ore 10:00 il consiglio comunale di Corleone.
L’elenco degli argomenti da trattare è il seguente:
1. Proposta di deliberazione avente ad oggetto: Documento Unico di Programmazione 2019-2021 - Approvazione.
2. Proposta di deliberazione avente ad oggetto: Approvazione Bilancio di Previsione 2019-2021 e relativi allegati.


Palermo, No Mafia Memorial. Mostra su Nino Gennaro e il "tardo mafioso impero"

Nino Gennaro
Dal 22 al 29 giugno, in occasione del Palermo Pride, al No Mafia Memorial, via Vittorio Emanuele 353, è esposta la mostra "Il tardo mafioso impero", dedicata a Nino Gennaro.
La mostra ripropone una mostra del Centro Impastato dei primi anni '80,  in seguito alla morte, per omicidio o suicidio, di Antonio Galatola e Giorgio Agatino Giammona, di 15 e 25 anni, presumibilmente omosessuali, scomparsi a Giarre il 17 ottobre e ritrovati il primo novembre del 1980, e dopo l'assassinio, a Palermo, dell'omosessuale Andrea Lucchese, del 6 giugno 1981.