venerdì, maggio 03, 2019

Torna l’educazione civica in ogni ordine di scuola


La legge per 33 ore della materia passa alla Camera con soli tre astenuti e nessun contrario. Ora andrà al Senato, insegnamento già dal prossimo anno. Ci saranno voti in pagella e valutazione finale  Ritorna l'educazione civica come materia obbligatoria, con tanto di voto in pagella e valutazione finale, nella scuola primaria e secondaria. Con 451 voti favorevoli e tre astenuti la Camera ha infatti approvato la legge che istituisce l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.


L'educazione civica, si legge nel testo del provvedimento che prescrive almeno 33 ore di studio della nuova materia, "sviluppa la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società. Iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile sono avviate dalla scuola d'infanzia".
L'insegnamento è dunque affidato ai docenti, con particolare attenzione a Costituzione, istituzioni dello stato e dell'Europa, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, elementi fondamentali di diritto, educazione ambientale, educazione alla legalità, educazione al rispetto e al patrimonio culturale, promozione dell'educazione stradale e al volontariato. Anche i Comuni potranno promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole.

Il testo prevede inoltre l'istituzione della Consulta dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale, che opera in coordinamento con il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Nella Consulta è assicurata la rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore e un componente è espresso dall'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza; l'aggiornamento del Piano nazionale di formazione dei docenti al fine di ricomprendervi le attività sulle tematiche afferenti all'insegnamento dell'educazione civica, con un fondo di 4 milioni annui dal 2020; il rafforzamento della collaborazione scuola-famiglie, anche integrando il Patto educativo di corresponsabilità ed estendendo alla scuola primaria; l'istituzione dell'Albo delle buone pratiche di educazione civica e un concorso nazionale annuale per ogni ordine e grado di istruzione per la valorizzazione delle migliori esperienze; la presentazione al Parlamento, ogni 2 anni, da parte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di una relazione sull'attuazione della legge, anche al fine di un'eventuale modifica dei quadri orari volta a introdurre un'ora di insegnamento specificamente dedicata all'educazione civica.


Di un "passo importante" parla il presidente della Commissione Cultura della Camera Luigi Gallo, che aggiunge: "Come M5S avremmo preferito che le ore fossero 34 anziché 33 annuali. Ma abbiamo accettato con l'obiettivo di accelerare il ritorno dell'educazione civica nella scuola italiana già dal prossimo anno e abbiamo ottenuto che nella scuola media e secondaria superiore sia assegnato agli insegnanti di diritto"

La deputata del Pd Anna Ascani dichiara che la proposta di legge per reintrodurre l'educazione civica a scuola "è un punto d'arrivo di un lavoro fatto insieme, cosa non comune in quest'Aula". "I soldi che servono, secondo noi insufficienti, si prendono dalla tanta vituperata 'Buona Scuola' (del governo Renzi, ndr). La cosa più importante - ha concluso Ascani - è che la politica dia esempi'".

"Oggi é una giornata importante per questa XVIII Legislatura - sottolinea il deputato di Forza Italia Roberto Pella - con l'introduzione dell'educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado contribuiremo a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità".  I deputati della Lega in Commissione Ambiente di Montecitorio, Elena Lucchini, Alessandro Benvenuto, Mirco Badole, Luigi D'Eramo, Claudia Gobbato, Ugo Parolo, Elena Raffaelli, Vania Valbusa, Sergio Vallotto plaudono al riferimento all'ambiente: "Esprimiamo soddisfazione per l'inserimento dell'Agenda 2030 e dell'educazione ambientale nel Ddl Educazione civica obbligatoria approvato alla Camera. È inoltre previsto che tra gli obiettivi di apprendimento ci siano anche lo sviluppo ecosostenibile e la tutela del patrimonio ambientale e delle identità, oltre che delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari. La direzione è quella giusta, il rispetto dell'ambiente e della natura si impara in famiglia e tra i banchi di scuola".
La Repubblica, 2 maggio 2019

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