lunedì, aprile 29, 2019

Comunali in Sicilia, i risultati: cinque comuni su sette al ballottaggio. Affluenza al 58,4 per cento

A Caltanissetta sfida tra Giarratana (centrodestra) al 37,7% e il 5S Gambino (19,6%). Lega al ballottaggio a Gela e Mazara del Vallo, il partito di Salvini non sfonda nell'Isola. Male i 5 Stelle: al secondo turno solo a Castelvetrano e Caltanissetta, bocciati a Bagheria, dove vince al primo turno Tripoli sostenuto dal centrosinistra, e a Gela
di ANTONIO FRASCHILLA
Ballottaggi a Caltanissetta, Gela, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Monreale. Vittoria al primo turno a Bagheria e Aci Castello, nel Catanese. Questo il quadro delle amministrative siciliane. Alle urne ieri complessivamente 34 Comuni. L'affluenza si e' attestata al 58,42%: si sono recati alle urne 254.687 elettori. La Lega cresce in Sicilia, ma forse non come ci si aspettava; resta il fatto che il partito di Salvini va al ballottaggio a Gela e Mazara del Vallo. "Grazie ai siciliani, perché mi hanno e si sono regalati la voglia di cambiamento.

domenica, aprile 28, 2019

Nel nome di Peppino contro le mafie e i neo fascismi

Una manifestazione per Peppino Impastato

Giovanni Impastato
Non sono serviti i "Vaffanculo Day ", i proclami contro la Casta, il ripudio della politica ed inneggiare all’onesta ad impedire che la mafia penetrasse all’interno del Palazzo. Solo promesse inutili quelle che hanno concesso a Lega e 5stelle di fare bottino pieno alle elezioni e andare al Governo. La situazione sta peggiorando notevolmente, i rigurgiti neo-fascisti e l’onda razzista mettono in serio pericolo il sistema sociale, gli spazi di democrazia ancora esistenti si stanno restringendo sempre più, scandali e corruzione stanno sommergendo chi ci governa. Le ultime inchieste, in particolare quella contro il sottosegretario leghista Siri, ci inquietano e suscitano riflessioni e considerazioni molto profonde, la difesa portata avanti dal ministro dell’Interno e dalla Lega sono chiari segnali per i poteri criminali, conti che bisogna saldare, favori che vanno ricambiati, i voti si ottengono con queste importanti relazioni, per poi mostrare i muscoli, indossare le divise e farsi fotografare con mitra in mano.

sabato, aprile 27, 2019

Palermo, si presenta il libro “Pio La Torre e la Cgil” al No Mafia Memorial

Domani mattina (domenica) a Palermo a partire dalle ore 10:30 Dino Paternostro e Pierluigi Basile, insieme ad Umberto Santino e Francesco Piastra, parleranno del libro "Pio La Torre e la Cgil" (Ediesse, 2018) presso palazzo Gulì, che ospita il "No Mafia Memorial".
L'iniziativa, che si inserisce nel ricco programma de "Le vie dei librai 2019", è un'ulteriore occasione per ricordare l'esempio di La Torre e il patrimonio di lotte che negli anni 1947-62 il sindacato condusse nel difficile contesto siciliano dove accanto alla tradizionale battaglia per la terra nelle campagne si giocò una sfida importante in città come Palermo.

Mafia e politica, rapporto stretto per il 90% dei ragazzi. I risultati del questionario sulla percezione mafiosa


Per quasi il 90% dei ragazzi esiste un forte rapporto tra mafia e politica (“abbastanza forte” per il 51,40%, “molto forte” per il 38,43%). Appena lo 0,70% lo considera “inesistente”. Non stupisce dunque che oltre il 67% dei ragazzi ritenga che lo Stato non faccia abbastanza per sconfiggere le mafie e solo il 25,79% crede che il fenomeno criminale potrà essere definitivamente sconfitto, contro il 44,67% che si mostra più pessimista. Inoltre, alla domanda su chi sia più forte tra lo Stato e la mafia, il 42,36% dice la mafia, il 24,10% ritiene siano ugualmente forti, e il 18,55% assegna il primato allo Stato.  

Pio La Torre e Rosario Di salvo, le iniziative per il 37° anniversario della loro uccisione. Manifestazione a palazzo dei Normanni

Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Il 37° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo sarà ricordato martedì 30 aprile dalle ore 9.30 alle 12.30 presso il Cortile Maqueda di Palazzo dei Normanni. L’evento sarà aperto dalle testimonianze degli studenti delle scuole “Giuseppe Greggiati” di Mantova, “Michael Faraday” di Ostia, “Vittorio Emanuele II” di Palermo e dai ragazzi che svolgono il servizio civile presso il Centro Pio La Torre. Interverranno poi, introdotti dal presidente del Centro Studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana; Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana; Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio; Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo; Claudio Fava, Presidente della Commissione Antimafia dell’Ars; don Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo; Gianna  Fracassi, vicesegretaria generale della Cgil; Roberto Scarpinato, Procuratore Generale della Repubblica di Palermo; Emiliano De Maio, del Miur. Hanno assicurato la loro presenza anche i familiari di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. 

Corleone, lunedì 29 aprile seduta del consiglio comunale


E’ stato convocato per il prossimo lunedì 29 aprile alle ore 17:00, presso la Sala “B.Verro” del Palazzo di Città, il prossimo Consiglio Comunale in sessione ordinaria con il seguente Ordine del Giorno: 
1.Lettura ed approvazione verbali precedenti.
2.Comunicazioni.
3. Comunicazioni del Sindaco.
4. Interrogazione: “degrado viabilità cittadina; programma per rifacimento e manutenzione della stessa” (Gruppo Misto).
5. Mozione: Migrazione all’anagrafe nazionale della popolazione residente (Gruppo Consiliare Misto).

Corleone, l'assessore Schillaci: "Stiamo lavorando per rilanciare l'edilizia, riducendo e azzerando gli oneri di concessione"

Il centro storico di Corleone

SALVATORE SCHILLACI*
La giunta comunale con l’atto deliberativo n. 100 del 19 Aprile ha approvato un atto di indirizzo che prevede l’aggiornamento del contributo di costruzione per l’anno 2019  il regolamento e criteri applicativi adeguando gli oneri di urbanizzazione  ed il costo di costruzione. Tale atto è stato trasmesso al Cosiglio Comunale che lo esaminerà nella seduta convocata per il 29 Aprile. In sintesi  con l’approvazione da parte del consiglio comunale del suddetto atto si riducono notevolmente sia il contributo dovuto per il costo di costruzione (circa del 50%), che gli oneri di urbanizzazione, che attravenso la regolamentazione vengono anch'essi notevolmente ridotti.
* Assessore ai LL.PP e all’Edilizia Privata

venerdì, aprile 26, 2019

Cgil: martedì 30 aprile Giornata della memoria dei sindacalisti uccisi dalla mafia. Iniziativa a Palermo nella sede della Cgil Sicilia

Il manifesto denuncia del 1948 per gli assassinii di 36 sindacalisti in Sicilia

Martedì 30 aprile si svolgerà la prima delle giornate della memoria, dedicata ai sindacalisti uccisi dalla mafia. E’ un’iniziativa della Cgil che ha deciso, nel corso dell’ultimo congresso, di istituzionalizzare questa giornata per il 30 aprile di ogni anno.  L’appuntamento è alle 16 presso la Cgil Sicilia (via Bernabei 22). In programma gli interventi di Dino Paternostro, responsabile del dipartimento legalità della Cgil di Palermo, Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil siciliana, Enzo Campo, segretario generale della Cgil Palermo, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Emanuele Macaluso, storico dirigente della Cgil e del Pci, Gianna Fracassi, vice-segretaria generale della Cgil nazionale. Saranno presenti i familiari delle vittime.

Il testo in difesa dello studio della Storia. Il manifesto: “Il passato è un bene comune”


La storia è un bene comune.
La sua conoscenza è un principio di democrazia e di uguaglianza tra i cittadini. È un sapere critico non uniforme, non omogeneo, che rifiuta il conformismo e vive nel dialogo. Lo storico ha le proprie idee politiche ma deve sottoporle alle prove dei documenti e del dibattito, confrontandole con le idee altrui e impegnandosi nella loro diffusione.
Ci appelliamo a tutti i cittadini e alle loro rappresentanze politiche e istituzionali per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del nostro Paese.

L’intervista. Andrea Camilleri: “La mia firma per salvare la Storia”

Andrea Camilleri

SIMONETTA FIORI
Dopo la campagna per ripristinare la prova scritta alla maturità, cancellata dal ministro Bussetti, “Repubblica” appoggia l’appello sostenuto dallo scrittore per potenziare la materia nelle scuole Perché le nuove generazioni conoscano gli anni bui che hanno preceduto la conquista della democrazia
ROMA - «Qui va bene? Sto procedendo dritto?». Andrea Camilleri si fa condurre lungo il margine bianco del foglio, la grafia sorvegliata non più dagli occhi ma dalla memoria dello spazio. E anche il rito della firma sotto il Manifesto per la storia acquista la solennità dei gesti importanti, in un’epoca in cui tutto sembra aver perso gravità. «Si dice erroneamente che la storia sia magistra vitae. Ma noi continuiamo ad agire come se la storia non ci avesse insegnato nulla. E quindi a ripetere errori già fatti in passato».

C’è un’altra lega che non segue il capitano!


Goffredo De Marchis
Il derby tra fascisti e comunisti è una pessima definizione del 25 aprile. A Matteo Salvini adesso lo fanno sapere anche due amministratori leghisti, spina dorsale del Carroccio, il segreto del suo successo oltre alla forza del segretario. Luca Zaia ieri, di fronte al capo dello Stato Mattarella, ha parlato chiaro celebrando la « sacralità della ricorrenza » . Il governatore si è detto orgoglioso di essere conterraneo della partigiana Tina Anselmi, ha condannato ogni negazionismo sulle leggi razziali, negazionismo ha detto « che prolifera su Internet e confonde i nostri ragazzi suggerendogli che i campi di concentramento non sono mai esistiti. Dire la verità è il senso di questa festa » . Il sindaco leghista di Montebelluna, Marzio Favero, ha fatto anche di più organizzando nel suo comune la festa della Liberazione con la banda che ha suonato Bella ciao. Un paio di parole le ha intonate lui stesso a Radio Capital. « I valori della democrazia sono nati dalla Resistenza, quindi è giusto onorarli » . Eppoi questa giornata secondo Favero è leghista nel profondo. Perché sono stati sconfitti due regimi, fascismo e nazismo, centralisti e perché dal 25 aprile nacque la Costituzione regionalista e autonomista. Ma è bene fermarsi qui. Bella ciao non ha colore, o meglio li ha tutti tranne che il nero. Altro che derby.
La Repubblica, 26 aprile 2019

Villafrati, "Restituite la terra. I conti e i contadini senza terra. Colonizzazione feudale e lotta per la cittadinanza attiva” di Philippe San Marco


Sabato 4 maggio 2019 alle ore 18 presso il Teatro del Baglio di Villafrati si presenta il volume “Restituite la terra! I conti e i contadini senza terra. Colonizzazione feudale e lotta per la cittadinanza attiva” di Philippe San Marco, edizioni Diogene Multimedia. Saluti di Franco Agnello, sindaco di Villafrati e Laura Verduci, traduttrice. Ne parleranno con l’autore Giovanna Fiume dell’Università di Palermo, Caterina Sindoni dell’Università di Messina, Giuseppe Oddo, storico ed autore della prefazione. Interverranno Elisa Inglima, dirigente dell’Istituto comprensivo “Beato P. Puglisi”, Giuseppina Landolina, direttrice della Biblioteca civica “S. Raccuglia”, Antonino Lodovisi, assessore alla cultura, Piero Cuccia presidente dell’AUSER di Villafrati, Salvatore La Barbera, presidente del CdA del Teatro del Baglio. Coordinerà i lavori Santo Lombino, direttore scientifico del “Museo delle Spartenze”.
Su gentile concessione, pubblichiamo la prefazione al libro scritta da Giuseppe Oddo, che ringraziamo. 
Philippe San Marco e la storia di Villafrati tra locale e globale
di GIUSEPPE ODDO

25 aprile. Tra i vecchi slogan un fiume di giovani in cerca della sinistra


FRANCESCO MERLO
Solo Roma rende i giovani più giovani. Intanto perché sono tanti, ma soprattutto perché sono inattesi nella città più scettica e più sgamata del mondo.
Meno di Milano, certo. Ma con il vantaggio che qui l’ abbondanza, la potenza e il flusso sono la vita dove non te l’aspetti. Un chilometro di manifestazione fresca, calma e composta con la sorpresa di sentire il nuovo arrangiamento di una vecchia musica nella città dove il terribile Hulk dei social, il Capitano di Facebook, il Truce di Instagram meno di sei mesi fa aveva scalato il cielo della piazza del Popolo, la piazza tricolore. E invece oggi, senza neppure dircelo, tutti in piazza Ostiense pensiamo che sia “ merito” di Salvini se Roma, che di solito preferisce lo sberleffo alla passione, abbia invece scelto l’allegra testimonianza di sinistra.

Portella della Ginestra. Strage di Stato? Lunedì presentazione del libro di Emanuele Macaluso


Cgil Palermo, lunedì 29 aprile presentazione del libro di Emanuele Macaluso “Portella della Ginestra. Strage di Stato?”. Appuntamento con l'autore lunedì, alle 16,30 in via Meli, 5. Partecipa il vice segretario generale Cgil Gianna Fracassi. Macaluso il Primo Maggio a Portella con la Cgil
Palermo 26 aprile 2019 – Lunedì alle 16,30 si presenta alla Cgil Palermo il libro di Emanuele Macaluso “Portella della Ginestra. Strage di Stato?”, di Castelvecchi Editore.
Un punto interrogativo su una strage, compiuta dagli uomini del bandito Giuliano, tassello di un mosaico molto ampio che il libro mira a ricostruire. Ne discutono, assieme all'autore, Nino Blando, ricercatore di Storia contemporanea dell'Università di Palermo, Enzo Campo, segretario generale Cgil Palermo, Ettore Costanzo, sostituto procuratore generale della Corte di Appello di Palermo, Gianna Fracassi, vice segretario generale Cgil. Testimonianza di Serafino Petta, superstite della strage. Modera l'avvocato Armando Sorrentino.

Il 9 maggio Maurizio Landini andrà a Cinisi per rendere omaggio a Peppino Impastato

Felicia Impastato con la foto del figlio Peppino

C’è chi usa la lotta alla mafia senza troppa convinzione per fini puramente elettorali e c’è chi, come Peppino Impastato, la lotta alla mafia l’ha pagata con la vita. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, il cadavere del giornalista e attivista siciliano, fu imbottito di tritolo e fatto saltare sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani, cosicché la sua morte potesse sembrare un gesto suicida. La matrice mafiosa dell’attentato emerse grazie alla madre di Peppino, la signora Felicia, e al fratello Giovanni. Da quel giorno, ogni anno, a Cinisi, vengono organizzate iniziative in memoria di Peppino: momenti di confronto e sensibilizzazione, mostre, reading, concerti ed un corteo finale che si conclude a Terrasini, sotto la sede di Radio Aut, l’emittente da cui Peppino lanciava le sue denunce contro la mafia. Anche quest’anno, dal 5 al 9 maggio, si ripeterà questa tradizione. Tanti gli ospiti che animeranno i tanti eventi in programma. Sarà presente anche il segretario della Cgil Maurizio Landini che terrà un intervento dal balcone di Casa Memoria (la casa dedicata alla memoria di Peppino e Felicia Impastato) durante il corteo del 9 maggio.
Qui il programma completo

giovedì, aprile 25, 2019

Mentre Salvini "gioca" alla lotta alla mafia, l'altra Corleone festeggia la liberazione dal nazi-fascismo legata alla lotta contro la mafia!

La Festa della Liberazione a Corleone
Ai Corleonesi onesti e democratici l'hanno insegnato Placido Rizzotto e Carlo Alberto Dalla Chiesa che la lotta di liberazione dal nazi-fascismo e la lotta di liberazione dalla mafia sono intrinsecamente legate. E non l'hanno mai dimenticato. Rizzotto e Dalla Chiesa furono partigiani e protagonisti della lotta contro la mafia, a cui hanno sacrificato le loro vite. La risposta al ministro Salvini che vuole dividere l'abbiamo data questa mattina col raduno in villa comunale, con le poesie, i canti, gli interventi, i disegni-murales. Una risposta serena ma decisa, pacifica ma determinata. L'Italia democratica è fondata sulla Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo. Le altre teorie sono arzigogolature di chi vuole rinnegare la fede nella democrazia. Grazie al presidente del consiglio comunale Pio Siragusa e ai consiglieri che hanno partecipato al raduno. Grazie alle associazioni che si sono strette attorno alla Cgil e all'Anpi per dire anche da Corleone che solo la libertà e la democrazia possono garantire lavoro sviluppo e progresso.
Il sindaco e la giunta (con l'eccezione meritoria di Salvatore Schillaci) hanno preferito farsi il selfie con Salvini, piuttosto che portare (come aveva promesso lo stesso Nicolosi) un saluto al presidio del 25 aprile. Ognuno fa le sue scelte e per le scelte che fa verrà valutato e giudicato. (dp)

GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO

Arancini o mafia, Salvini 'spacca'. Ma qualcuno a Corleone non ci sta


Roberto Puglisi
Il ministro in vista a Corleone. Voci di critica e polemiche. Il sindaco Nicolosi: "Un fatto positivo".
Che si tratti di arancini catanesi, di post del suo cerchio magico, con il mitra in evidenza, o di Venticinque Aprile, il finale di partita è scontato:  Matteo Salvini spacca in due la notizia. Al suo apparire, per un effetto calcolato di marketing politico, l'opinione pubblica si divide come il Mar Rosso (Signor ministro, non si offenda, davvero rosso è. Mica provoca...). Così, fatalmente, anche la visita di oggi a Corleone, per auspicare la scomparsa della Piovra, in una terra dispensatrice di cartoline e tragedie - arancini o mafia? - ha generato un risaputo clangore di stoviglie in frantumi. 

Il commento. La discesa del leghista nella Sicilia fatale


Enrico del Mercato
Chissà se Matteo Salvini conosce la storia di Alcibiade, emergente politico e generale ateniese del V secolo avanti Cristo la cui- fino ad allora fulminantecarriera rovinò quando decise di occuparsi di vicende siciliane. E chissà se qualcuno ha raccontato al ministro dell’Interno delle avverse fortune che colsero Marcantonio Colonna, eroe della battaglia di Lepanto, quando fu nominato vicerè in Sicilia. L’Isola, si sa, resta a lungo periferica nello svolgersi della Storia, ma quando il genietto della Storia la colloca al centro delle vicende, allora, si rivela decisiva. O meglio, fatale come ricorda in un libro (“La Sicilia fatale” edizioni Torre del Vento, per l’appunto) Amelia Crisantino. Ecco, se il paragone non appare esagerato, in questo 25 aprile, settantaquattresimo anniversario della liberazione dal nazifascismo, la Sicilia si ritrova ad essere il motore centrale della vicenda politica italiana.

Lo sbarco nell’Isola di Salvini: Orlando guida la resistenza

Cosimo Scordato e Igor Gelarda

SARA SCARAFIA 
GIUSI SPICA
Da un lato il popolo di Mediterranea dall’altro i leghisti di Sicilia. L’ultima sfida tra il sindaco Leoluca Orlando e il ministro dell’Interno Matteo Salvini si gioca nel giorno della Liberazione. Mentre il vice- premier punta su Corleone per lanciare la sua giornata della lotta alla criminalità, il primo cittadino al Giardino Inglese insieme con l’associazione partigiana legge l’appello alla mobilitazione antifascista — appello che la giunta approverà oggi — chiedendo agli italiani di diventare «partigiani dei diritti, partigiani della costituzione che dei diritti è garante » contro «il rischio di scenari inquietanti per il Paese» .

Salvini a Corleone: "Non rispondo alle polemiche, sono in modalità zen''


di GIORGIO RUTA
Così il vicepremier Matteo Salvini, a Corleone per inaugurare un nuovo commissariato, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto un commento alle dichiarazione di Di Maio. Il ministro del lavoro aveva affermato: ''Puoi anche andare a Corleone a dire che vuoi liberare il paese dalla mafia, ma per farlo devi evitare che la politica abbia anche solo un'ombra legata a inchieste su corruzione e mafia''.
La Repubblica, 25 aprile 2019

Corleone, Salvini inaugura il nuovo commissariato. «La mafia non vince, è mio dovere essere qui oggi»

Il ministro Salvini inaugura il Commissariato di Corleone

Per stemperare le polemiche che hanno preceduto la sua visita, il vicepremier ha ribadito che in occasione della festa della Liberazione «sono qui anche per liberare un territorio da un'etichetta infame e per dar voce a tanti giovani che resistono e vinceranno»
«Mi piacerebbe che il 25 aprile sia la giornata dell'unione e della pacificazione nel nome dell'Italia che verrà. Poi ognuno si tiene proprie idee, distanze, e obiettivi: ho scelto Corleone per dire ai giovani che contro la mafia vince lo Stato». Al suo arrivo Matteo Salvini tenta subito di stemperare le polemiche che hanno preceduto la sua visita a Corleone in occasione del 25 aprile «per celebrare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà dell'Italia». Il vicepremier e ministro dell'Interno, accompagnato tra gli altri dal capo della polizia Franco Gabrielli, stamane ha inaugurato la nuova sede del commissariato di polizia. Per l’occasione, è stata scoperta una targa in memoria di tutte le vittime della mafia. Presenti alla cerimonia anche il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, mentre monsignor Michele Pennisi ha celebrato la benedizione del commissariato.

mercoledì, aprile 24, 2019

Il consiglio comunale di Corleone aderisce alla festa della Liberazione!


Il Presidente del Consiglio Pio Siragusa e i consiglieri comunali saranno lieti di partecipare nella giornata di domani 25 aprile alla celebrazione della ricorrenza del giorno della “Liberazione dell’Italia”, che si terrà alle ore 10:30 in Piazza Falcone e Borsellino. Il 25 aprile è una data fondamentale per la storia del nostro Paese e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale  contro il governo fascista  e l'occupazione nazistaRicordare è un dovere, per trasmettere ai giovani le idee, i valori e la passione civile della nostra Patria.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Pio SIRAGUSA

25 Aprile Corleone: fu di tutti, è per tutti!


25 Aprile Corleone: fu di tutti, è per tutti. Riflessioni e programma:
La manifestazione del 25 Aprile a Corleone, vuole essere una festa, un momento di aggregazione e di condivisione: questo è lo spirito con cui è stata concepita, non certo quello di creare divisioni, soprattutto in un momento storico in cui il dibattito politico, spesso sterile e autoreferenziale, si nutre di polemiche e contrapposizioni. 
La manifestazione non nasce come iniziativa "contro", ma come occasione per ribadire quei concetti  fondamentali quali libertà, uguaglianza e giustizia sociale. 
Ed è in nome di questi valori, col piacere di stare insieme e con spirito di partecipazione, che ci ritroveremo alle ore 10:30 a Corleone
presso la villa comunale. 
Programma della giornata:

Infrastrutture, la Fillea incontra il ministro Toninelli con i lavoratori della Cmc e della Tecnis.


IL MINISTRO TONINELLI HA "BUCATO"...
Il ministro Danilo Toninelli ha clamorosamente "bucato" l'appuntamento
con i sindaci, i consiglieri comunali e i cittadini a "Pietralunga",
il luogo della frana, lungo la SP 4 Corleone-S. Cipirello, che tiene chiusa
al traffico da anni questa importante arteria stradale. Non l'avranno presa bene
i sindaci e i cittadini che l'aspettavano. Non ha fatto in tempo, dicono.
Ma questo non era un appuntamento come gli altri: simbolicamente
era molto importante. Ma ancora una volta abbiamo di fronte
dilettanti allo sbaraglio, che continuano a far andare allo sbaraglio
interi territori, lasciando crescere la sfiducia dei cittadini
nelle istituzioni. Peccato. Dp
“Malgrado il decreto sblocca cantieri, due tra le opere strategiche di Palermo, come l'anello e la Bolognetta-Lercara, sono ancora ferme”.
Palermo 24 aprile 2019 – C'era anche un presidio della Fillea Cgil Palermo, con i lavoratori di due grandi opere infrastrutturali, la Bolognetta-Lercara e l'anello ferroviario, ad attendere oggi il ministro Danilo Toninelli, in visita oggi tra Palermo e Trapani per verificare la situazione delle strade. L'incontro, al quale hanno partecipato autorità locali e sindaci del comprensorio, si è svolto lungo la strada statale San Cipirrello-Partinico.

Le manifestazioni. Effetto Salvini sul 25 Aprile: in piazza duelli ravvicinati


GIUSI SPICA
Domani il vicepremier in Sicilia. Anpi, Cgil, Arci e associazioni antifasciste si mobilitano A Corleone, Bagheria e Monreale raduni contrapposti. E oggi Zingaretti a Castelvetrano
Alla vigilia del suo arrivo in Sicilia per un tour elettorale in vista delle amministrative, il ministro leghista Matteo Salvini tiene a sottolineare: «Sarò a Corleone il 25 aprile, in mezzo alle donne e agli uomini della polizia di Stato, per ringraziarli del fatto che ogni giorno rischiano la loro vita per liberare la Sicilia e l’Italia dalla mafia» . Ad attenderlo troverà però associazioni e sindacati che scenderanno in campo con manifestazioni e sit- in nelle città dove farà tappa e in tutti i capoluoghi di provincia, per ricordargli che il 25 aprile è prima di tutto la festa dalla Liberazione dal fascismo: « Qui i valori della Resistenza sono inscindibili da quelli della lotta a Cosa nostra. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare » , è il messaggio di Cgil, Anpi, Arci. Una risposta al leader del Carroccio che ha disertato le celebrazioni ufficiali ma che — nelle piazze dove terrà comizi — troverà un inedito fiorire di iniziative per la Liberazione. Di certo per Corleone non sarà un anniversario come gli altri. Per la prima volta, nella città che ha dato i natali ai superboss Riina e Provenzano ma anche al sindacalista partigiano Placido Rizzotto, la Liberazione si celebrerà con un presidio alla villa comunale, organizzato da Cgil e altre associazioni antifasciste del territorio, dalle 9 alle 13.

L’analisi. La memoria e le polemiche: Il partigiano Placido Rizzotto simbolo di due Resistenze che non sono in alternativa

Placido Rizzotto partigiano in una tela di G. Porcasi
UMBERTO SANTINO
«Un derby tra fascisti e comunisti»: così Matteo Salvini, ministro plenipotenziario del governo in carica, ha definito la Resistenza e ha annunciato che il 25 aprile diserterà le commemorazioni ufficiali e andrà a Corleone, per la sua esibizione antimafia. Qualcuno lo informerà che a Corleone c’è stato un certo Placido Rizzotto, che ha fatto la Resistenza in Carnia ed è stata la scuola in cui è maturata la sua coscienza politica che lo ha portato a organizzare le lotte contadine e a combattere la mafia, pagandone il prezzo.

L'intervista. Salvatore Lupo: “Ministro, altro che derby la democrazia corre rischi”


CLAUDIO REALE
«Contrapporre la liberazione dal fascismo e la lotta alla mafia non ha senso. Possiamo celebrarle entrambe, e con quelle celebrare la liberazione della donna o il suffragio universale. Sono tappe di un processo storico che bisogna rivendicare e difendere». Lo storico Salvatore Lupo non accetta la logica del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che domani sarà a Corleone per provare a spostare l’attenzione dall’antifascismo all’antimafia: «Siamo nel 2019 — ha detto il ministro degli Interni annunciando la sua partecipazione alle iniziative in provincia di Palermo — e mi interessa poco il derby fascisti-comunisti. Mi interessa il futuro del nostro Paese». «La pacificazione — ribatte Lupo — è un argomento con una sua tradizione. In genere viene invocata dai neofascisti. Salvini, invece, dice che tutto questo non esiste più, che è solo un trucco dei suoi avversari per cambiare argomento. E invece è lui a cambiarlo».
Ecco, siamo al punto: come sta la nostra democrazia?

martedì, aprile 23, 2019

25 aprile a Corleone. La Cgil e le altre associazioni democratiche: “La scelta di Salvini di venire a Corleone per contrapporre resistenza al fascismo e resistenza alla mafia è strumentale”


Corleone, il 25 aprile manifestazione pubblica nella villa comunale organizzata dalla Cgil e da un gruppo di cittadini e associazioni. “La scelta di Salvini di venire a Corleone per contrapporre resistenza al fascismo e resistenza alla mafia è strumentale”.
Palermo 23 aprile 2019 – Corleone il 25 festeggia il giorno della Liberazione alle ore 10,30 nella villa comunale. L'iniziativa, promossa dalla Cgil e e da un gruppo di giovani, cittadini e associazioni, varata mercoledì 17 in un'assemblea pubblica, con il coinvolgimento di sigle come Libera, Legambiente, Anpi, il gruppo attori locali di Campofiorito, Musica libera di Corleone, l'associazione Io gio.co, Città Nuove, il centro studi Pio La Torre, il comitato Pioppo comune, l'associazione culturale Il Germoglio, è nata per difendere i valori del 25 aprile e della Resistenza in una terra “difficile” come Corleone, piena di disagi, mancante di infrastrutture e di servizi, che vive l'abbandono da parte delle istituzioni ma non vuole rassegnarsi.
La manifestazione avverrà in contemporanea con la visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che il 25 aprile sarà a Corleone per inaugurare la nuova sede del Commissariato della Polizia di Stato.

25 aprile a Palermo. Appello di Cgil, Anpi e Arci: “Importante partecipare alla manifestazione per respingere gli attacchi ai valori di libertà, giustizia, solidarietà”


25 APRILE A PALERMO. Corteo ore 10, dopo la cerimonia al Giardino Inglese. Appello di Cgil, Anpi e Arci: “Importante partecipare alla manifestazione per respingere gli attacchi ai valori di libertà, giustizia, solidarietà”. Nel pomeriggio alle 17 presentazione del libro “Siciliani nella resistenza”, Sellerio.
Palermo 23 aprile 2019 – La Cgil Palermo, assieme all'Anpi e all'Arci, ha organizzato la manifestazione del 25 aprile a Palermo prevedendo, tra l'altro, un corteo che parte dal Giardino Inglese alle ore 10 per raggiungere Piazza Verdi. “Assieme a tante
associazioni – dichiara il segretario generale Enzo Campo - abbiamo condiviso l'importanza della festa di Liberazione, in un momento in cui i valori di libertà, giustizia, solidarietà, uguaglianza e pace, vengono messi in discussione in Italia come in Europa da forze antidemocratiche e sovraniste”.

lunedì, aprile 22, 2019

Corleone il 24 aprile il ministro Toninelli a Pietralunga sulla SP4: si divide il "popolo" di facebook


Scrive su Facebook Salvatore Sparacio, attivista del M5S di Corleone: «Mercoledi 24 aprile 2019 nel primo pomeriggio a Pietralunga, nel luogo della maggiore criticità della SP4, appuntamento con il Ministro Danilo Toninelli. Partecipiamo in massa a prescindere il colore politico per sollecitare un intervento urgente per le strade fatiscenti del nostro territorio. Il nostro deputato l'onorevole Giuseppe Chiazzeseha fatto di tutto per farlo venire sulle nostre strade, adesso tocca a tutti noi cittadini dire la nostra almeno con una massiccia presenza». Replica Antonio Moschitta«1. È dovere di un ministro preoccuparsi dei problemi del paese. È pagato per fare questo lavoro; 2. Il fatto che Danilo Toninelli venga, da un lato mi fa piacere, dall’altro non mi sento obbligato ad essere presente visto che: - non vedo perché dovrei andarci. Le strade dicono tutto.

Una grande storia d'amore. L'ultimo bacio a Maria

Maria Fasolo, dirigente del Pci-Pds-Ds-Pd scomparsa recentemente

Forse ti sarebbe piaciuto questo funerale - anche se i funerali non piacciono a nessuno - perché, più che un funerale, è stato un congresso di partito con un programma ambizioso: l'eternità.C'erano i compagni del pugno chiuso e quelli che sono arrivati  dopo.C'erano i ragazzi che con te cominciarono l'assalto al cielo, sperando di cambiare tutto. Sono invecchiati; hanno i capelli grigi, la pancia, gli occhiali, ognuno è testimone a suo modo di un valoroso fallimento. Eppure bisognava tentare.

Palermo. Il boss che parlava troppo. Piccole e grandi storie di mafia

Palermo, Porta Nuova

La macchina di Rubens D'Agostino è stata una miniera di informazioni sul mandamento di Porta Nuova.
PALERMO - "Masino, il Di Giovanni“ aveva “le corna dure”. Rubens D'Agostino si gonfiava il petto mentre transitava in macchina davanti alla macelleria del capomafia Tommaso Di Giovanni in via Silvio Pellico, alla Zisa. Era orgoglioso della sua amicizia con il boss.Nella mafia chiacchierona dei boss che parlano troppo D'Agostino si è meritato un posto d'onore. Se ne andava in giro, quasi sempre a bordo di una Fiat Panda,  commentando ogni cosa. Parlava, parlava, parlava e i carabinieri trascrivevano.
Il "No Mafia Memorial" di palazzo Gulì
In occasione de “La via dei librai”, il Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” e il No Mafia Memorial, organizzano le seguenti iniziative:
27 aprile
Ore 10,30: presentazione del libro Siamo stati noi. La strage di Portella della Ginestra nelle testimonianze degli esecutori, di Salvatore Badalamenti. Introduce e dialoga con l’Autore: Umberto Santino, presidente del Centro Impastato. L’incontro si inserisce tra le iniziative di approfondimento dei temi della mostra “Sicilian Bandits. Il banditismo in Sicilia nel secondo dopoguerra”, in esposizione al Memoriale.

sabato, aprile 20, 2019

Matteo Salvini e Danilo Toninelli: “Liberateci dal male, amen”

Matteo Salvini e Danilo Toninelli
GAETANO FERRARO
Due “pezzi grossi” del governo nazionale arriveranno in Sicilia nel giro di una settimana. Sia il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, sia il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli arriveranno in provincia di Palermo.
Salvini arriverà il 25 aprile per sostenere i candidati sindaco di Monreale, Bagheria e Caltanissetta. Il giorno seguente si recherà in Sicilia orientale. Toninelli, come già anticipato da Filodiretto (leggi qui), il 24 aprile si recherà sulle strade colabrodo dell’entroterra palermitano per accertarsi sulla reale situazione in cui versano le strade siciliane. L’arrivo del vicepremier però ha già scatenato non poche polemiche, a causa delle sua scelta di celebrare la liberazione della mafia invece che quella dal fascismo. E lo farà in quella che ormai è considerata l’ex roccaforte di Cosa Nostra. Prima di partecipare ai comizi di Monreale e Caltanissetta, infatti, il leghista Salvini arriverà a Corleone. “La lotta a camorra, ‘ndrangheta e mafia è la nostra ragione di vita – ha fatto sapere -. Il 25 aprile non sarò a sfilare qua o là, fazzoletti rossi, fazzoletti verdi, neri, gialli e bianchi. Vado a Corleone a sostenere le forze dell’ordine nel cuore della Sicilia”.

E' morto Gianni Parisi, un comunista d'altri tempi, un antifascista e un intellettuale

Palermo 1976. L'elezione di Gianni Parisi a segretario regionale del Pci 

PIETRO SCAGLIONE
Era bellissimo conversare con Gianni Parisi, non soltanto dal vivo, ma anche al telefono o su messenger. Era un vulcano di idee, era avido di notizie sulla Sicilia e sulla sinistra. Era un comunista d'altri tempi, un antifascista e un intellettuale. Amava leggere un gran numero di libri e giornali, ma era anche un'instancabile presenza fissa su Facebook e sul web. Ricevetti il suo ultimo messaggio su messenger il 16 marzo. Lo incontrai per l'ultima volta il 6 marzo nella sua bella casa piena di libri, quando gli portai 3 libri che avevo promesso da tempo: "L'ora delle battaglie" di Stefania Pipitone (sulla storia del giornale L'Ora), "Mafia una storia per immagini" di Angelo Vecchio e "Simmetrie e parallele" di Pippo Bonanno (compianto pittore suo amico di vecchia data).
La sera successiva all'ultimo incontro mi scrisse che avrebbe gradito che riportassi su Facebook la descrizione di quell'incontro e prontamente pubblicai un post l'indomani mattina.

venerdì, aprile 19, 2019

"Vieni avanti Gretuzza!

L'incredibile (e orribile) prima pagina di "Libero"

di DANIELE BILLITTERI
C’è una ragazzina svedese di 16 anni che si chiama Greta Thunberg. E ammalata, ha la sindrome di Asperger che è una cosa che assomiglia all’autismo ma non è autismo. Greta non ha problemi di apprendimento, si esprime correttamente in almeno due lingue. La sua malattia, e la chiamo così nella speranza che diventi un’epidemia, è quella di dedicare la sua vita alla protezione del pianeta, a rimproverare i “grandi” (anagrafici e politici) del loro disinteresse per il cattivo uso che facciamo della casa che ci ospita. Meteobilli, che si occupa del tempo. ha più volte dedicato i suoi interventi al pericolo del riscaldamento globale del pianeta, all’inquinamento, al dissesto idrogeologico del territorio. E quest’ultimo non è futuro: è presente come dimostrano, già solo in Italia, frane e alluvioni che hanno provocato pure molte vittime oltre a danni miliardari.

Giovanni il posteggiatore stroncato da un infarto, la Cala piange quell’uomo buono

Giovanni Montalto, il posteggiatore della Cala
Alla Cala tutti lo conoscevano come Giovanni il posteggiatore. Chi passava spesso dal grande curvone  lo ricorda come un uomo buono. Non chiedeva soldi, aspettava un cenno d’intesa, si faceva volere bene. A dirlo sono le persone che vivono e lavorano nella zona di piazza Fonderia. L’area in cui “gravitava” ogni giorno Giovanni Montalto, 67 anni, stroncato oggi da un infarto. Una morte che lascia sotto shock tante persone. Come ad esempio i numerosi dipendenti della clinica Triolo Zancla, il sacerdote della parrocchia Santa Maria La Nova, padre Pietro Scaduto, il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao e i residenti del quartiere.