martedì, dicembre 04, 2018

Palermo, le vie dei diritti. Progetto memoria. Domani Largo del Camoscio diventa Largo Giuseppe Puntarello, sindacalista assassinato dalla mafia



Le “vie dei diritti”. Da domani parte l'intitolazione di 19 strade del quartiere di Bonagia a sindacalisti della Cgil caduti sotto il piombo mafioso negli anni Quaranta e Cinquanta. Appuntamento ore 9 in Largo del Camoscio per l'intitolazione della strada a Giuseppe Puntarello. Saranno presenti la figlia Alfonsa Puntarello di 92 anni e i nipoti.
Palermo 4 dicembre 2018 – Le “vie dei diritti”. Da domani, la Cgil Palermo, grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale, avvierà l'intitolazione di 19 strade del quartiere di Bonagia a sindacalisti, capilega e dirigenti del movimento contadino uccisi dalla mafia negli anni dell'offensiva nei confronti delle Camere del Lavoro. Dell'elenco – che sarà presentato domani alla stampa con tutte le date delle successive intestazioni - fanno anche parte tre donne simbolo della lotta contro la mafia. 
     Un'iniziativa che porta a compimento il lungo lavoro di ricostruzione del ricordo e della memoria svolto dalla Cgil Palermo in questi anni per mettere al centro il lavoro, i diritti, la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, per un lavoro privo di sfruttamento.
     Primo appuntamento domani alle ore 9 per l'intitolazione della strada che da Largo del Camoscio diventerà via Giuseppe Puntarello, in memoria del segretario della Camera del Lavoro di Ventimiglia di Sicilia, ucciso all'età di 53 anni il 4 dicembre del 1945. 
     “Ci sono stati dirigenti sindacali contadini e capilega che in anni lontani, lottando a mani nude, hanno pagato un prezzo altissimo per difendere il diritto al lavoro come elemento di emancipazione – dichiara il segretario generale Cgil Palermo, Enzo Campo - Con questa iniziativa vogliamo onorare la memoria dei tanti sindacalisti che hanno perso la vita contro la mafia nelle battaglie del mondo agricolo degli anni Venti e Quaranta. Per noi la rivolta contro la mafia, alla quale ha partecipato un movimento di migliaia di lavoratori e di donne in prima fila nelle battaglie, è iniziata molto prima degli anni Ottanta e Novanta. Tornare a parlare di questo passato è fondamentale per fare conoscere le conquiste fatte dal movimento dei lavoratori in termini di libertà, diritti, giustizia”.  
     “Quelle che presenteremo con le intitolazioni di queste 19 strade sono tutte storie di lavoratori e sindacalisti che facendo il loro lavoro per difendere i diritti e la libertà di tutti sono stati uccisi dalle mafie – aggiunge Campo – Tutti hanno dato un contributo importante, alcuni determinante, grazie all'impegno profuso con coraggio e abnegazione. Nessuna di queste vittime a oggi ha avuto giustizia: lo Stato non ha mai perseguito i colpevoli e i mandanti, nessuna condanna è stata mai inflitta. Solo la storia ha condannato i colpevoli”.
     All'iniziativa di domani interverranno il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e i familiari di Puntarello. Saranno presenti la figlia Alfonsa Puntarello di 92 anni, l'unica dei cinque figli rimasta in vita; il figlio di Alfonsa, Giuseppe Rizzo; Anna, Nino e Enzo Puntarello, figli di un altro figlio, Carmelo Puntarello; e Gianluca Puntarello, figlio di Vincenzo, il figlio minore del sindacalista assassinato dalla mafia. e “vie dei diritti”. Da domani parte l'intitolazione di 19 strade del quartiere di Bonagia a sindacalisti della Cgil caduti sotto il piombo mafioso negli anni Quaranta e Cinquanta. Appuntamento ore 9 in Largo del Camoscio per l'intitolazione della strada a Giuseppe Puntarello. Saranno presenti la figlia Alfonsa Puntarello di 92 anni e i nipoti.

Palermo 4 dicembre 2018 – Le “vie dei diritti”. Da domani, la Cgil Palermo, grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale, avvierà l'intitolazione di 19 strade del quartiere di Bonagia a sindacalisti, capilega e dirigenti del movimento contadino uccisi dalla mafia negli anni dell'offensiva nei confronti delle Camere del Lavoro. Dell'elenco – che sarà presentato domani alla stampa con tutte le date delle successive intestazioni - fanno anche parte tre donne simbolo della lotta contro la mafia. 
     Un'iniziativa che porta a compimento il lungo lavoro di ricostruzione del ricordo e della memoria svolto dalla Cgil Palermo in questi anni per mettere al centro il lavoro, i diritti, la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, per un lavoro privo di sfruttamento.
     Primo appuntamento domani alle ore 9 per l'intitolazione della strada che da Largo del Camoscio diventerà via Giuseppe Puntarello, in memoria del segretario della Camera del Lavoro di Ventimiglia di Sicilia, ucciso all'età di 53 anni il 4 dicembre del 1945. 
     “Ci sono stati dirigenti sindacali contadini e capilega che in anni lontani, lottando a mani nude, hanno pagato un prezzo altissimo per difendere il diritto al lavoro come elemento di emancipazione – dichiara il segretario generale Cgil Palermo, Enzo Campo - Con questa iniziativa vogliamo onorare la memoria dei tanti sindacalisti che hanno perso la vita contro la mafia nelle battaglie del mondo agricolo degli anni Venti e Quaranta. Per noi la rivolta contro la mafia, alla quale ha partecipato un movimento di migliaia di lavoratori e di donne in prima fila nelle battaglie, è iniziata molto prima degli anni Ottanta e Novanta. Tornare a parlare di questo passato è fondamentale per fare conoscere le conquiste fatte dal movimento dei lavoratori in termini di libertà, diritti, giustizia”.  
     “Quelle che presenteremo con le intitolazioni di queste 19 strade sono tutte storie di lavoratori e sindacalisti che facendo il loro lavoro per difendere i diritti e la libertà di tutti sono stati uccisi dalle mafie – aggiunge Campo – Tutti hanno dato un contributo importante, alcuni determinante, grazie all'impegno profuso con coraggio e abnegazione. Nessuna di queste vittime a oggi ha avuto giustizia: lo Stato non ha mai perseguito i colpevoli e i mandanti, nessuna condanna è stata mai inflitta. Solo la storia ha condannato i colpevoli”.
     All'iniziativa di domani interverranno il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e i familiari di Puntarello. Saranno presenti la figlia Alfonsa Puntarello di 92 anni, l'unica dei cinque figli rimasta in vita; il figlio di Alfonsa, Giuseppe Rizzo; Anna, Nino e Enzo Puntarello, figli di un altro figlio, Carmelo Puntarello; e Gianluca Puntarello, figlio di Vincenzo, il figlio minore del sindacalista assassinato dalla mafia. 

Pubblichiamo una lettera aperta molto significativa di Giuseppe RIZZO, figlio di Alfonsa, nipote di Giuseppe Puntarello:
"Carissime amiche ed amici, è con grande commozione ed orgoglio che vi invito, anche a nome di mia mamma Puntarello Alfonsa e dei miei cugini, a partecipare all'evento commemorativo del prossimo 5 dicembre, alle ore 9.00, a Palermo, Largo del Camoscio - zona Bonagia, in ricordo dell’assassinio di mio Nonno Giuseppe Puntarello, già Segretario della Camera del Lavoro di Ventimiglia di Sicilia, avvenuto 73 anni fa. Durante la Cerimonia pubblica, alla presenza del Sindaco di Palermo Prof. Leoluca Orlando, del Sindaco di Ventimiglia di Sicilia Prof. Antonio Rini, dei rappresentanti della CGIL di Palermo e di altri familiari vittime innocenti della mafia, sarà intitolata alla memoria e nel ricordo di mio nonno la strada LARGO GIUSEPPE PUNTARELLO (già Largo del Camoscio). L’iniziativa, denominata Le Vie dell’Antimafia a Palermo, sarà la prima che la Segreteria della CGIL di Palermo inaugurerà per onorare la memoria di decine di sindacalisti e personalità uccise dalla mafia a partire dagli anni quaranta".

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