venerdì, maggio 25, 2018

A Ficuzza un presidio di legalità e prevenzione. Non bruciamoci il futuro!


Domenica 27 maggio 2018, alle ore 17:00 a Ficuzza (frazione di Corleone), nel magnifico scenario della Riserva di Ficuzza e di Rocca Busambra, nella Piazza Fratelli Lupo davanti la Real Casina Borbonica, il Circolo Legambiente di Corleone organizza un presidio di legalità e prevenzione contro gli incendi boschivi e per la tutela delle aree protette, ed invita tutti i cittadini e le associazioni ad unirsi alla manifestazione.
Nel 2017, in circa sette mesi, sono andati in fumo in Italia più di 75.000 ettari di superfici boschive, aggravando così il bilancio già pesantemente negativo dell’anno precedente, quando le fiamme avevano distrutto quasi 48.000 ettari di aree boscate Legambiente, nell'ambito del programma europeo di monitoraggio Copernico, ha elaborato i disastrosi dati sugli incendi, secondo i quali la Sicilia è stata nel 2017 la regione italiana più colpita dai roghi, con più di 25.000 ettari di biodiversità andati in fumo.
Come racconta ogni anno Legambiente nel suo Rapporto Ecomafia, la criminalità e le agromafie – che svolgono un ruolo determinante nel controllare i rispettivi territori di pertinenza – usano alla bisogna gli incendi per le più disparate ragioni criminali, come speculazioni edilizie, appalti per manutenzioni e rimboschimenti, guardianie imposte, estensione delle superfici destinate ai pascoli, ma anche come forma di ritorsione nei confronti di chiunque si frapponga ai loro interessi imponendo vincoli di protezione delle aree boschive, sbarramenti o aperture di strade e percorsi, o ancora semplicemente come strumento di ricatto politico. Eppure i boschi sono preziosi per il territorio; le vaste ed importanti aree verdi siciliane forniscono ossigeno, cibo, principi attivi farmaceutici e acqua dolce, contrastano la desertificazione, aiutano a prevenire l’erosione del suolo, fungono da deposito naturale di carbonio e svolgono un’importante funzione per la stabilizzazione del clima contro il surriscaldamento globale. Pertanto, riteniamo che la difesa dei boschi e delle aree protette non possa essere visto solo come un fastidioso emendamento alle finanziarie regionali, ma debba invece diventare oggetto di uno specifico programma di tutela e sviluppo sostenibile.
Il Circolo Legambiente di Corleone, con la campagna NON BRUCIAMOCI IL FUTURO, vuole stimolare l'attenzione degli attori istituzionali sulla necessità della prevenzione contro gli incendi e contro i criminali ambientali, nella speranza di evitare l'ennesima estate tragica per la natura siciliana. Il senso di responsabilità deve investire prima di tutto, naturalmente, la Regione Sicilia e l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ma non può che riguardare anche quei tanti comuni siciliani, compresi quelli del territorio corleonese, che dovrebbero rispettare l’obbligo di aggiornamento del “catasto incendi”, imposto dalla legge quadro in materia di incendi boschivi, strumento indispensabile per il monitoraggio puntuale dei soprassuoli territoriali percorsi annualmente dal fuoco.

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